Mondo
La produzione di olio di oliva portoghese diminuisce del 20%
La campagna del 2025 in Portogallo evidenzia la vulnerabilità del settore olivicolo a eventi meteorologici estremi, periodi prolungati di siccità e la crescente incidenza di incendi boschivi nelle zone agricole
16 dicembre 2025 | 16:00 | C. S.
L'Istituto nazionale di statistica (INE) del Portogallo conferma nel suo Boletim Mensal da Agricultura e Pescas, di settembre, ottobre e novembre 2025 che la campagna oleicola in Portogallo è stata fortemente influenzata da una combinazione di fenomeni meteorologici avversi e danni strutturali nelle zone di produzione. I dati più recenti indicano che la produttività degli oliveti sarà inferiore di circa il 20% rispetto al 2024.
Già a ottobre, l'organismo statistico ha rivisto le previsioni al ribasso, confermando che lo stress idrico accumulato durante un'estate estremamente secca ha limitato lo sviluppo finale dell'oliva. L'assenza di precipitazioni durante settembre e ottobre ha aggravato la perdita di calibro e ha colpito soprattutto gli uliveti in asciutto. In questo periodo, l'INE ha avvertito che la campagna 2025 si stava dirigendo verso rendimenti nettamente inferiori alla media storica, con particolare impatto sulle regioni colpite da incendi e su aziende agricole più vulnerabili al deficit idrico.
Il bollettino di novembre ha confermato la dimensione finale dell'impatto: la produttività degli oliveti nel 2025 sarà di circa il 20% al di sotto di quella registrata nel 2024. Nonostante questa sostanziale riduzione di volume, i frantoi delle principali regioni produttive – Alentejo, Trás-os-Montes e l’area Centro – hanno avviato la campagna con afflussi di olive caratterizzati da buona qualità e da un regolare grado di maturazione.
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