Mondo

Liberalizzazioni sui diritti d'impianto in forse

Il Commissario Ciolos ha istituito un gruppo di alto livello, con vicepresidente Antonio Tajani, per comprendere l'impatto sul mercato della norma

31 marzo 2012 | R. T.

E ora anche il commissario all'agricoltura Ciolos è costreatto a prendere sul serio la battaglia contro la liberalizzazione sui diritti d'impianto dei vigneti. Dacian Ciolos si è infatti detto "pronto a ridiscutere in modo pragmatico" la posizione adottata dal Consiglio dei ministri dell’Unione europea, del 2007, che prevedeva l’abolizione dei diritti di impianto dei vigneti, sull’onda di una liberalizzazione molto ampia.

Questa la dichiarazione durante la conferenza stampa organizzata dalla Cogeca (la rappresentanza delle 38mila cooperative agricole europee, presieduta da Paolo Bruni) organizzata a Vinitaly

"La gestione del mercato è oggi molto rapida e tutti noi vogliamo mantenere la tendenza all’export per l’agroalimentare di qualità, compreso il vino" ribadisce Ciolos. È anche con questi scopi, oltre naturalmente a capire come potrà articolarsi la proposta di riforma del settore vitivinicolo che la Commissione dovrà avanzare entro la fine dell’anno al Parlamento di Strasburgo, che il commissario rumeno ha istituito un Gruppo di alto livello (il cui vicepresidente è l’italiano Antonio Tajani). Non solo. Dalla prima riunione del gruppo il prossimo 19 aprile, "emergeranno indicazioni utili per capire quale sarà l’impatto sul mercato, nel caso di abolizioni dei diritti di impianto" dice il commissario europeo.

Quello che succederà, comunque, è tutt’altro che scontato. "Vi ricordo - rimarca Ciolos – che la decisione di abolire i diritti di impianto è stata presa dalla maggioranza del Consiglio nel 2007".

Quanto alla politica di promozione dell’agrifood di qualità, per la quale l’Unione europea ha individuato la possibilità di stanziare risorse ad hoc, il commissario si dice "pronto ad accogliere qualsiasi proposta venga dagli stakeholder". Fra le possibili linee di intervento a supporto dell’agroalimentare europeo di qualità, quindi, nessuna preclusione nel sostenere anche il mercato intra-Ue.

Il fronte anti-liberalizzazione dei diritti di impianto si è ampliato e comprende ora 14 Paesi, fra i quali i principali produttori di vino: Italia, Francia, Germania, Spagna, Romania, Grecia, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria, Slovacchia, Lussemburgo, Cipro e Slovenia.

Potrebbero interessarti

Mondo

Stabilizzazione dei prezzi dell'olio di oliva in Spagna: il governo ha un piano

Ritiro obbligatorio dell'olio di oliva in Spagna quando il volume delle scorte iniziali più la stima della produzione supera il 120 per cento della media degli ultimi sei anni. Il plauso di Jaen all'iniziativa governativa

18 settembre 2025 | 16:00

Mondo

Quasi tutti sicuri e non adulterati gli oli di oliva in commercio negli Stati Uniti

Sono 190 i prodotti, prelevati dagli scaffali statunitensi e canadesi, di cui sono stati analizzati i parametri di purezza. Quasi tutti regolari ma i consumatori dovrebbero sempre ricordare che un prezzo insolitamente basso può essere un campanello d’allarme

18 settembre 2025 | 14:00

Mondo

La Commissione agricoltura dell'Europarlamento in visita in Italia

Gli europarlamentari hanno visitato, tra le altre cose, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, l'Ente Nazionale Risi e il sito di produzione del Parmigiano Reggiano, parlando di innovazioni, nuove tecnologie e agricoltura intelligente

18 settembre 2025 | 11:00

Mondo

Spreco alimentare nella UE: un conto da oltre 130 miliardi di euro

Ogni anno, circa 60 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate nell'Unione europea. Si tratta di circa 130 kg per abitante. Le famiglie generano oltre la metà dei rifiuti alimentari nell'UE

16 settembre 2025 | 10:00

Mondo

Le opportunità del mercato cinese per l’olio di oliva

L'olio d'oliva in Cina è venduto principalmente nei supermercati e negli ipermercati e nei negozi tradizionali. Per quanto riguarda il canale online rappresenta l’11,8% delle vendite al dettaglio

16 settembre 2025 | 09:00

Mondo

Solo 235 mila tonnellate di olio di oliva nei frantoi spagnoli

Vendite ad agosto ancora alte a 120 mila tonnellate, scorte totali appena superiori alle 400 mila tonnellate. Febbrile attesa per la stima della fine di settembre sulla produzione di olio di oliva in Andalucía

15 settembre 2025 | 14:00