Libri
CON "L'AMOROSA INCHIESTA" RAFFAELE LA CAPRIA GUARDA DENTRO SE STESSO
Il travaglio amoroso di un adolescente. La genitorialità frustrata dai dissapori con l’ex coniuge. Il complesso rapporto col padre che, con il passare degli anni, diviene il figlio del proprio figlio. Un romanzo epistolare ch'è, nel medesimo tempo, una dichiarazione d'intenti
01 luglio 2006 | Antonella Casilli

Anima mia, se ti pare che abbastanza
Vagabondammo per giungere a sera,
vogliamo entrare nella nostra stanza,
e farci un poâ di primavera
Umberto Saba

Il titolo del romanzo di Raffaele La Capria, edito da Mondatori, Lâamorosa inchiesta, equivale ad una dichiarazione dâintenti, la letteratura utilizzata come percorso per comprendere, per analizzare lo svolgimento degli avvenimenti.
La Capria, avvalendosi del romanzo epistolare, riflette, serenamente, sui rapporti passati e con la sua arte di carezzare le frasi, scrive tre lettere: al primo amore, Elène, alla prima figlia, al suo babbo.
La lettera è, per definizione, la confessione di un corrispondente che parla di ciò che vuole, che è libero di divagare, mettere a confronto differenti visioni ed interpretazioni, dare voce a tutto il flusso del proprio pensiero.
Le tre lettere non possono porsi su uno stesso piano relazionale perché Elène, sebbene temporaneamente riscattata dallâoblio della memoria, è ciò che avrebbe potuto essere e non è stata; il babbo è ormai in un luogo dove non ci sono francobolli per spedire le lettere; mentre la lettera alla figlia è uno stream of consciousness che può aiutare lâio narrante ad analizzare il proprio comportamento e rigiocare la partita anche, eventualmente, con unâ inversione dei ruoli.
Le tre lettere sono uno specchio che, nitidamente, riflette: il travaglio amoroso di un adolescente, la genitorialità frustrata dai dissapori con lâex coniuge, il complesso rapporto col padre che, con il passare degli anni, diviene il figlio del proprio figlio.
Apparentemente sono storie molto comuni e non è lâinteriorizzazione del vissuto che le riscatta ma lâimmediatezza dellâemozione che lâautore riesce a trasmettere riempiendo di sé uno spazio concreto e trasformando la parola in un luogo metafisico della memoria.
Situazioni comuni che divengono speciali a seguito dellâ analisi dellâautore che, con un intreccio di vita e scrittura le vive e giudica quasi lâio narrante fosse altro da sé.
Eâ lâimpatto emotivo di chi le trasmette, insomma, che le rende molto speciali.
Lâ esperienza del primo amore, il disagio di un adolescente che, conoscendo il mondo solo attraverso la letteratura, vede la sproporzione tra la frigidità dei sensi e il calore dei sentimenti, e non può non chiedersi cosa abbia per attirare la ragazza più bella della città , ma il sol fatto di averla conquistata, sentendosi insignificante, la sminuisce ai suoi occhi.
Viene alla mente il signor Samsa di Kafka, non câè adolescente che non si senta come lui è nelle cose che una dea, messa accanto al signor Samsa, o nel nostro caso Elène accanto al naratore, si trasformi "â¦a vederti accanto a me non mi sembravi più la stessa persona, e unâombra ti calava sul viso, la mia ombra, che ne offuscava la radiante bellezza".
La lettera alla figlia è scritta alternando il momento presente al passato, la figlia è nel suo presente, il suo esserci lo aiuta ad andare indietro con la memoria, ai giorni andati quando facevano parte dello stesso nucleo familiare, prima che lui cominciasse ad annoiarsi "di quella normalità così assiduamente perseguita".
Il dialogo con la figlia è la realtà alternata alla fiction per vedere il passato attraverso le lenti morbide dellâapprossimazione.
Lâ io narrante di questa lettera ha dalla sua la forza dellâoblio che cancella, la forza della memoria che trasforma, il racconto per fiction aiuta a trasformare le certezze del passato in uno spazio infinito in cui câè posto per una revisione dei rapporti e non è detto che non accada come quando "Maometto non andò alla Montagna , la Montagna si mosse ed andò da Maometto".
Siamo giunti, ormai, compenetrati nella vita di una persona che ha vissuto il non detto, il taciuto per aver fatto parlare gli sguardi ma non è forse necessario che a parlare siano le parole senza il fraintendimento dellâinterpretazione soggettiva?
Ed allora, accade che lâio narrante giunga, alla stessa età che aveva il padre quando è morto, ed abbia la necessità di chiedere scusa per aver esagerato o male interpretato ma dopo aver scritto la lettera, impotente, constata che "non ci sono i francobolli per spedirla nel luogo dove sei".
La lettera diventa una scrittura più a se stessi che allâaltro, ma così come la pagina di un diario, è un modo antico per aiutarsi a riaprire la mente ad un dialogo interiore che merita di essere riscoperto; e chi meglio di un grande della letteratura contemporanea poteva ricordarcelo?
Il vissuto attuale, invece, è invaso da un rumore di fondo che non può conciliarsi con la lettura della propria anima.
Riascoltarsi e condividere con gli altri aiuta a dare spessore alla propria vita ma anche a quella di chi è coinvolto nellâaltrui percorso di interiorizzazione.
In questo il narratore è un privilegiato perché può costruire il castello dellâindimenticabile. Non è assolutamente condivisibile Kundera allorché, pessimisticamente, sostiene che il lettore lo visiterà distrattamente, frettolosamente, in preda allâoblio senza mai abitarvi (Il sipario, Adelphi; ndr) il recensore garantisce per il lettore, per i lettori di questo profondo e toccante romanzo.

Raffaele La Capria, L'amorosa inchiesta, Mondadori, pp. 128, euro 16,50
Potrebbero interessarti
Libri
Nel nome del pane: l’agroalimentare dei nostri giorni in un romanzo, forse
L’opera prima di Luigi Chiarello incuriosisce dal titolo e avvia lungo un percorso che interroga ciascuno di noi sul rapporto personale, e poi della società tutta, col cibo. Il passato sono storia e simboli, il presente è un’incognita
28 novembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Libri
I Georgofili e il Giubileo: un volume con letture scelte sull’agricoltura negli anni giubilari
Il volume raccoglie 17 letture svolte da Accademici negli altrettanti anni giubilari compresi tra il 1775 e il 2025 ed offre al lettore diversi spunti, fornendo l’opportunità di ripercorrere un viaggio a tappe, scandito dalle cadenze degli anni giubilari, lungo il cammino dell’agricoltura nazionale
26 novembre 2025 | 17:00
Libri
Guida Vitae 2026: le 400 eccellenze selezionate da AIS in degustazione a Firenze
Il 15 novembre alla Stazione Leopolda a Firenze l'evento con le finali dei premi per i sommelier tra cui il concorso Miglior Sommelier d’Italia. L'Associazione Italiana Sommelier presenta la Guida Vitae 2026
14 novembre 2025 | 18:00
Libri
Fonte di Foiano è l'azienda dell'anno per Flos Olei, l'extravergine migliore è spagnolo
Anche quest’anno l’Italia si dimostra un punto di riferimento internazionale. Grande vitalità del settore in gran parte del globo: dalla Spagna, alla Croazia, alla Grecia, al Sudafrica fino al Cile
05 novembre 2025 | 15:00
Libri
In un volume i 75 anni della storia dell’Accademia e del suo ruolo di valorizzazione del settore vitivinicolo
L’Accademia della Vite e del Vino conta oggi 554 membri nelle diverse categorie, ha patrocinato convegni, incontri scientifici e tecnici e ha organizzato e svolto ben 340 Tornate Accademiche, di cui 17 all’estero in Paesi europei ed extra-europei
23 aprile 2025 | 17:00
Libri
La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia compie 25 anni
Tante novità e una decisione politica: fuori dalla Guida le aziende che attuano il superintensivo. Un lavoro di squadra per far conoscere oli, storie e territori: 823 aziende segnalando 1321 oli extravergini di qualità
02 aprile 2025 | 09:00