Libri
EXTRA VERGINI D'ALTA QUOTA. IN UN LIBRO I PUNTI DI FORZA DEGLI OLI DI MONTAGNA
E' un tema su cui si scrive poco e spesso si dicono cose inesatte. Eppure gli extra vergini prodotti in condizioni difficili hanno un proprio fascino e bontà, anche all'assaggio. C'è qualcosa di diverso in loro? Intanto vi è, indelebile, la grande fatica del produrre. A volte i terreni sono così scoscesi e impervi da scoraggiare la coltivazione
11 giugno 2005 | Maria Carla Squeo
Le attenzioni per l'olio extra vergine di oliva si moltiplicano di anno in anno. Non è semplicemnte una moda, è un'esigenza forte che parte dal basso, come lo dimostra una curiosa iniziativa voluta e promossa da Valerio De Molli, anima propulsiva insieme con la moglie Barbara della Tenuta agricola "Terre di Sole" a Torri, nell'Imperiese. Da una loro idea consistente nel valorizzare l'attività di olivicoltori è nata un libretto che sarà presentato sabato 11 giugno a Marina di Ravenna presso il Mambo Cafè, sulla spiaggia.
Il volume, scritto dall'oleologo Luigi Caricato, è stato pubblicato in questi giorni in un'edizione fuori commercio e ha per titolo Extra vergini d'alta quota e, per sottotitolo, Viaggio alla scoperta delle produzioni oliandole della Comunità montana Imperiese di Torria.
"Il nostro obiettivo - spiega Valerio De Molli - è di valorizzare in particolare la storia, le tradizioni alimentari e la genuinità della coltivazione delle olive taggiasche dellâentroterra ligure imperiese, nel rispetto di tradizioni e abitudini ultracentenarie. Lo abbiamo fatto pensando a un preciso progetto: comunicare il perché dietro un olio ci sia una precisa riconoscibilità e progettualità . Con il libro di Caricato, abbiamo dato l'opportunità di far comprendere i motivi per cui gli oli di montagna abbiano costi di produzione del tutto differenti, ma anche un profilo sia chimico-fisico, sia sensoriale diverso rispetto a oli di pianura".
Dal volume di Luigi Caricato abbiamo estratto per i lettori di "Teatro Naturale" la premessa.
GENIUS LOCI
L'unicità dellâolio extra vergine di oliva è nella forza distintiva e caratterizzante del territorio
Proprio così, non può esserci una qualità da poter ritenere ipso facto esclusiva senza che vi sia un preciso riferimento al territorio di produzione. Un alimento così caratterizzante qual è lâolio che si ricava dalle olive, assume una valenza nuova e più incisiva solo se è in grado di esprimere compiutamente la più intima e profonda vocazionalità di un dato territorio. Con ciò, beninteso, non si intendono in alcun modo denigrare quegli oli le cui origini sono invece confuse e indistinte, in quanto pura espressione di assemblaggi di più provenienze. Tuttavia, volendo fare esplicito riferimento a un prodotto dâeccellenza â e non invece ad uno dalla qualità media e ordinaria â le distinzioni tra le due tipologie dâolio non possono certo essere ignorate. Un conto infatti è un extra vergine il cui profilo rientra sul piano merceologico nei parametri minimi previsti dal legislatore; altra cosa è invece un extra vergine che si contraddistingue e si configura in base alla provenienza, esprimendo con ciò il risultato di una qualità che risulta tale su più fronti dâindagine. Ovvero, per essere più chiari: quando un extra vergine è ottenuto secondo processi di produzione impeccabili â attraverso meticolose attenzioni sia in campo, sia in frantoio, sia nelle fasi successive di confezionamento e conservazione del prodotto â ed è oltretutto comprovata la provenienza da uno specifico territorio, inevitabilmente questâultimo fattore può contribuire ad apportare un elemento di pregio in più rispetto ad altri oli, pur buoni in sé. Dire tuttavia âprovenienzaâ non significa riconoscere implicitamente, come per magia, un valore in sé. Conta piuttosto specificare lâorigine, evidenziando di conseguenza quanto quel dato territorio â in certi casi circoscritto a un ristretto areale â ha di così esclusivo da meritare una considerazione a parte rispetto ad altre zone di produzione, talvolta similari per ambiente pedoclimatico. Ed ecco dunque rivelato il perché il riferimento a uno specifico luogo assuma una ragione dâessere ben precisa. Nelle pagine che seguiranno, si comprenderà senza alcuna incertezza lâelemento distintivo di un olio extra vergine di oliva prodotto in una determinata regione: in questo caso la Liguria; in un determinato areale ben circoscritto: in questo caso la comunità montana imperiese dellâolivo; frutto di determinate e specifiche attenzioni: in questo caso il mantenimento in essere di un delicato ecosistema attraverso il recupero di alcuni poderi in progressivo stato di abbandono, con il proposito di preservare lâambiente ricorrendo a tecniche di coltivazione ecocompatibili e con lâidea di valorizzare il germoplasma autoctono attraverso la celeberrima varietà di olive Taggiasca. Come si potrà notare, quando la qualità assume i panni dellâeccellenza, non può far altro che esprimere al meglio il territorio, in tutte le sue potenzialità di riferimento.
Luigi Caricato
Potrebbero interessarti
Libri
In un volume i 75 anni della storia dell’Accademia e del suo ruolo di valorizzazione del settore vitivinicolo

L’Accademia della Vite e del Vino conta oggi 554 membri nelle diverse categorie, ha patrocinato convegni, incontri scientifici e tecnici e ha organizzato e svolto ben 340 Tornate Accademiche, di cui 17 all’estero in Paesi europei ed extra-europei
23 aprile 2025 | 17:00
Libri
La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia compie 25 anni

Tante novità e una decisione politica: fuori dalla Guida le aziende che attuano il superintensivo. Un lavoro di squadra per far conoscere oli, storie e territori: 823 aziende segnalando 1321 oli extravergini di qualità
02 aprile 2025 | 09:00
Libri
I migliori oli d'Italia nel 2025 secondo il Gambero Rosso

I numeri della Guida Oli d’Italia 2025 di Gambero Rosso confermano la crescita costante del comparto: 437 aziende recensite, in aumento rispetto alle 389 del 2024 e 828 oli degustati e segnalati
07 marzo 2025 | 12:00
Libri
Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente

In uscita il 25 febbraio il nuovo volume della serie Dialoghi di Pistoia edito da UTET con i saggi di Stefano Liberti, Massimo Montanari, Elisabetta Moro, Marino Niola, Laura Pigozzi, Andrea Riccardi, Andrea Segrè, Luisa Stagi
09 febbraio 2025 | 14:00
Libri
Un libro e una mostra sui 60 anni della Nutella

Aprile 1964: sulle tavole italiane arriva una crema di nocciole e cacao dal profumo irresistibile. In pieno boom economico, l’Italia guarda al futuro con speranza e ha bisogno di una sferzata di energia salutare. Il libro svela la storia di Nutella
18 dicembre 2024 | 18:00
Libri
Il Touring Club Italiano presenta la guida Ristoranti d’Italia 2025

Una mappa del gusto con 2.500 ristoranti, botteghe, cantine e 58 itinerari tematici. Spazio ai giovani chef con il Premio Miglior Novità e il Premio Top di Domani, e grande attenzione all’accoglienza con il Premio Miglior Servizio di sala
14 dicembre 2024 | 15:00