Libri 07/07/2012

Libri per l'estate, cibo e agricoltura in forma di romanzo

Libri per l'estate, cibo e agricoltura in forma di romanzo

Come nostra consuetudine, presentiamo una serie di proposte di lettura da portare sotto l'ombrellone. Non mancano le sorprese. Ormai alcuni temi un tempo marginali diventano ora protagonisti di primo piano. C'e' perfino un romanzo ambientato in un'azienda agricola a conduzione femminile


Libri, libri, libri e sempre libri. E’ un appuntamento cui non si può rinunciare. Questa volta abbiamo scelto per voi alcuni romanzi ispirati a storie di cibo o comunque in qualche modo riconducibili alla sfera della ruralità. Magari soltanto perché ambientati in qualche fattoria o podere.

Sono libri in alcuni casi leggeri, facili da leggere, in altri più impegnativi. Comunque libri, utili ad arricchire e concimare la mente.

Buona lettura.

L. C.

 


Jay McInerney, I piaceri della cantina, Bompiani

Un meta romanzo e nello stesso tempo una guida personale e indispensabile a uno dei piaceri più indiscussi della nostra vita, fra tradizione e moda, raffinatezza e popolarità: il mondo del vino. Le buone e le cattive annate, le mode recenti e le tradizioni millenarie, i nuovi produttori che emergono (come l'Argentina e il Sud Africa), accanto ai vitigni intramontabili e alle catine più raffinate del mondo. Ma anche le impressioni personali e gli aneddoti legati a un buon bicchiere di vino, gli incontri propiziati dal vino e i significati antropologici di una delle espressioni più antiche della nostra cultura. Un viaggio personale e curioso, informato e aggiornatissimo, su una passione sempre più centrale della nostra società.

 

Adele Grisendi, Non è te che sceglierò, Rizzoli

Elena è una giovane donna cresciuta in un podere nel Reggiano, a pochi chilometri dal Po. Dalla famiglia ha preso la vitalità del legame con la terra, con la natura e con il calendario immutabile delle stagioni. Ma anche l’asprezza della vita quotidiana sui campi, che le generazioni passate hanno vissuto garantendo agli Adorni il benessere attuale. Una ricchezza che le consente di essere oggi una ragazza libera, al passo coi tempi, non una semplice contadina: Elena infatti legge, va al cinema, a teatro, all’opera. Ha il carattere forte e deciso del nonno Evaristo, tanto che, quando i due fratelli maggiori scelgono di diventare avvocati, Elena sarà la prima donna a prendere le redini dell’azienda agricola di famiglia. Una trasgressione alle leggi non scritte della terra che salva la continuità del patrimonio. Nella vita privata ha le idee altrettanto chiare: il matrimonio non fa per lei e, lasciato a vent’anni il suo primo e unico fidanzato, sembra aver cancellato completamente l’amore dalla sua vita. Finché un incontro inaspettato la mette di fronte a un bivio: continuare a negarsi la felicità o riconoscere che dal germe ribelle che l’ha sempre guidata può nascere un amore autentico, anche se proibito? Non è te che sceglierò è un’avvincente saga familiare che dal primissimo Novecento arriva ai giorni nostri ma soprattutto la storia di una donna coraggiosa, in bilico tra i valori della tradizione e il bisogno di riconoscere la parte più vera di sé.

 

Rachel Simon, Il Respiro leggero dell'alba, Rizzoli

1968. In una notte di tempesta, qualcuno bussa alla porta della fattoria dove vive Martha, vedova, senza figli e maestra in pensione. Sono un uomo di colore e una ragazza bianca, fradici e spaventati, in fuga da un famigerato Istituto nella contea vicina. Senza pensare alle possibili conseguenze, Martha li fa entrare in casa e offre loro tè caldo e abiti asciutti. Ma la polizia non tarda ad arrivare, e se l’uomo riesce a fuggire facendo perdere le proprie tracce, la ragazza viene presa in consegna e portata via dagli agenti. Prima di andare, però, la giovane sussurra una preghiera – «Nascondila!» – che sconvolgerà per sempre la vita di Martha. Perché ad attenderla in un angolo della soffitta l’anziana vedova trova una neonata della quale accetta di prendersi cura, in attesa che la madre, un giorno, possa tornare a riprendersela. Passeranno quarant’anni prima che ciò avvenga, e che i protagonisti di questa struggente, avventurosa storia d’amore tornino a incontrarsi.

 

Fiona Neill, Il profumo del tè e dell'amore, Newton Compton

Jonathan Sleet è un cuoco di successo e per celebrare il suo quarantesimo compleanno ha deciso di riunire tutti i suoi amici e di portarli al mare per una settimana. Una villa da sogno, un buon bicchiere di vino e dell'ottimo cibo: è l'occasione perfetta per rilassarsi e divertirsi come una volta. Ma dall'ultima vacanza trascorsa insieme, ventanni prima, molte cose sono cambiate. Se ne sono accorti anche i suoi amici Sam e Laura Diamond, che di recente hanno scoperto di avere desideri contrastanti: lei vorrebbe un terzo figlio, lui non vuole sentirne parlare. Le cose non vanno meglio alla ex ribelle del gruppo, Janey Dart, che oggi è diventata un avvocato in carriera e deve vedersela con biberon, pannolini e un marito poco socievole. Lo stesso Jonathan sta attraversando la famigerata crisi di mezza età: non riesce a smettere di correre dietro alle donne, un vizio che sua moglie Hannah conosce bene, così bene che si è trovata anche lei le sue distrazioni. Una rimpatriata che, dopo dieci lunghi anni, si preannuncia memorabile. Soprat tutto perché nel loro passato c'è un segreto.



Audur Ava Olafsdottir, Rosa candida, Einaudi

Lobbi ha ventidue anni quando accetta di occuparsi di un antico roseto in un monastero svedese. E stata la madre, morta poco tempo prima in un incidente d'auto, a trasmettergli l'amore per le rose. In Islanda lascia Flora Sol, la figlia avuta da un rapporto occasionale con una donna più grande, il fratello autistico e il padre, troppo occupato a decifrare il misterioso libro di ricette della moglie (e a metterle in pratica) per accorgersi di altro. Il giovane porta con sé tre talee di una specie di rosa a otto petali, la Rosa Candida, da piantare per far rivivere il roseto dell'antico monastero. Con una macchina comprata lungo la strada, Lobbi inizia un viaggio attraverso il Grande Nord, fatto di contrattempi e incontri inaspettati come solo i viaggi che ti cambiano dentro sanno essere. Arrivato al monastero, viene accolto da padre Thomas, grande appassionato di cinema, che diventa suo amico e confidente. Lobbi mette a frutto gli insegnamenti di giardinaggio della madre e fa risplendere il vecchio roseto. Qualche tempo dopo, lo raggiungono Flora Sol e la madre, Anna. La donna vorrebbe lasciare la bambina e ripartire, per concentrarsi finalmente su un impegno di lavoro. Invece, finirà per fermarsi. Per la prima volta, Lobbi scopre un desiderio nuovo, che non è soltanto amore per la figlia e attrazione per Anna: è il desiderio di una famiglia.

 

Giuseppina Torregrossa, Panza e prisenza, Mondadori

Palermo. Un'estate caldissima. Due poliziotti che più diversi non si potrebbe immaginarli: Sasà, quieto fino all'indolenza eppure bastian contrario nell'intimo, donnaiolo con una debolezza sentimentale, afflitto da un disturbo che fa sì che pianga quando si eccita; e Marò, sua compagna di corso e amica del cuore fin dai tempi dell'Aspromonte, donna affascinante e volitiva, ironica e intraprendente. Nel medesimo volgere di giorni lui viene incaricato dal questore di scovare un boss ricercato da anni, mentre lei si trova alle prese con l'indagine più importante della sua carriera: deve capire chi ha voluto uccidere a colpi di feroci bastonate un principe del foro all'uscita dal tribunale. Le settimane delle due indagini, che corrono parallele, sono cadenzate dalle cene in cui, abbandonandosi alla seduzione dei sapori sapientemente orchestrati da lei, Marò e Sasà si incontrano e si raccontano. Ogni volta lui fa la domanda di rito: "Cosa posso portare?", e lei risponde con un lampo negli occhi: "Niente, Sasà: panza e prisenza", cioè te stesso e il tuo appetito, la tua fame. Ogni cena un piatto delizioso, ogni cena una ricetta regalata ai lettori e servita da Marò a Sasà in un'atmosfera speziata, sempre impercettibilmente ambigua. Ogni cena un passo avanti nelle indagini e uno indietro nel gioco di seduzione e viceversa...

 


LE NOVITA’ IN LIBRERIA IN LUGLIO

Giovanni Negri, Prendete e bevetene tutti, Einaudi

Torna il silenzioso, meditativo commissario Cosulich. Per indagare sulla morte del produttore del Franciacorta. Forse la vittima era coinvolta in un giro d’affari sospetto. O forse aveva scoperto una verità proibita. una verità antica che ha fatto la storia dell’occidente.
Franciacorta: la Mini di Mario Salcetti, padre delle bollicine italiane, viene ritrovata in fondo a un dirupo, carbonizzata. Le tracce di Dna rinvenute confermano che Salcetti è morto. Tocca al commissario Cosulich investigare. E se il fedele, romanissimo ispettore Mastrantoni segue la pista del business, incappando in una serie di personaggi spregiudicati che avevano ciascuno un movente per far fuori l’enologo, Cosulich si fa intrigare dall’ossessione di Salcetti: il rapporto tra vino e religione. L’istinto lo porta tra le piú affascinanti abbazie d’Europa, tra monasteri, frati e cardinali. Ma sarà il quadro del Cristo al torchio, nell’abbazia di Eberbach, la cui copia domina la sala di villa Salcetti, ad aprirgli la strada verso la comprensione. Come riuscí la Chiesa a convertire un intero continente pagano? Sfamando – letteralmente – la popolazione ogni domenica, con il pane e il vino, strumenti piú persuasivi della Buona Novella. Le chiese, veri e propri presidi militari e centri agricoli, esortavano: «Fatevi cristiani e sarete ricchi». Una verità che la Chiesa non vuole sia divulgata. Ma proprio quando gli indizi sembrano portare alla soluzione, una scoperta clamorosa cambia di nuovo la pista dell’inchiesta...

 

Mauro Corona, La casa dei sette ponti, Feltrinelli

Sull’Appennino tosco-emiliano, non lontano dall’Abetone, c’è una valle stretta e tortuosa, e in fondouna casa, una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della seta torna ai boschi in cui un tempo andava a far funghi e la vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé.

 

NARRATIVA PER RAGAZZI

Zeynep Cemali, Focaccine al miele, Rizzoli

La Caffetteria delle focaccine al miele è un luogo un po’ magico. Si può entrare per un sorbetto di gelso o uno sciroppo di papavero e fermarsi a chiacchierare con la padrona, Sila, che a quattordici anni divide il suo tempo tra la scuola e il lavoro. Oppure comprare i gioielli che fa la zia Rana, o ancora scambiarsi gli ultimi pettegolezzi di quartiere. Capita di incontrarci lo zio Bulent, che ha paura degli orsi, il ladruncolo Zizip, Signorsì, che vive in una vecchia auto, e la signora Efsun, se non è andata da qualche indovino a farsi leggere i fondi di caffè… E tutt’intorno c’è Istanbul, con la sua folla palpitante e i suoi profumi.

 

di T N

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

Commenti 0