Libri
Libri per far volare la propria mente
Non titoli che scalano la classifica delle vendite, ma alcuni volumi freschi di stampa o di prossima uscita. Assolutamente da leggere, per coltivare la propria mente
14 aprile 2012 | Carlotta Baltini Roversi
Libri, libri, libri. Come si fa a non leggerli?
Ecco alcuni titoli. Libri già pubblicati, freschi di stampa o quasi. E un'anicipazione, di un volume che uscirà in maggio.
Anthony Bourdain, Il segreto di Mary la cuoca, Donzelli
Agosto 1906. Long Island. L'esclusiva villa di una facoltosa famiglia di New York. La figlia minore si ammala e la diagnosi è uno choc: tifo. Tempo una settimana, e altri cinque membri della famiglia mostrano evidenti sintomi della malattia. Scoppia lo scandalo, e più ancora del tifo è il panico a farsi contagioso. Come può una famiglia ricca, in una dimora lussuosa, in una delle località più ambite d'America, contrarre una malattia comunemente associata allo sporco, alle periferie, alla feccia della società? Le indagini si fanno febbrili, ma non c'è verso di risalire alla causa. Finché arriva da New York uno zelante ispettore sanitario, il dottor Soper, che a furia di investigare si aggrappa a un esile indizio: e se la chiave di tutto fosse la cuoca congedatasi qualche giorno dopo la comparsa del tifo? Il sospetto si rivela fondato: Mary Mallon, cuoca referenziata presso l'alta società newyorchese, negli ultimi dieci anni è passata nelle cucine di diverse famiglie e in tutte ha fatto capolino la febbre tifoide. È lei la seminatrice di morte: Soper ne è certo e per questo si mette sulle tracce della donna. Scovata dopo una serie di fughe rocambolesche e inseguimenti degni di una spy story, la cuoca irlandese passerà alla storia della medicina col nome di Typhoid Mary, vale a dire il primo caso di portatore sano di tifo, e finirà tristemente i suoi giorni passando da una quarantena all'altra. Che cosa teneva Mary aggrappata al suo mestiere a costo della vita degli altri?
Kristin Kimball, Dirty life. Una storia d'amore, cibo e animali, Elliot
Kristin, una giovane trentenne, single e scrittrice freelance, vive la sua vita come un'avventura. Ama i party nei bar di Soho, gestisce faticosamente le relazioni sentimentali con quattro diversi uomini e lotta ogni giorno per farsi largo nel mondo del lavoro. Quando riceve l'incarico di scrivere un reportage sui giovani produttori di alimenti biologici, non sospetta minimamente che di lì a poco rimarrà coinvolta in due storie d'amore che stravolgeranno per sempre la sua vita: l'amore per la terra - un'arte sporca e sensuale - e l'amore per un contadino complicato ed esasperante. Nonostante le difficoltà iniziali - ad esempio essere coinvolta, da vegetariana convinta, nella macellazione di un maiale - decide di mollare tutto e di andarsene dalla città. Inizierà così un viaggio, insieme all'uomo che ha deciso di sposare, alla ricerca della terra dei loro sogni e di uno stile di vita durissimo, che le restituirà tuttavia il piacere del desiderio e un senso profondo di appartenenza al mondo in cui vive. Oggi, Kristin abita con suo marito e le loro due figlie in una fattoria a nord di New York, e i prodotti della loro terra sostengono più di cento famiglie.
Marosia Castaldi, La fame delle donne, Manni
Rosa è una donna tormentata alla ricerca di sé. Se mai è possibile scoprirsi, parificarsi, ella trova la propria identità nella cultura millenaria della cucina appresa dalla madre. E ritrova se stessa nella figlia che la sfugge e di lei è gelosa. E anche nella passione verso altre donne: la vicina Tina col suo aspirapolvere infernale, Caterina geisha golosa e viziata, Edda austera, che viene dal Sud e le sue forme sono guglie. In un ristorante da grande abbuffata della bassa Padania, le ricette napoletane di Rosa profumano di erotismo e lussuria e gli squisiti cibi, godimento e ossessione, sublimano l'amore celebrandolo come cerimonia sacra. In un vorticoso flusso del pensiero che scorre e non s'acquieta, questa storia è il libro della vita, architettura del dolore cui fa sempre pendant un'architettura del piacere.
Sofi Oksanen, Le vacche di Stalin, Guanda
Un Nord che in realtà è un Occidente, una porta verso la libertà e il benessere: questo, una volta, era il confine tra Estonia e Finlandia. Ben lo sanno Katariina e Anna, madre e figlia. La prima ha rinunciato a successo e ambizioni per seguire oltre frontiera il suo amore finlandese e una volta giunta in quell'agognata terra ha cercato in ogni modo di cancellare qualunque indizio del suo passato estone, ossessionata dal terrore di essere spiata, scoperta e denunciata. La figlia riversa su di sé la medesima ansia di controllo totale e si autoimpone l'obiettivo della perfezione fisica attraverso una dieta folle, in cui a colossali abbuffate di zuccheri seguono lo straziante godimento del vomito e l'affannoso tentativo di eliminare qualsiasi traccia dei propri sforzi. Un regime spietato, una fissazione che la assorbe completamente, che domina la sua vita come un despota assoluto e le impedisce di avere un lavoro, amicizie, relazioni normali. Dall'Estonia in lotta contro l'invasione russa alle deportazioni nei campi siberiani, dal cupo dominio sovietico degli anni Settanta fino al crollo del comunismo e ai nostri giorni, Sofi Oksanen costruisce, frammento dopo frammento, con uno stile crudo ed efficace, due figure femminili uniche e insieme indaga il dramma universale dello sradicamento, di vedersi sottrarre o di non riuscire a trovare la propria identità, la propria lingua, il proprio mondo.
Nicoletta Bortolotti, E qualcosa rimane, Sperling & Kupfer
"Non ho bisogno del tuo amore". Sembra dire questo Viola, con gli anni di silenzio che l'hanno divisa dalla sorella Margherita, compagna di un'infanzia ormai troppo lontana. Nicoletta Bortolotti racconta una storia di famiglia agrodolce e delica. La storia di un amore assoluto, e di un'infanzia che se n'è andata in punta di piedi, senza voltarsi ad aspettare. E’ un'infanzia di ginocchia sbucciate, risate e mille giochi inventati insieme per non vedere l'amore dei genitori sgretolarsi a poco a poco, nella Milano dei concerti di Vecchioni, delle canzoni di Ornella Vanoni e delle Feste dell'Unità, dove mamma e papà si baciavano, cantavano, litigavano e si baciavano ancora. Ma oggi, dopo tutti questi anni, Viola ritorna: la sorella più piccola, quella che non aveva mai paura del buio, che baciava gli sconosciuti e si innamorava del vento, libera e generosa di sé come Bocca di Rosa, è tornata per chiedere alla sorella più grande di passare un giorno al mare, loro due sole. Per raccontarle finalmente il segreto che l'ha tenuta così a lungo distante. E dimostrarle che un amore da lontano non è un amore da meno.
IN USCITA A MAGGIO
Federico Oldenbourg, Il profumo del vino, De Agostini
Essere astemi è una iattura e chi beve solo acqua ha di certo un segreto da nascondere, non siamo i primi a dirlo, ma la vita è troppo breve per contentarsi di vini mediocri. Troppi sedicenti esperti infestano le cene d'affari e le riunioni conviviali ma un uomo che non sappia ordinare una bottiglia come si deve rischia il ridicolo e una donna che disdegni un buon bicchiere desta (fondati) sospetti. Ecco allora il manuale per correre ai ripari e colmare (in tre ore, come un film) una lacuna culturale ormai socialmente inaccettabile, facendo piazza pulita dei luoghi comuni e dei falsi miti. Perché tutto è discutibile in materia di vino, anche il gusto. Dimmi cosa bevi e ti dirò chi sei.

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