Libri 30/04/2011

Libri per la primavera, tutti da leggere

Libri per la primavera, tutti da leggere

Ecco, come di consueto, la nostra lista di consigli. L'arrivo del bel tempo rappresenta una buona occasione per correre in libreria e acquistare qualche bel volume: per se stessi o per le persone più care. Perché leggere fa bene, aiuta a fortificare lo spirito. Tra i testi segnalati, anche alcune novità di prossima uscita


I libri che ho selezionato per voi sono in gran parte disponibili in libreria, altri invece di prossima uscita sin dagli inizi di maggio.

Un'avvertenza mi sembra a questo punto doverosa. Non si tratta di recensioni, ma di pure segnalazioni. Mi limito infatti a riportare le schede che compaiono in buona parte nelle quarte di copertina o nei risvolti.

I libri - ricordate - nutrono la mente. Non resta perciò che augurarvi una buona lettura. (L. C.)



NARRATIVA

Anthony Bourdain, Al sangue, Feltrinelli

Ecco l'atteso seguito di "Kitchen Confidential". Dieci anni dopo il libro in cui venivano rimarcate le idiosincrasie e i pericoli che si nascondevano nell'andare a cena fuori, molte cose sono cambiate nella sottocultura degli chef. Bourdain ci mostra quello che si nasconde nelle cucine e racconta con toni vivi la rivoluzione gastronomica moderna. Il libro ripropone alcuni membri dell'equipaggio originale di Kitchen Confidential, analizza il pessimo stato della ristorazione e presenta alcuni dei grandi nomi del mondo culinario, compreso David Chang, la giovane superstar che ha radicalizzato in questi ultimi anni il paesaggio della cucina (unendo alla cucina europea il gusto asiatico), e la venerata Alice Waters, la cuoca californiana che è riuscita a far seminare un orto nella Casa Bianca a Michelle Obama. L'incipit del libro è straordinario. Come in un vertice mafioso, in una riunione illegale di grandi chef ai commensali viene offerto il prelibato e protetto ortolano, un uccelletto cucinato al Grand Marnier. In seguito guadagnano spazio i suoi incontri con i migliori cuochi al mondo, come Fabio Trabocchi, Laurent Tourondel, Daniel Boulud, Tom Colicchio, Hubert Keller, Bobby Flay. Il riflesso della crisi economica e le conseguenze che l'annus horribilis ha avuto sul mercato e sugli obiettivi dei grandi cuochi diventano occasione per una disamina dell'industria culinaria. Un capitolo è dedicato all'hamburger e alla cultura alimentare che lo sostiene.

 

Roberto Barbolini, Ricette di famiglia, Garzanti

Tutto comincia con un taccuino, 182 fogli a quadretti più alcuni sparsi, dove una calligrafia un po' infantile, da maestra, ha annotato le ricette del repertorio di famiglia. Mamma le ha raccolte da parenti e amiche, alcune le ha copiate dal "Talismano della felicità": in gran parte però arrivano da nonna Armida, e dunque da un Ottocento che in questo modo riesce ancora a trasmettere il suo bagaglio di storia e di sapori. Gli ultimi assaggi di queste "Ricette di famiglia" arrivano invece dai sushi bar e dagli happy hour che vanno di moda oggi, dove si assaggia ma non si mangia. I pranzi e gli spuntini sono quelli di una famiglia che, generazione dopo generazione, bizzarria dopo bizzarria, attraversa più di un secolo di storia d'Italia, dalle dimore di campagna dove si riunivano le grandi famiglie patriarcali ai bilocali metropolitani che ospitano le nostre inquietudini. "Ricette di famiglia" è anche una girandola di personaggi indimenticabili: la mamma che si lamenta perché fa tutto lei ma impedisce a chiunque di avvicinarsi ai fornelli; il babbo dall'olfatto perfetto e che perciò non vuole che si tagli la sfoglia con il coltello, perché altrimenti "sa di metallo"; il professor Valentini, afflitto da un figlio anoressico e da una figlia bulimica; Eugenio di Parigi, cugino della "nonna cattiva"; l'amico Giap che sposa solo donne giapponesi; il Malinverni che vuole "globalizzare" le tigelle aprendo un fast food in India. Ma si incontrano anche un giovanissimo Pavarotti e un conte Dracula alla ricerca dei suoi antenati modenesi... Sullo sfondo, la passione per il cinema e il tifo per il ciclismo, il Mago Zurlì e il Guzzino rosso, la via Emilia e le feste patronali, che sembrano sempre uguali e invece continuano a cambiare con noi, con i nostri affetti e i nostri sentimenti.

 

Silvana Grasso, L'incantesimo della buffa, Marsilio

Nel paesino di Roccazzelle, periferia siciliana dell’impero, anche gli echi della guerra, la seconda mondiale, arrivano quasi appannati, affidati ai volantini lanciati sulla campagna dagli aerei alleati e ai manifesti del Partito Fascista. Sullo sfondo di una comunità abituata al poco e che sa vivere anche del niente, che guerra o meno continua nelle sue abitudini, nei suoi riti, e nelle sue credenze (come quella dell’incantesimo della buffa, la femmina del rospo, che se la si fissa negli occhi poi non si cresce più), si muovono personaggi ai margini e notabili del luogo sempre in sbilenco equilibrio tra il dramma e il grottesco. Ma soprattutto il tredicenne Gesù, figlio di quella terra bruciata dal sole, e la coetanea Tea, di origine austriaca e cieca per una malformazione agli occhi, vivono a Roccazzelle un idillio adolescenziale fatto di salsedine e scogliere, di esclusività e dolcezza, nel tentativo di dimenticare il loro essere rimasti orfani di madre, mentre l’ombra della guerra si fa improvvisamente più minacciosa fino alla tragedia dei bombardamenti e al conseguente sbarco alleato anglo-americano.

 

Vanessa Diffenbaugh, Il linguaggio segreto dei fiori, Garzanti (in libreria dal 5 maggio 2001)

Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. E attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico in grado di estirparla è un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. Solo così il cuore più acerbo della rosa bianca può diventare rosso di passione.

 

Simonetta Agnello Hornby, Un filo d'olio, Sellerio

Memoria familiare, nostalgia dell'infanzia, romanzo autobiografico. Un filo d'olio è tutto questo. E anche un ritratto della Sicilia anni Cinquanta in una famiglia dell'aristocrazia terriera. Simonetta Agnello Hornby ha raccontato la Sicilia con storie forti e personaggi leggendari, dalla Mennulara, alla zia marchesa, alla monaca Agata, attraversando l'Otto e il Novecento. Ora è il ricordo autobiografico che si fa protagonista in uno scenario, quello della casa di campagna, dove l'autrice ha trascorso le estati della sua infanzia e giovinezza. Nel racconto affiora il lessico familiare, i parenti e le loro mille storie, i contadini, la servitù, figure che si sono impresse nella memoria dell'autrice e da cui ha tratto spunto per i romanzi in cui storia e tradizione si combinano con una intensità evocativa tale da far pensare ad alcuni classici della letteratura siciliana. Fra i ricordi più vivi quelli legati ai riti del cibo e della sua preparazione, piatti legati alla tradizione familiare, agli aromi pungenti della campagna, alle verdure spontanee e ai segreti mai svelati. E sono le ricette della sorella Chiara - inseparabile compagna al Mosè - che incorniciano ogni capitolo di questo affresco, dal caffè dal profumo speziato, riservato alle occasioni speciali, alla tuma tiepida e croccante. Con 29 ricette di Chiara Agnello e 12 illustrazioni.

 

Giuseppina Torregrossa, Manna e miele, ferro e fuoco, Mondadori

Romilda Gelardi viene alla luce in una notte di tormenta, mentre la neve cade fitta sui boschi delle Madonie. Nel caldo della loro casa, Maricchia e Alfonso si illuminano davanti al miracolo di quella figlia femmina tanto desiderata, bella e polposa come una spiga di grano a giugno. Romilda si rivela subito una bambina speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone. Ancora non parla, e già ottiene il rispetto dei fratelli maggiori e quello della natura intorno a sé: è con sgomento che Maricchia, dopo averla lasciata sola pochi istanti, la trova ricoperta da un nugolo di api nere che la proteggono e la cullano con il loro ronzio. Dopo Il conto delle minne, Giuseppina Torregrossa torna ai temi che le sono visceralmente cari: la sua terra e la femminilità. Una Sicilia nobile e feroce, terra di pazzi e sognatori, di aranceti e solfatare, è il palcoscenico sul quale si muovono personaggi memorabili, sul quale grandezza e miseria delle umane passioni prendono vita nel canto di una donna alla ricerca della propria libertà.

 

Mauro Corona, La ballata della donna ertana, Mondadori (in libreria dal 3 maggio 2011)

Dopo aver celebrato le sue montagne e i loro segreti e aver dato vita a epici personaggi nati tra i boschi, Mauro Corona presta la sua voce calda e potente a una donna, per raccontarne la vita costellata di sventure ma sorretta da un incrollabile coraggio. Come tante madri e mogli vissute in società patriarcali, la protagonista di questa ballata è tormentata dalla fatica dei giorni e dalla brutalità degli uomini: alle spalle ha il lavoro nei campi o dentro casa, gli abusi di un marito violento, anni svuotati di ogni gioia tranne l'amore per i figli. Davanti a sé nessuna speranza, se non l'attesa della morte per "mettere le ali e volare in paradiso". Finché un giorno dei forestieri arrivano in paese per costruire una diga, portando finalmente un po' di benessere... Ancora non sa, la donna ertana, che il 9 ottobre del 1963 sarà proprio quella diga a provocare l'apocalisse. In questa grande ballata Mauro Corona canta la forza e l'orgoglio di tutte le donne capaci di affrontare a testa alta le durezze del destino e lo fa attingendo al dialetto della sua terra, una lingua impastata di sudore e sangue, schioccante come i rami che si spezzano sotto il peso della neve, dolce come la carezza di una madre.

 

SAGGI

Anna Pischedda, Alighieri passatemi il sale. L'arte del mangiare nel Medioevo, Effequ

Cosa si mangiava nel Medioevo ? E perché? Cosa è rimasto di tutto ciò nell'alimentazione di oggi? La storia del cibo è una storia affascinante perché, come quella del pensiero, ricca di scoperte e di imprese anonime, ma non per questo meno importanti e meno appassionanti: nell'alimentazione l'atto più fisiologico e materiale diventa anche momento rivelatore di cultura e simbolismo. Dall'alimentazione romana alla corale conversione del mondo mediterraneo verso la carne, si rende pian piano evidente come gli uomini si adattino spesso e con rapidità a cambiare i loro gusti e anche le loro consuetudini. Una storia che ci trascina nelle tavole e nelle abitudini di tante epoche fino ad approdare al Medioevo, tra gusti, odori e aspetti del cibo e dell'umanità. Ogni episodio della storia alimentare arriva ad apparire come un passo avanti dell'uomo nel suo millenario cammino per elevarsi sopra la condizione di bruto. Il libro è corredato da ricette difficili da trovare (i tanti modi di cucinare il "biancomangiare", per esempio) e rivelatrici del gusto di un'epoca.

 

Stewart Lee Allen, La tazzina del diavolo. Viaggio intorno al mondo sulle vie del caffè, Feltrinelli

Allen racconta un anno della sua vita in viaggio sulle Vie del caffè per ripercorrere la storia di questa bevanda fin quasi a tracciare un insolito paradigma del progresso della civiltà. Dal Kenia risale in Etiopia nella città di Harrar dove ha avuto inizio la civiltà del caffè. Il viaggio prosegue per molte altre località, infine giunge in Turchia, passa da Vienna e assapora la tradizione dei famosi caffè viennesi; approda a Londra e a Parigi prima di raggiungere la Normandia e salpare per il Nuovo Mondo. E il tour finisce in una scorribanda sgangherata sulla route 666 da New York a Los Angeles.

 

Marino Ruzzenenti, L'autarchia verde, Jaca Book

Lotta agli sprechi, risparmio energetico, riciclaggio totale dei rifiuti, tutela e valorizzazione del suolo naturalizzato e degli alberi, dieta povera di proteine e grassi animali, vestiti con tessuti naturali, bioedilizia, energie rinnovabili, mobilità sostenibile, città a misura di bicicletta, insomma tutto l'armamentario di quella che oggi è chiamata pomposamente green economy lo ritroviamo in parte realizzato, in parte progettato nella seconda metà degli anni Trenta, il periodo che il fascismo volle chiamare "autarchia". In realtà, tutte le economie sviluppate, compresi gli USA con il New Deal, risposero alla crisi del '29 con forme diverse di protezionismo e di autarchia. Ma il "caso italiano", depurato dalle incrostazioni del regime, ha caratteristiche uniche e di assoluto interesse, perché l'Italia era pressoché priva di combustibili fossili. L'Italia, insomma, dovette far fronte alla necessità di rimodellare la propria economia e società facendo affidamento esclusivamente su risorse che, a parte un po' di metano e di carbone e alcuni minerali, erano essenzialmente quelle dell'agricoltura e del sole; la stessa condizione che si prospetta in un prossimo futuro all'intero Pianeta con l'esaurimento dei combustibili fossili. In sostanza si trattò di un involontario e obbligato esperimento di "economia verde", costretta anticipatamente a fare i conti con i "limiti dello sviluppo". Prefazione di Giorgio Nebbia.

 

Raj Patel, I padroni del cibo, Feltrinelli

Circa un miliardo di persone nel mondo è denutrito. Un altro miliardo è obeso. Quasi metà della popolazione mondiale vive quotidianamente il problema di un'alimentazione insufficiente. L'altra metà soffre dei tipici problemi legati a un'alimentazione sovrabbondante e alle disfunzioni che ne derivano: diabete, eccesso di peso, problemi cardiocircolatori. E un paradosso? Solo apparente, argomenta Raj Patel, perché questo stato di cose è l'inevitabile corollario di un sistema che consente solo a un pugno di grandi corporation di trarre profitto dall'intera catena alimentare mondiale. Questo volume è un'indagine che svela per la prima volta i retroscena della guerra in corso per il controllo delle risorse alimentari: un vero e proprio giro del mondo che spazia dall'aumento dei suicidi tra i contadini asiatici alle sventurate conseguenze degli accordi commerciali tra Messico e Stati Uniti, dell'emergere dei movimenti dei senza terra in Brasile al fallimento di molte produzioni agricole africane, fino a toccare le sofisticate tecniche di manipolazione dei consumatori nel ricco Nord del mondo.

 

Roger Scruton, Bevo dunque sono. Guida filosofica al vino, Raffaello Cortina

"Hegel è il mio eroe tra i filosofi, e non posso mai pensare alla sua giustificazione della proprietà privata come il giungere alla coscienza dell'io libero senza visitare la cantina per trovarne una conferma istantanea", per esempio un Chianti classico di Vignamaggio, "dove nacque la Monna Lisa di Leonardo". Ma se invece vi tocca qualche volume di Tommaso d'Aquino, resistete piuttosto con quel "Montepulciano d'ogni vino re" celebrato a suo tempo da Francesco Redi. Peggio ancora se vi imbattete nel "gergo" insopportabile di Husserl, affidatevi al più forte sturabudella che avete! Insomma, c'è una bevanda per ogni filosofo, dall'acqua fresca al vino spumeggiante, e a quest'ultimo vanno prevalentemente le simpatie di Roger Scruton in questo libro ancor più provocatorio del solito. Il suo è un ironico omaggio al dono di Bacco e anche alle trappole della metafisica - ben lontano dall'irritante prolissità con cui i cosiddetti esperti scrivono di vino e di generi affini - ma attento alla dialettica della storia che nei secoli ha unito vino e civiltà.

 

MANUALI & GUIDE

Aldo Bongiovanni, Tutto sul pane fatto in casa, Tecniche Nuove

I problemi del pane moderno sono noti: farine inadeguate che richiedono l'uso di additivi, lievitazione frettolosa, con il risultato di un prodotto che dura poco, non ha un buon sapore per di più ha un indice glicemico elevato. Come rimediare? Da un lato imparando a conoscere come si fa il pane in modo da acquistare il prodotto giusto, dall'altro cominciando a farselo a casa da sé. La prima parte del libro affronta la tecnica di panificazione artigianale, spiegando i differenti metodi e gli indici di qualità, aiutando quindi il lettore a comprendere a fondo i vari procedimenti e le differenze tra i pani in commercio, differenze che stanno soprattutto nelle materie prime utilizzate e nelle tecniche di lievitazione. Nella seconda parte invece troverete molte ricette per farsi il pane a casa propria, con la macchina del pane o nel forno normale da cucina, dal pane tradizionale, ai grissini, ai pani dolci. Chi già pratica la panificazione casalinga, troverà in questo testo numerosi spunti per approfondire meglio la propria tecnica e per riconoscere e correggere gli errori in cui potrebbe essere incorso.

 

Teresa Severini Zaganelli, Uva nel bicchiere. Guida gaia ai segreti del vino, Gribaudo

Uva da bere, vino dall'uva... sembra facile. Ma sappiamo cos'è il mosto? E vero che certi microrganismi divorano uva e producono alcol? Si può ottenere vino bianco da uva rossa? Le risposte a queste e a tante altre domande sono racchiuse in questo libro, scritto coniugando competenze professionali e senso di responsabilità per introdurre giovani e adulti all'enologia, ponendo le basi per una corretta informazione ed educazione al gusto. Un'allegra gita tra i vigneti diventa l'occasione per parlare del mondo del vino in modo nuovo e semplice: gocce di tecnica, poesia, storia e conoscenza da raccogliere in un bicchiere ricordando che, come disse il poeta inglese Edward Young, l'amicizia è il vino della vita!

 

Paolo Della Rosa, L'ABC del vino, Magazzini Salani

L'Italia è uno dei maggiori produttori e consumatori di vino, eppure in pochi lo conoscono veramente. Paolo Della Rosa, autore della "Garzantina" del vino, ci guida in maniera agile e veloce, e al contempo chiara e completa, alla scoperta di un mondo che parte dai vigneti e finisce sulle nostre tavole: la storia, i vitigni, la vinificazione, i vini d'Italia e del mondo, l'acquisto e il trasporto, la degustazione e la conservazione. Un testo semplice e discorsivo per muovere i primi passi nel mondo dei sommelier e conoscere le basi di una scienza e di un'arte.

 

Paolo Della Rosa, Centouno grandi vini a piccoli prezzi, Magazzini Salani

Per fare un vino buono non servono tante più risorse di quante se ne impiegano per farne uno mediocre. Sul mercato ce ne sono di eccellenti a meno di dieci euro, e addirittura con meno di venti si possono comperare bottiglie che fanno fare un figurone. Tutto sta nel saper trovare questi piccoli tesori a basso prezzo. Paolo Della Rosa, cercando fra le denominazioni (DOC e IGT), ha selezionato e descritto i piccoli-grandi vini italiani più facilmente reperibili, anche al supermercato, indicandone regione per regione i produttori. Una guida per chi non è un esperto enologo, ma vuole apprezzare un ottimo vino.

 

di T N

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