Libri 04/12/2010

Una storia di passioni, di sesso e delitti

Alcune cose accadono per caso, altre per destino. Purtroppo, o per fortuna, non ci è dato distinguerle. Schegge d’amore rosso dieci è un thriller psico-erotico che gli autori, Vittorio Salvati e Paola Cerana, ci presentano in anteprima




Buonasera, mi chiamo Vittorio Salvati e sono uno scrittore di Roma. Mi è capitato di leggere un suo articolo in rete che mi è molto piaciuto. Le scrivo perché ho un piccolo blog, che la invito a visitare. Mi farebbe molto piacere se lei volesse pubblicare qualche suo pensiero in questo spazio aperto alla riflessione sulle infinite cose del mondo …

Si sono conosciuti così, quattro anni fa, Vittorio, scrittore da sempre, e Paola, neo giornalista: con un estemporaneo scambio di email. L’empatia, evidentemente, funziona anche attraverso internet, perché dopo quel primo contatto la comunicazione scritta tra loro si è infittita sempre più, fino a tramutarsi in una istintiva fiduciosa amicizia, nonostante la distanza.

Paola Cerana

Vittorio a quel tempo aveva già scritto un libro appassionante - Sul treno di Babele, sognando Broadway - che ha voluto regalare a Paola. Gliel’ha spedito e lei l’ha divorato in un paio di giorni, colpita dalla sensazione che quel romanzo non raccontasse semplicemente una bellissima storia ma che, indirettamente, rivelasse anche la personalità dell’autore. A quel punto, la comunicazione via computer tra loro si è arricchita e, sempre più spesso, i due amici virtuali si sono trovati a chiacchierare su quelle infinite cose del mondo tanto care a Vittorio.
Il contagio era avvenuto.

Vittorio Salvati

Ma com’è nata la decisione di scrivere insieme?
Dapprima per gioco. Durante una di queste chiacchierate, Vittorio ha proposto a Paola di scrivere insieme un ipotetico diario di Adamo ed Eva, ovvero la versione di come erano andate effettivamente le cose nell’Eden confessate dai diretti protagonisti. E’ nato così il Diario proibito di Adamo ed Eva, una surreale parodia, intrigante e ironica, pubblicata all’interno del libro Il ribelle letterario.

Questa è stata la loro prima esperienza di scrittura a ‘quattro mani’, che da lì a poco si è tramutata in un forte desiderio di scrivere insieme qualcosa di più impegnativo, capace cioè di unire le rispettive passioni in un’unica grande storia. L’idea eccitava e, allo stesso tempo, spaventava perché non è facile andare d’accordo nella scrittura, così come nella vita.

Occorre un grande fiducia reciproca, un livello d’intesa profondo ma anche quella diversità funzionale all’originalità, alla creatività, all’arricchimento di pensiero oltre che di stile. Due autori troppo simili rischierebbero, infatti, di sovrapporsi scomodamente, mentre due troppo diversi finirebbero per stridere.

Evidentemente, Vittorio e Paola sentivano di potersi completare nella scrittura: lui con la sua ironia, la sua razionalità e quella straordinaria capacità di parlare di cose serie in maniera leggera e, viceversa, di raccontare cose leggere in maniera pensosa; lei con la sua fisicità, sensualità e la capacità di raccontare le emozioni attraverso le sensazioni della pelle, dei profumi e dei sapori.

Così è nato Schegge d’amore rosso dieci.
Una storia di passioni, di sesso e di delitti, dove mente e corpo si mescolano di continuo, così come la scrittura dell’uno si fonde in quella dell’altra, fino a coronare un felice sposalizio letterario. In questo romanzo convergono gli interessi e le passioni dei due autori: l’ambientazione in una Manhattan cara ad entrambi, le conoscenze sulla psicoanalisi, le riflessioni filosofiche e i rimandi scientifici che stuzzicano la mente al di là del puro piacere per la lettura. La cosa straordinaria è che il libro, mano a mano che cresceva, acquisiva una sua personalità, un suo carattere ed era come se dettasse lui stesso la trama agli autori, animando i personaggi, attraverso un coinvolgimento emotivo e mentale sempre più forte ed imprevedibile.

Ma cosa racconta questo romanzo?
E’ la storia di un uomo, Vincent Weismann, un noto psicanalista di New York. Uomo colto e brillante, molto ricercato negli ambienti eleganti della città, è assai apprezzato dai pazienti ma non altrettanto dai colleghi a causa dei suoi originali metodi terapeutici, più simili al dialogo socratico che all’analisi freudiana.

Divorziato da lungo tempo, vive una vita dinamica e ricca d’interessi per le infinite cose del mondo di cui ama discutere con i suoi amici più cari: Aris il filosofo, Bill il comico televisivo, Claude il fisico quantistico, Paulette la giovane scrittrice e Brian l’architetto conquistatore. Tutto sembra scorrere piacevolmente nella vita di Vincent, fino al giorno in cui, nel suo studio di Manhattan, entra una donna affascinante e sensuale. Vera Damore, questo il suo nome, porta con sé un inconsapevole segreto che trascinerà presto entrambi in un vortice emotivo, violento ed erotico. Un crescendo di episodi passionali e delittuosi porterà il dottor Weismann di fronte a una terribile rivelazione e alla profonda crisi psicologica di un paziente del tutto inatteso e stranamente impreparato: se stesso!

La narrazione in tempo reale di questi avvenimenti drammatici, in contrasto con l’atmosfera spesso brillante e ironica in cui si svolgono, trasforma progressivamente il romanzo in un vero e proprio film denso di atmosfere contrastanti.

Questo è, in breve, Schegge d’amore rosso dieci, un thriller psico-erotico che sarà in libreria a partire dai primi di dicembre, edito da Edizioni Sabinae.
Per Vittorio e Paola, questa pubblicazione è un meraviglioso regalo di Natale che giunge dopo due anni di lavoro e che conferma come, nella vita, alcune cose accadono per caso, altre per destino. Purtroppo, o per fortuna, non ci è dato di distinguerle.
In ogni caso, tutto ha un senso se lo si sa cogliere, persino un estemporaneo scambio di email tra due perfetti sconosciuti!



Vittorio Salvati e Paola Cerana, Schegge d’amore rosso dieci, Edizioni Sabinae, euro 18

di Paola Cerana, Vittorio Salvati