Italia

Turismo e agricoltura, pronta una rotta dei fenici

07 dicembre 2009 | C. S.

Il ministero dei Beni Culturali valorizzerà la Rotta dei Fenici. Un ‘matrimonio del mare’ – presentato oggi a Roma dalla direzione generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto d’autore del Mibac e l’associazione internazionale “La Rotta dei Fenici” - per fruire in chiave moderna di percorsi storici tracciati 3mila anni fa.

Obiettivo dell’accordo, far conoscere un percorso che via via si è organizzato e oggi rappresenta una rete turistico-culturale formata da 18 Paesi nel Mediterraneo e oltre 80 città di origine fenicio punica.

Qui la “Rotta dei Fenici”, itinerario riconosciuto dal Consiglio d’Europa sta organizzando una rete di visite innovative, che legano fortemente – attraverso nuove tecnologie e pacchetti turistici integrati - la tradizione del passato con le esigenze del presente. Tra gli obiettivi già avviati dal programma di valorizzazione, la creazione di un webGis del Mediterraneo: un navigatore virtuale sulle rotte dell’itinerario, che sarà ospitato sul sito del Mibac e su Google Earth; la comunicazione del percorso eventi, lo sviluppo di una rete turistico-culturale internazionale sui percorsi di mare e sul cammino di Annibale. Un esempio di questa valorizzazione è il video in 3D “Annibale al Trasimeno” - novità esclusiva nel campo della documentaristica - che riproduce gli attimi salienti della battaglia di Annibale contro i Romani sulle rive del Lago Trasimeno.

Tra le prossime attività, da gennaio, una 3 giorni formativa organizzata dall’Università di Bologna sul patrimonio storico-culturale di Tuoro (PG), cui parteciperanno tour operator, delegati dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi) e laureati in economia del turismo.

Per il direttore de ‘La Rotta dei Fenici’, Antonio Barone: “Da anni lavoriamo sul territorio italiano e internazionale per fare sistema e mettere in rete ciò che esiste già: studiosi, tour operator, centri ricettivi, istituzioni per diffondere un patrimonio immenso. Ora, attraverso la collaborazione con il Mibac, la presenza fenicia in Italia può veramente rappresentare un valore aggiunto in chiave turistica, in particolar modo nelle aree di Centro Sud del Paese. Ma l’aspetto più significativo dell’accordo – continua Barone – sta nel fatto che per la prima volta un ministero stipuli un accordo con un’organizzazione di territori per valorizzare il patrimonio archeologico culturale legato ad un tema specifico, come i Fenicio-Punici nel Mediterraneo”.

I PERCORSI
Tra i percorsi già disponibili, sette percorsi di ‘archeotrekking’, in cui la passeggiata a piedi non è più solo sport, ma diventa arte, cultura, riscoperta di luoghi e popoli antichi. È il caso del percorso di Selinunte, con 9 km di trekking archeologico tra le rovine dell’antica città greco-fenicio-punica. Dall’archeosub all’archeosailing, dove – sempre in Sicilia - sono organizzati itinerari archeologici subacquei (Egadi, Pantelleria, Scopello ecc.). Oppure nel Lazio con l’archeosub nell’antica Pyrgi (porto franco tra Etruschi e Fenici), dove grazie al Museo del Mare di Santa Severa è anche possibile toccare con mano le tecniche del vero cantiere navale antico. Tra le attività, l’archeosailing nel Mediterraneo (Sardegna, Sicilia e Tunisia) con le barche a vela targate “Rotta dei Fenici”. Un modo per avvicinare i più piccoli al mare con corsi di vela abbinati all’ archeologia.

Tornando sulla terraferma, sarà possibile ripercorrere il cammini di Annibale tra le Alpi e Trebbia, tra il Trasimeno e Canne, grazie alla suggestione del 3D. Infine, per un popolo cui si deve la coltivazione della vite e dell’olivo, la pesca del tonno e le tecniche di estrazione del sale su grande scala, non poteva mancare la contaminazione con l’enogastronomia. In programmazione infatti la realizzazione di circuiti archeo-gastronomici in Umbria, Sicilia e Sardegna collaborano archeologi, agricoltori, pescatori e ristoratori per riscoprire l’impatto dei Fenici sulla cultura enogastronomica del Mediterraneo.

La Rotta dei Fenici. La Rotta dei Fenici e' un itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d'Europa che attraversa 18 Paesi e oltre 80 citta' di origine e cultura fenicio-punica. L'itinerario segue le grandi direttrici nautiche che, dal XII secolo a.C., furono utilizzate dai Fenici come vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo.


Fonte: Ilaria Koeppen e Marina Catenacci

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