Italia 10/10/2009

Farmer’s market fuori legge?

Una proposta di legge punta a introdurre l’obbligo di indicare prezzo, varietà, categoria e provenienza anche per i coltivatori diretti per eliminare le diverse irregolarità riscontrate nei mercati contadini


Il decreto legislativo 306/2002 impone ai commercianti, ai distributori e agli imprenditori agricoli di indicare prezzo, varietà, categoria e provenienza delle derrate alimentari esposte.

Tale obbligo non sussiste però per i coltivatori diretti, una norma contestata dalla senatrice (PD) Donatella Poretti (Puglia) che con un’interrogazione indirizzata al titolare del Mipaaf Luca Zaia, vorrebbe introdurre questo dovere di trasparenza nell’etichettatura a tutti i produttori.

La rappresentante del Pd evidenzia infatti come, mentre il rispetto della norma sull’etichettatura è risultato molto alto nella grande distribuzione, nei mercati rionali e nei cosiddetti farmer’s market, dove i coltivatori vendono in prima persona i propri prodotti, sono state riscontrate diverse irregolarità che potrebbero essere eliminate introducendo, appunto, l’obbligo di segnalare la provenienza della merce.

di C. S.