Italia
Le centrali del legno della Toscana chiedono i centri di stoccaggio
La proposta di Failoni (Cia-Aiel): Un “contratto tipo” sottoscritto dagli enti locali
14 settembre 2008 | C. S.
Centri di stoccaggio di legname in Toscana (dove ci saranno 35 nuovi impianti pubblici alimentati a cippato di legno, e una decina già realizzati) con lâobiettivo di elevare la competitività e la sostenibilità dellâintera filiera legno-energia. Per questo è necessario promuovere ulteriormente la diffusione dei combustibili legnosi, in particolare il cippato.
Questa è la strada che sta intraprendendo la Toscana, grazie ad un progetto europeo che punta a realizzare sul territorio regionale piattaforme logistico-commerciali per i combustibili legnosi. Il tema è stato al centro del workshop che si è tenuto questâoggi a Monticiano (Siena) in occasione della prima giornata della Festa regionale del Bosco â in programma fino a domenica 14 settembre - organizzata da Arbo Toscana (lâassociazione della Cia Toscana che riunisce i boscaioli della regione), dallâAssociazione boscaioli senesi, e da Comune e Pro Loco di Monticiano, con lâobiettivo di valorizzare i sentieri produttivi del bosco, per evidenziare nuovi percorsi dellâeconomia forestale, attraverso convegni, dimostrazioni, con una vasta area espositiva e degustazioni di produzioni locali.
Il workshop tenuto da Arbo Toscana, ha illustrato il progetto, âBiomass trade centresâ, nellâambito del programma europeo Energia intelligente per lâEuropa ,coordinato da Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) e Arsia (Agenzia regionale per lo sviluppo e lâinnovazione nel settore agricolo e forestale), in collaborazione con il Gal Garfagnana Ambiente Sviluppo, ed enti pubblici e privati di Slovenia, Polonia, e Styria.
"Lâobiettivo principale del progetto â ha sottolineato Marco Failoni, della presidenza Cia Toscana e vicepresidente Aiel â è il miglioramento organizzativo e professionale dei produttori di combustibili legnosi, al fine di favorire lâincontro tra domanda e offerta su scala regionale".
E durante i tre anni di progetto, attraverso il coinvolgimento dei partner saranno molte le azioni portate avanti. La prima azione sarà il coordinamento e la formazione di produttori e rivenditori di combustibili legnosi che siano potenzialmente interessati alla realizzazione di piattaforme logistico-commerciali. Saranno infatti svolti degli incontri tecnici, materiale informativo, visite e corsi di formazione.
La seconda azione è quella di supporto allâorganizzazione di piattaforme logistico-commerciali, "con la funzione â aggiunge Failoni â di produrre e vendere i combustibili legnosi". Le piattaforme â che potranno essere finanziate dai fondi del Piano di sviluppo rurale della Toscana - avranno lo scopo di garantire un servizio continuativo alle centrali termiche locali, incrementando contemporaneamente la visibilità del settore legno energia presso gli utilizzatori finali. Infine parte rilevante per la promozione della coltivazione di colture legnose a rapido accrescimento, presso gli agricoltori e i tecnici del settore attraverso la predisposizione di pubblicazioni tecnico-divulgative con eventi dimostrativi in aziende agricole locali.
In conclusione dellâiniziativa Failoni ha proposto la realizzazione di un vero e proprio contratto tipo sottoscritto dalle associazioni degli enti locali, dalla regione e dalle associazioni agricolo-forestali. "Uno strumento che potrebbe rappresentare una un punto di riferimento essenziale per negoziare le forniture di cippato dei nuovi impianti realizzati dagli enti locali".
Fonte: IMpress
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