Italia
EnoliExpo già pensa al 2026, dall'esposizione alla formazione

In questa edizione alla ricca parte espositiva ha fatto da cornice un ampio programma di formazione che ha visto di scena alcuni dei più autorevoli ricercatori, docenti ed esperti di olivicoltura e di vitivinicoltura
12 marzo 2024 | C. S.
Con oltre 10 mila presenze e una ricchissima partecipazione ai convegni tecnici si è conclusa la 6^ edizione dell’EnoliExo di Bari. Un successo che certifica come questa manifestazione, da quest’anno griffata “fiera internazionale”, sia il naturale punto di riferimento del settore olivicolo-oleario in Italia e uno dei più interessanti del centro-sud per il comparto viticolo-enologico.
L’adesione di tutte le principali associazioni di categoria e delle associazioni di OP ha contribuito a convogliare alla Fiera del Levante olivicoltori, frantoiani e produttori di vino da ogni regione e dall’estero. Una fiera professionale che ha proposto le ultime innovazioni tecnologiche in tutti i processi di lavorazione: particolarmente apprezzate dai visitatori molte delle soluzioni avanzate presenti su macchine agricole e attrezzature per la lavorazione di oliveti e vigneti; tanto interesse anche tra le macchine olearie, gli impianti per la cantina ed i processi di imbottigliamento, confezionamento e packaging che confermano come l’industria e l’artigianato a servizio di queste due filiere siano capaci di tradurre in pratica le nuove esigenze dei produttori olivicoli e vinicoli.
Ricche anche le sezioni relative al vivaismo e ai servizi tecnologici presentati da nuove interessanti start-up. Dalle delegazioni straniere presenti, selezionate dall’Istituto per il commercio estero, positivi contatti con diverse aziende espositrici per successive contrattazioni. Ampliata al segmento della produzione di birra artigianale, EnoliExpo ha intercettato anche un target di operatori che con sempre maggiore incisività stanno operando in questo mercato. Piacevolmente animato lo stand della Regione Puglia, con le attività divulgative proposte dall’Università di Bari e dall’Associazione frantoiani della regione.
Alla ricca parte espositiva ha fatto da cornice un ampio programma di formazione che ha visto di scena alcuni dei più autorevoli ricercatori, docenti ed esperti di olivicoltura e di vitivinicoltura, oltre che del settore birra. E l’ampia presenza di pubblico nelle sale ha confermato non solo la bontà dell’iniziativa, ma anche la consapevolezza che vi è sempre attenzione alla conoscenza e al confronto per un costante aggiornamento professionale.
Il prossimo appuntamento è per il 2026. A breve verranno definite anche le date ufficiali.
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