Italia
Polemica sul cinepanettone di Christian De Sica: offende i viticoltori d'Abruzzo

Una produzione di 3,8 milioni di ettolitri: la viticoltura abruzzese è il comparto più importante dell'agricoltura regionale
08 dicembre 2022 | C. S.
”Il cinema è cultura e va tutelato ma anche il lavoro dei viticoltori abruzzesi, che da decenni immettono sui mercati etichette tra le più premiate a livello nazionale e internazionali, merita di essere ben raccontato e non deriso o sminuito”, si esprime così Alessandro Nicodemi presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in merito alla battuta poco elegante del celebre attore Christian De Sica nel trailer del suo nuovo film, presto in uscita e che arriverà al grande pubblico con un messaggio poco rispettoso nei confronti della “Regione Vinicola dell’anno", così eletta dalla celebre rivista Wine Enthusiast.
“Sono certo che De Sica si sia lasciato trasportare dalla ricerca della comicità con questa affermazione pungente nei confronti dei nostri vini, sono anche certo che conosca la viticoltura abruzzese, il nostro territorio e la determinazione di chi lavora la vite con passione da sempre e cerca di portare alto il nome dei vini prodotti in Abruzzo, a partire dal nostro Montepulciano, uno dei Rossi più bevuti e apprezzati in tutto il mondo”, continua Nicodemi alla guida del Consorzio che non solo tutela ma diffonde da sempre il valore dell’enologia regionale in tutto il mondo.
Con 36 mila ettari di superficie vitata e una produzione annua di 3,8 milioni di ettolitri, la vitivinicoltura abruzzese è senza dubbio il comparto più importante nell’ambito della produzione agricola regionale. “In questo momento storico già complicato per l’economia italiana bisognerebbe fare attenzione ad attaccare – seppur con l’obiettivo di strappare una risata – una fetta così importante della produzione vitivinicola italiana, un emblema del made in Italy”, specifica Nicodemi che invita l’attore in Abruzzo per conoscere meglio le tante Denominazioni abruzzesi, le Cantine, i produttori ed il territorio. “C’è ancora tempo per cambiare questa infelice battuta prima dell’uscita del film, vogliamo tutti far emozionare il pubblico – chi con il calice chi con il cinema – senza denigrare il lavoro di nessuno, ne sono sicuro”, conclude Nicodemi assieme a Enrico R. Cerulli Irelli, presidente del Consorzio Colline Teramane Docg e a Pantaleone Verna, presidente del Consorzio Tullum Docg.
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