Italia

No del governo italiano al cibo sintetico: il question time al Senato

No del governo italiano al cibo sintetico: il question time al Senato

La sostenibilità è centrale e proprio per questo il nuovo governo rifiuta modelli artificiali che vogliano sostituire la natura, anche tenuto conto degli impatti negativi e delle forti emissioni prodotte dai bioreattori

22 novembre 2022 | C. S.

Il Ministro alle politiche agricole e alla sovranità alimentare, nel corso del Question time al Senato del 17 novembre scorso ha chiarito la posizione del Governo italiano sul cibo sintetico.

Un secco no, non ideologico e pregiudiziale, ma basato su dati di fatto.

"Come Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste - ha spiegato Francesco Lollobrigida - è mia ferma intenzione quella di contrastare in ogni sede questo tipo di produzioni che rischia di spezzare il legame millenario tra agricoltura e cibo. Ritengo che il cibo sintetico rappresenti un mezzo pericoloso per distruggere ogni legame del cibo con la produzione agricola, con i diversi territori, cancellando ogni distinzione culturale, spesso millenaria, nell'alimentazione umana e proponendo un'unica dieta omologata, con gravissime ricadute sociali sui piccoli agricoltori. Il nostro Paese, culla della Dieta mediterranea patrimonio Unesco, sarà in prima linea per difendere il cibo naturale, che è uno dei punti di forza del Made in Italy."

E ancora.

"La nostra contrarietà è dal punto di vista ambientale, tenuto conto degli impatti negativi e delle forti emissioni prodotte dai bioreattori; dal punto di vista sociale, visto che rischiamo la desertificazione produttiva dei nostri territori dove allevamenti e imprese agricole rappresentano la prima forma di presidio e di custodia del territorio anche rispetto al dissesto idrogeologico; dal punto di vista sanitario, visto che non esistono studi consolidati sugli effetti del cibo sintetico sulla salute. La minaccia è concreta e attuale, considerato che il bioreattore per il latte sintetico, come citato dagli interroganti, è in costruzione in Danimarca. Il nostro modello produttivo è totalmente diverso, puntiamo sulle filiere di qualità che siamo pronti a supportare ancora meglio." ha concluso il Ministro.

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