Italia

Gli italiani sentono la mancanza del rito del caffè al bar

Molti italiani amano la tazzina di caffè tanto da definirla semplicemente uno dei piaceri della vita, bevendone fino a due-tre tazze al giorno. Il consumo aumenta al crescere dell'età ed è maggiore al Sud e nelle grandi città

02 dicembre 2020 | C. S.

Il Covid e l'emergenza sanitaria non scalfiscono l'amore degli italiani per il caffè, nonostante il cambiamento vissuto a livello nazionale e mondiale dovuto anche al lockdown: il 96,6% dichiara infatti di consumare, almeno saltuariamente, caffè o bevande a base di caffè. Quasi 4 italiani su 10 bevono da 2 a 3 tazzine al giorno e lo stesso numero ne beve dalle 3 alle 4. Il consumo aumenta al crescere dell'età ed è maggiore al Sud e nelle grandi città.

La tendenza emerge dall'indagine "Gli Italiani e il caffè" condotta nel mese di ottobre da AstraRicerche per conto del Consorzio Promozione Caffè, tramite interviste on line su un campione rappresentativo di 1.000 individui, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Con i risultati dello studio, a distanza della prima analisi effettuata nel 2014, si conferma inoltre la predilezione degli italiani per un consumo domestico, tra le mura della propria casa: 90,3% nel 2020 e 89,4% nel 2014.

Il bar, luogo a volte ad alta densità di clienti, patisce invece il lockdown e le successive restrizioni agli spostamenti, scendendo nelle preferenze dal 77,5% del 2014, al 65% di quest'anno. Le ricerca mette in evidenza che il 60,3% ha sentito la mancanza del rito del caffè al bar causa l'isolamento forzato per il covid-19 e oltre il 65% dei lavoratori e degli studenti ha sofferto anche l'assenza della pausa caffè nel luogo di lavoro o di studio. La ricerca ha tracciato i comportamenti e le preferenze di consumo e rilevato il rapporto "emotivo" sviluppato con il caffè: molti italiani lo definiscono semplicemente uno dei piaceri della vita (83,7%). Infine quasi 8 intervistati su 10 vorrebbero saperne di più del caffè.

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