Italia
Il Covid-19 si allea con Xylella fastidiosa: stop ai monitoraggi in Puglia
In cassa integrazione i dipendenti di Arif Puglia, l'agenzia che si occupa del coordinamento dei monitoraggi e dell'abbattimento delle piante infette
31 marzo 2020 | T N
Il Commissario straordinario dell'Arif, l'agenzia regionale pugliese per le attività irrigue e forestali, ha deciso di mettere in Cassa integrazione straordinaria tutti i 700 dipendenti dell'agenzia, almeno fino a maggio.
Con questa mossa, debitamente autorizzata dall'Inps, la Puglia rimane senza il coordinamento del'azione di monitoraggio e contrasto a Xylella fastidiosa, visto che l'Arif è l'agenzia di riferimento in tema. In questo periodo mancheranno anche le indicazioni e i promemoria agli olivicoltori per le buone pratiche agricole da mettere in campo, letteralmente, contro la sputacchina, vettore di Xylella.
Di più, l'Arif, su incarico della Regione, è l'agenzia che si dovrebbe occupare dell'estirpazione coatta delle piante risultate infette. Operazione che risulta impossibile con il personale in cassa integrazione. Così alcuni dei contratti già siglati per l'abbattimento di 704 alberi affetti da Xylella scadranno, lasciando le piante in piedi per settimane o mesi.
Una situazione paradossale per cui la Regione Puglia si starebbe giù muovendo pensando a un incarico diretto ad aziende private per procedere agli abbattimenti.
Nel mezzo della bufera per tale decisione arrivano le dimissioni del sub commissario dell'Arif. “In un momento fatto di rinunce – ha dichiarato Salvatore Piconese, anche sindaco di Uggiano la Chiesa – ho deciso di rinunciare all’incarico di Sub Commissario regionale all’Arif perché non me la sento di lasciare, nemmeno per un minuto, i miei concittadini. In questi lunghi e interminabili giorni, il dovere morale, civile e politico mi porta a rimanere fra la mia gente, alla quale devo continuare a dare tutto me stesso (giorno e notte) in questo periodo di grave emergenza sanitaria”.
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