Italia
INTEGRAZIONE OLIO DI OLIVA. LA CIA DI BARI E' CONTRO I TAGLI
Si prevede una perdita netta di 33 milioni di euro per i produttori olivicoli baresi
24 settembre 2005 | C. S.
Tagli per 33 milioni di euro in vista per i produttori olivicoli baresi. Ancora una volta per l'annata 2004/2005 la produzione di olio ufficiale ha superato il tetto massimo nazionale fissato dall'Unione Europea. Conseguenza diretta è la riduzione dell'importo unitario di aiuto per quintale di olio prodotto che passerà quindi da oltre 140 euro a meno di 100 euro. "Come al solito saranno penalizzati gli olivicoltori onesti che producono olio di qualità , a vantaggio degli splafonatori di professione", ha dichiarato Giuseppe Marcario, vicepresidente della Cia di Bari e produttore oivicolo.
"Basterebbe tagliare le 40.000 aziende, sparse tra Puglia e Calabria, che dichiarano produzioni olivicole largamente al di sopra delle medie produttive e che da sole rappresentano circa 3 milioni di quintali di olio eccedentario, il cosiddetto extra-resa. Su questi produttori -ha detto Marcario- andrebbero avviati i controlli in sospensione dei pagamenti: non ci sembrano molto credibili rese di 80-100 chili di olive a pianta in Puglia e addirittura di 200-250 chilogrammi per albero in Calabria. Verifiche approfondite, a nostro parere, porterebbero a salvaguardare l'attuale livello di aiuto per tutti e a ridurre volumi di olio teoricamente prodotto che, se non corrispondenti al vero, contribuirebbero a mortificare il mercato dell'olio di oliva a tutto vantaggio degli speculatori e degli approfittatoriâ.
âGran parte di questo olio prodotto extra-resa è, tra l'altro, di pessima qualità e penalizza -ha aggiunto il vicepresidente della Cia di Bari- l'olio di oliva extravergine che, come è noto, subisce lo stesso trattamento, senza alcuna differenziazione, da parte dell'Unione Europea. Lo stesso meccanismo perverso è quello che sta causando in questi giorni la protesta di tantissimi produttori olivicoli che si vedono decurtato il saldo dell'aiuto a causa dei recuperi che Agea sta operando sulle annate pregresse. La nuova Ocm pone fine a tutto ciò ma apre un'altra serie di problemi che vanno affrontati con trasparenza e correttezza: la Cia in questi giorni sta organizzando incontri con i produttori olivicoli in tutta la provincia di Bari per analizzare tutti gli aspetti della riforma e garantire il rispetto dei diritti degli olivicoltori."
Fonte: Cia
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