Italia
L'Italia dalla memoria corta. Viaggio nei Cobas agricoli
Oggi il Movimento dei forconi fa audience e raduna intorno a sé gli esasperati e coloro che non si sentono più rappresentati dai sindacati. Non è la prima volta che accade. Ci siamo già scordati dei Cobas latte?
28 gennaio 2012 | Ernesto Vania
I media stanno concentrando la loro attenzione sul Movimento dei forconi. Si tratta di una sigla sconosciuta ma salita agli onori delle cronache per aver bloccato la Sicilia per diversi giorni.
Il Movimento dei forconi non è solo agricolo ma raduna tutto un sottobosco di malcontento fatto di molte sigle sindacali poco conosciute che altrimenti non avrebbero mai avuto modo di avanzare richieste e fare rivendicazioni con tale forza e tanta notorietà.
E' questo il fatto nuovo di queste manifestazioni. La capacità di fare rete e unire le proteste, in maniera intersettoriale, è il un fenomeno sociale che è più passato inosservato. Utilizzano internet per comunicare, solidarizzare e organizzarsi. L'Associazione dei pastori sardi ha dato la propria adesione al Movimento dei forconi con un post su Facebook.
Piccoli singolarmente ma grandi insieme.
Impossibile prevedere l'evoluzione di questo Movimento.
Può crescere e svilupparsi, come può essere dilaniato da protagonismi ed egoismi. E' questa l'ipotesi più probabile, anche viste esperienze precedenti.
L'Italia ha la memoria corta e già si è dimenticata dei Cobas latte che, nati nel 1996, bloccarono autostrade e anche l'aeroporto di Linate. Ci siamo dimenticati delle strade inondate dai liquami zootecnici e dai campi inondati di latte per protesta.
Ci siamo anche scordati che nell'autunno 1996 vi fu il primo tentativo di unire diversi settori, con gli agricoltori olivicoli e risicoli che si affiancarono agli allevatori.
Fu un periodo inquieto fino al 1998, quando la protesta si depotenziò soprattutto a causa di spaccature interne che portarono infatti alla formazione di due sigle: Cosplat e Cospa.
Oggi ci risiamo, anche se con un salto di qualità, ovvero il coinvolgimento di altri settori produttivi.
Nel 1996 fu il Nord a ribellarsi.
Oggi il focolaio viene da Sud.
Nel 1996 ci scandalizzammo per le “infiltrazioni politiche” nei Cobas latte, prima fra tutte quella della Lega Nord con un ex senatore: Giovanni Robusti.
Oggi ugualmente ci scandalizziamo per le “infiltrazioni politiche” nel Movimento dei Forconi, dalla presunta “fratellanza” con Forza Nuova, fino alla leadership di Mariano Ferro, ex Mpa, vicino al governatore siciliano Lombardo. Improbabile, naturalmente, che la mafia e la criminalità organizzata veda sorgere un siffatto movimento senza neanche volervi gettare uno sguardo dall'interno.
L'Italia e gli italiani hanno la memoria corta ma i governi, i politici e i grand commis no. Sanno bene che il Movimento dei forconi è una valvola di sfogo.
Inutile bloccare il vapore all'interno di una pentola a pressione. Meglio farlo liberare ma appena la pressione all'interno della pentola torna alla normalità, ecco che si può agire, smussando certi eccessi, accontentando alcune richieste, trovando qualche accomodamento con i leder meno ferventi e intransigenti.
I duecento milioni di euro di prodotti freschi buttati? Un danno collaterale che non sarà il governo a pagare.
Potrebbero interessarti
Italia
Colli Euganei Doc, cambia il nome per aiutare marketing e comunicazione
Dopo quella del Serprino, arriva la semplificazione del nome degli storici vini rossi da uve bordolesi, che enfatizzeranno la loro origine territoriale. Lo ha deciso l’Assemblea dei Soci del Consorzio
06 novembre 2025 | 13:00
Italia
Via libera della Consulta al ristoro dei danni per i caseifici emiliani per il sisma
Corollario della rilevata non omogeneità è l’inesistenza di un mercato comune tra le produzioni DOP e quelle prive di riconoscimento, sicché la concessione del contributo all’una e non anche all’altra categoria di imprese produttrici non può costituire fattore di alterazione della concorrenza.
06 novembre 2025 | 10:00
Italia
Il croissant è la merendina preferita dagli italiani a colazione
Le merendine farcite con creme risultano la netta preferenza (45%) e sono particolarmente apprezzate dalla Gen Z. La seconda scelta ricade sulle merendine farcite con confetture alla frutta
05 novembre 2025 | 12:00
Italia
L'Asti spumante alle ATP Finals di Torino
L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti non solo celebreranno le vittorie dei tennisti sul cemento ma accompagneranno anche le attività collaterali organizzate dal Consorzio nel capoluogo piemontese
04 novembre 2025 | 18:00
Italia
Riconosciuto Consorzio Grappa, difendere e valorizzare le indicazioni geografiche è impegno prioritario
Il nuovo Consorzio della Grappa IG Nazionale avrà il compito di vigilare sull'utilizzo corretto della denominazione, promuovere iniziative di valorizzazione e sostenere la diffusione della cultura della grappa italiana nel mondo, rafforzando la competitività del settore
03 novembre 2025 | 12:00
Italia
Vegetariani e vegani in diminuzione: in Italia solo il 2,3% si dichiara vegano
Il settore plant based fattura in Europa 6 miliardi di euro, l'Italia è al terzo posto per produzione e consumi dietro a Germania e Inghilterra e produce un giro di affari di circa 640 milioni di euro
03 novembre 2025 | 10:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o RegistratiRedazione Teatro Naturale
28 gennaio 2012 ore 11:16Sono apertissimo alla discussione e a comprendere le sue ragioni se me le volesse enunciare.
Sarebbe utile alla discussione capire il perchè lei ritiene il quadro presentato superficiale e i modelli diversi.
Parliamone pure, senza però lanciare accuse generiche.
Ernesto Vania
Gabriella Coronelli
28 gennaio 2012 ore 10:58Parli di sé e della sua di memoria, lasci stare quella degli italiani ... analisi molto superficiale, i modelli sono diversi ...
Gabriella Coronelli
28 gennaio 2012 ore 11:38scusi non era un'accusa, una personale considerazione, mi farebbe piacere parlarne ... non chattare, spero di avere occasione. buon lavoro