Gastronomia
Una camera naturale in tufo per far lievitare la pizza
Riscoprire le proprietà di ambienti e composti naturali, usati dagli antichi Romani, per produrre alimenti moderni, con peculiari caratteristiche organolettiche e insospettate doti di digeribilità. Così nasce la pizza in tufo a Napoli
21 settembre 2015 | C. S.
Sfruttare il potere del tufo, la sua capacità di mantenere umidità e temperatura, per creare delle vere e proprie camere di lievitazione.
L'idea è di Enzo Albertini, presidente dell'associazione Napoli Sotterranea che dice: "Utilizzando forni realizzati in tufo e pasta lievitata dalle 24 alle 48 ore esclusivamente in camere tufacee abbiamo ottenuto la prima pizza geotermica in assoluto".

"Le caratteristiche chimico-fisiche del tufo giallo napoletano - prosegue Albertini, geologo - conferiscono alla roccia straordinarie capacità di isolamento termico e di controllo dell'umidità. Abbiamo realizzato una pizzeria dove i parametri microclimatici delle camere di lievitazione sono costantemente monitorati per far raggiungere la completa maturazione dell'impasto conferendo alla pizza le più pregiate proprietà organolettiche e di digeribilità".
Nulla è frutto del caso, anzi c'è dietro molto studio. "Considerando lo studio urbanistico effettuato sulla città - continua Albertini - e risalendo fino al sistema ippodameo, incrociando i dati derivati da monitoraggi geo-tecnici, abbiamo compreso che in alcuni punti si raggiungono parametri microclimatici tali da conferire alla pasta lievitata proprietà organolettiche molto particolari''. Già in epoca romana, la schiacciata, un prodotto da forno simile all'attuale pizza, era famosa a Napoli. Dice il geologo: ''I romani utilizzavano il farro sotto forma di focacce salate, ma solo dopo aver conquistato i greci ed essere giunti a Napoli scoprirono il pane di frumento lievitato. In breve si diffusero i primi forni pubblici, dove lavoravano molti fornai greci".
I romani utilizzavano due diversi tipi di lievito: uno era fatto con il miglio mescolato al vino dolce e lasciato a fermentare per un anno, l'altro con crusca di frumento lasciata a macero per tre giorni nel vino dolce e poi fatta essiccare al sole. Producevano molti tipi di pane e di focacce unendo alla pasta vari ingredienti. "Ma qui, nel centro antico di Napoli, dove sorgeva il foro romano, e in epoca precedente l'agorà greca - spiega Albertini - le loro focacce godevano anche degli effetti microclimatici derivati dal tufo con cui realizzavano i forni, e che favoriva, già allora, gli ideali equilibri chimico-fisici utili ai lieviti, affinché il prodotto finale risultasse divinamente leggero".
Potrebbero interessarti
Gastronomia
Gnocchi di patate rosse con crema di Gamberi rosa locali, Bufala campana DOP e Limone
Per le festività, lo chef Giuseppe Mulargia propone una ricetta raffinata e sorprendente, in grado di esaltare i sapori più autentici del territorio e di trasformare ingredienti semplici in un’armonia di gusto e colori
16 dicembre 2025 | 17:00
Gastronomia
Il Natale a tavola: dal pollo fritto in Giappone fino al ponche navideño del Messico
Oltre alla tradizione puramente religiosa, il Natale ha saputo adattarsi a varie culture, con uno spirito e un significato interculturale: stare insieme, condividere il cibo e celebrare l’identità culturale attraverso i sapori
16 dicembre 2025 | 11:00
Gastronomia
Pandoro e panettone: a vincere la sfida è sempre la tradizione
Panettone e pandoro hanno superato i confini regionali diventando icone del Made in Italy. Italiani legati alla ricetta classica dei due lievitati, preferendola alle varianti farcite o con coperture esterne
14 dicembre 2025 | 11:00
Gastronomia
Tutto il gusto dell’Alto Adige al mercatino della regione di Lana
Polvere di Stelle è molto più di un mercatino natalizio: è un percorso tra storie, famiglie, prodotti unici e sapori che parlano di terra, montagna e passione. Un viaggio sensoriale che attraversa la genuinità dei masi, l’abilità dei piccoli laboratori, la creatività degli artigiani del gusto e il sapere tramandato da generazioni
13 dicembre 2025 | 15:00
Gastronomia
La tradizione dei biscotti di Natale, una dolce Festa
La storia dei biscotti di Natale affonda le radici in antiche celebrazioni invernali, quando spezie rare come zenzero, cannella e chiodi di garofano venivano utilizzate per arricchire impasti semplici, trasformandoli in doni preziosi
13 dicembre 2025 | 11:00
Gastronomia
Ecco quali sono le migliori olive da tavola italiane
Il consumo di olive da tavola è in grande crescita a livello mondiale. Le olive vincitrici del'Ercole Olivario protagoniste nel 2026 di eventi ome Evolio Expo dal 29 al 31 gennaio a Bari e SOL EXPO di Verona dal 1° al 3 marzo
12 dicembre 2025 | 18:00