Economia

Un suggerimento per la salute: sale? No grazie

Gli italiani consumano in media 10-15 grammi di sale al giorno, una dose enorme che equivale al triplo di quanto consigliato dall'Organizzazione mondiale della Sanità

13 febbraio 2010 | T N

Agli italiani piace mangiare salato.
Anche troppo: consumiamo in media 10-15 grammi di sale al giorno, una dose enorme che equivale al triplo di quanto consigliato dall'Organizzazione mondiale della Sanità.

E' l'allarme lanciato dal Ministero della Salute, che ricorda come l'eccesso di sale sia uno dei principali responsabili dell'insorgenza di ipertensione arteriosa, e di conseguenza di patologie dell'apparato cardio e cerebrovascolare.
Per questo il ministero ha redatto un opuscolo informativo dal titolo "Poco sale per...guadagnare salute", scaricabile in pdf sul suo sito istituzionale.

Per facilitare scelte alimentari più sane l'Italia sta portando avanti, nell'ambito del programma nazionale "Guadagnare salute", diverse iniziative per la riduzione del consumo di sale con la dieta, da ottenere attraverso una corretta informazione ai cittadini e soprattutto attraverso la riduzione del contenuto di sale negli alimenti.

A partire dall'impegno dei panificatori, che si sono impegnati attraverso le principali associazioni di categoria ad apportare una graduale riduzione del contenuto di sale nel pane.

Ma ciascuno deve fare la sua parte, riducendo il sale nella propria dieta quotidiana, per abbassare la pressione arteriosa, migliorare la funzionalità di cuore, vasi sanguigni e reni e aumentare la resistenza delle ossa.

Ma come? Intanto, spiega il ministero, riducendo quello aggiunto manualmente come condimenti dei cibi (nell'insalata, nell'acqua della pasta ecc.), e poi cercando di ridurre le quantità degli alimenti a più alto contenuto di sale.

In proposito utili sono i consigli degli esperti dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran): ridurre progressivamente l'uso di sale sia a tavola che in cucina, preferendo il sale iodato; evitare l'aggiunta di sale nelle pappe dei bambini, almeno per il primo anno di vita; limitare l'uso di altri condimenti contenenti sodio (dadi da brodo, salse, maionese, ecc.); ridurre il consumo di alimenti trasformati ricchi di sale (snacks salati, patatine in sacchetto, alcuni salumi e formaggi, cibi in scatola); preferire linee di prodotti a basso contenuto di sale; leggere con attenzione le etichette dei prodotti; infine, preferire spezie, erbe aromatiche, succo di limone o aceto per insaporire ed esaltare il sapore dei cibi.

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