Economia
Non tutti i prodotti soffrono la crisi. Esiste una nuova ricetta per la ripresa dell’alimentare?
Esiste una decisa e netta tendenza di crescita per i prodotti “etnici”, “salute”, “pronti” e una buona tenuta di quello “lusso”
10 maggio 2008 | Ernesto Vania
A saper leggere oltre la patina di stagnazione dei consumi e di oggettiva difficoltà che hanno gli italiani con minore capacità di spesa ad arrivare alla fine del mese, esistono però dei segnali interessanti nei quali può essere cercata, e trovata, la ricetta che può aiutare il settore a confermare il proprio percorso di ripresa.
Non tutti i âcarrelli della spesaâ, infatti sono in flessione: esiste una tendenza alla crescita (del 25% - 30% negli ultimi 4 anni) del carrello dei prodotti âetniciâ, âsaluteâ, âprontiâ e una buona tenuta di quello âlussoâ.
Funziona soprattutto tutto ciò che evoca il binomio vincente qualità &servizio.
Ad oggi chi risente di più di una dinamica dei prezzi che dopo molti anni ritornano a crescere più dellâinflazione, è il 50% degli italiani che avendo una capacità di spesa medio-bassa genera circa il 36% dei consumi. Il rimanente 64% del mercato alimentare, facendo riferimento a target con maggiore capacità di spesa, risente meno di dinamiche di contrazione dei consumi e si comporta, semmai, cambiando e rivedendo le proprie abitudini dâacquisto.
Le ultime tendenze relative ai consumi alimentari nella GDO si riassumono in 4 tipologie di âcarrello della spesaâ che vanno per la maggiore: il âcarrello prontoâ, che comprende tutto ciò che aiuta il consumatore a risparmiare tempo senza sacrificare il gusto; il âcarrello saluteâ, dove dominano i prodotti dietetici, quelli arricchiti di nutrienti o vitamine, ma anche la pasta integrale, il tè verde, le crusche ecc; il âcarrello lussoâ, caratterizzato da piccoli sfizi come il caffè in cialde, vini pregiati, aceto balsamico eccâ¦; per finire con il âcarrello etnicoâ, dove troviamo tutto ciò che profuma di esotismo e cucine del mondo.
Il carrello più dinamico risulta essere quello etnico (+36% in 4 anni), seguito dal carrello salute (+33%), tallonati dal carrello pronto (+30%) e da quello lusso (+25%).
Se guardiamo ai primi 10 prodotti con le migliori performance allâinterno della GDO (giugno 2007 su giugno 2006), troviamo alimenti che rispondono proprio alla nuova tipologia di consumatore moderno: le specialità surgelate già pronte (+27,3% in un anno), le merendine fresche (+15,8%), i dessert pronti (+13,1%), i gelati (+12,9%), i piatti pronti freschi (10,6%), gli yogurt (+9,7%), i prodotti dietetici (+7,7%), la birra (+6,7%) lâolio di oliva (+6,3%) e i salumi (+4,8%).
Anche sul medio periodo â dal 2003 al 2006 â vediamo performance eccezionali soprattutto da parte degli elaborati pronti da cucinare (+131%), delle basi dolci e salate (+90%) dei sughi e condimenti pronti freschi (+26,8%), della pasta allâuovo fresca (38,5%), della pasta di semola fresca (+41,8%), pasta ripiena fresca (+19,2%) e degli gnocchi (+11,8%)
Notevoli anche i risultati da parte della gastronomia fresca (+46,4%), dei salumi, soprattutto in busta (+36,4%), dei derivati del latte (+23,8%), degli snack salati (+18,9%), dei piatti pronti freschi (+14,4%), dei prodotti da forno, cereali e biscotti per la prima colazione (13,9%), dei surgelati (+13,7%), dei cibi per lâinfanzia (+11,5%), dei dolci da ricorrenza (+11,3%) e dei prodotti dolci in genere (9,7%).
La spesa dei single
Oramai allâinterno di questo target crescente di consumatori âdinamiciâ - parliamo di 6 milioni di persone/famiglie, pari al 26% del totale - esiste una serie di differenze e sfumature che diventa inevitabile studiare se si vuole comprendere il loro peso, oggi e domani, nellâevoluzione dei consumi, anche alimentari, nel nostro Paese.
Per cibo e bevande chi vive da solo spende circa 3.600 euro lâanno: pari a 300 euro al mese (contro i 225 euro di chi vive in coppia e i 150-170 euro di chi vive in famiglie di 4 o 3 persone). Questo, ovviamente, in media.
Dando unâocchiata alla loro borsa della spesa ci accorgiamo che i circa 300 euro al mese spesi per i generi alimentari consumati in casa (esclusi bar e ristoranti) sono così ripartiti: la maggior voce di spesa è relativa alla carne (63 euro), seguono la frutta e verdura (59 euro), pane e cereali (inclusi prodotti per la prima colazione), che pesano nellâeconomia per 50 euro al mese, e latte, formaggi e uova (40 euro).
Ancora più nello specifico, i single risultano grandi consumatori di cibi pronti e surgelati, prediligendo le confezioni monodose (fonte di risparmio anche perché consentono di evitare sprechi).
Fonte: Federalimentare
Potrebbero interessarti
Economia
Il calo dei prezzi della frutta estiva, con l'anguria in testa

Il maltempo che ha caratterizzato gli ultimi giorni, ha influito sulla domanda di frutta estiva, non comportando, per il momento, un aumento dei prezzi dei prodotti danneggiati
12 luglio 2025 | 09:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva all’11 luglio: stabile l’extravergine italiano, aumenti in Spagna

Il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano è caratterizzato da operazioni spot, con quotazioni che risentono dell’urgenza di approvvigionamento degli operatori. In Spagna gli imbottigliatori cercano di raffreddare le quotazioni salite fino a 3,75 euro/kg
11 luglio 2025 | 13:30
Economia
Lo stato dell’economia agroalimentare italiana nei primi mesi del 2025

Le importazioni agroalimentari nel primo trimestre 2025 sono aumentate in valore del 12% rispetto al primo trimestre 2024. Le esportazioni nei primi tre mesi del 2025 sono aumentate del 6% su base tendenziale
10 luglio 2025 | 16:00
Economia
Battura d’arresto dell’export europeo di olio di oliva ad aprile

Dopo i record di febbraio e marzo, in gran parte dovuti alle importazioni negli Stati Uniti pre dazi, si raffredda l’export di olio di oliva ad aprile, restando però ai livelli medi delle ultime cinque campagne olearie
10 luglio 2025 | 15:00
Economia
Pane Toscano DOP: valore al consumo da 4,2 milioni per la filiera certificata

Celebre per l’antico metodo di panificazione senza sale e con impiego di lievito naturale a pasta acida è il Pane Toscano DOP. CSQA controlla 52 operatori che usano lievato madre certificato e farine selezionate
09 luglio 2025 | 13:00
Economia
Forti incertezze nel mercato dell'olio di oliva

Diversi operatori europei stanno valutando di rafforzare la propria presenza negli Stati Uniti, attraverso investimenti diretti in nuovi impianti di imbottigliamento o verso collaborazioni strategiche con strutture già esistenti
08 luglio 2025 | 16:00