Economia
Deoleo mette in ordine i conti: la cessione dell’azienda è imminente?

Mentre il fondo cinese Yimin ha messo in vendita Salov, con i marchi Sagra e Filippo Berio, CVC Partners ha chiesto un riassetto finanziario di Deoleo per agevolare la vendita dell’azienda
09 giugno 2025 | 09:00 | C. S.
E’ un momento di forte fermento per il mondo oleario internazionale, con un riassetto degli equilibri che vedono l’Italia solo spettatrice.
Il fondo cinese Yimin ha messo in vendita Salov, la storica industria olearia di Lucca, proprietaria dei marchi Filippo Berio e Sagra. In particolare, secondo i rumors di mercato, potrebbe essere possibile anche la vendita separata delle attività europee e di quelle americane. In USA il marchio Filippo Berio è forte e appetibile mentre in Italia ed Europa Filippo Berio e Sagra stanno accumulando forti perdite. La vendita, a un buon prezzo, di Filippo Berio Usa permetterebbe di fatto la messa in liquidazione di Salov Europa senza patire gravi perdite per il fondo cinese.
Intanto anche Deoleo sta attivamente risistemando i propri conti, su mandato del principale azionista CVC Partners, in vista di una imminente vendita. Le perdite accumulate negli ultimi die anni, unitamente all’esposizione finanziaria imponente, rendevano impossibile la vendita da parte del fondo inglese. La ristrutturazione del debito al 2029 rende più sostenibile la posizione finanziaria di Deoleo che sta sforzandosi di fare utili per valorizzare la società.
Nel 2024, Deoleo ha registrato una crescita del 19% delle vendite, superando i 1 miliardo di euro di fatturato, e un EBITDA di 33,4 milioni di euro, in più del 10,4% rispetto all’anno precedente. E’ stato ridotto l’indebitamento finanziario netto del 4% nel 2024 e chiuso l’anno con una tesoreria di 53 milioni di euro, il 72% in più rispetto all’anno precedente.
Nel corso del primo trimestre del 2025, la società ha registrato un aumento dell’11% del volume delle vendite, con un EBITDA di 10 milioni di euro (19%) e una crescita del 7% del margine unitario lordo. C'è stato anche un aumento degli investimenti del marchio del 33%, aumentando la competitività e migliorando il margine di emissione dell'EBITDA sulle vendite del 25%. Il miglioramento del raccolto 2024/2025 ha contribuito alla riduzione dei prezzi e al rimbalzo dei consumi, che posiziona l’azienda a continuare a cogliere opportunità strategiche. Inoltre, il rapporto debito finanziario sull’EBITDA è 3 volte, con un indebitamento finanziario netto di 115 milioni di euro, inferiore dell’1% rispetto alla chiusura del 2024.
Secondo rumors di settore Acesur sarebbe interessata a Deoleo e godrebbe anche di un patto di non belligeranza con Dcoop, azionista di Deoleo, con divisione degli interessi tra Europa e Stati Uniti d’America.
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