Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 13 marzo: crollano le quotazioni in Spagna, stabili in Italia

Il prezzo dell’olio di oliva al 13 marzo: crollano le quotazioni in Spagna, stabili in Italia

Mentre in Italia il mercato dell’olio extravergine di oliva è all’insegna della stabilità, in Spagna dominano le speculazioni con il prezzo dell’extravergine di oliva a 3,95 euro/kg e il lampante a 3,2 euro/kg. E’ l’industria olearia a dettare la linea

13 marzo 2025 | 18:00 | T N

In Spagna è saltato il tappo e dominano le dinamiche speculative sul mercato con strategici stop and go delle trattative e delle compravendite che stanno affossando le quotazioni di ogni categoria commerciale di olio di oliva.

E’ così che l’olio extravergine d'oliva, il 13 marzo, secondo PoolRed ha toccato il minimo storico degli ultimi due anni a 3,95 euro/kg, dai 4,2 euro/kg di una settimana fa.

Il crollo delle quotazioni ha riguardato tutte le categorie, con il vergine di oliva passato da 3,7 euro/kg a 3,45 euro/kg e il lampante a 3,2 euro/kg dopo aver sfiorato i 3,5 euro/kg il 2 marzo.

La drastica diminuzione del prezzo è dovuta a una coincidenza di fattori, ovvero il buon andamento produttivo, che fa stimare un finale di campagna olearia a 1,45 milioni di tonnellate di produzione complessiva ma anche alla forte competizione tra le industrie olearie e i marchi dell’olio di oliva che vedono l’opportunità di guadagnare quote di mercato a scapito dei concorrenti in una logica di guerra commerciale sui prezzi.

E’ questa la ragione di trattative sul mercato che seguono un andamento ondulatorio, ovvero raggiunto il prezzo minimo, vengono effettuati acquisti di partire significative, che fanno rialzare le quotazioni, per poi ridurre nuovamente gli approvvigionamenti e far abbassare i listini. Un andamento oscillatorio che sta portando a fluttuazioni significative nei volumi venduti da una settimana all’altra, e nei prezzi, da inizio 2025.

Un andamento tanto più anomalo in un momento storico in cui l’ipotesi di dazi di Trump si fa concreta, con gli ordini che stanno aumentando per evitare l’applicazione delle nuove tariffe, e che quindi dovrebbe aumentare gli acquisti anche all’ingrosso.

Una situazione che ha portato il differenziale di prezzo tra olio extravergine di oliva italiano e spagnolo  ai massimi, a 6 euro/kg se consideriamo le quotazioni in Sicilia e 5,5 euro/kg se valutiamo quelle in Puglia.

La quotazione dell’olio extravergine di oliva alla Camera di Commercio di Bari è stabile da più di un mese a 9,1-9,5 euro/kg, 9,8 euro/kg per il Dop Terra di Bari e l’Igp Puglia e 10-10,3 euro/kg per il biologico.

La quotazione, secondo IsmeaMercati, è di 9,30 euro/kg a Bari e di 9,15 euro/kg a Foggia, con prezzi di 9,9 euro/kg a Palermo e 9,7 euro/kg a Trapani, invariata da diverse settimane.

Le scorte di olio extravergine di oliva italiano, a 80 mila tonnellate a fine febbraio, fanno ritenere che i prezzi resteranno elevati almeno fino alla fioritura e, con le prime indicazioni sulla prossima campagna olearia.