Economia
Il rischio dei dazi di Trump sul 98% del vino esportato negli Stati Uniti
Il vino italiano negli Usa, che vale circa 2 miliardi di euro con una quota del 24% sul totale mondo delle nostre spedizioni, è composto da prodotti fortemente identitari. I dati ufficiali dicono che la media di prezzo export verso gli Usa è di 5,35 euro per litro
12 marzo 2025 | 13:00 | C. S.
Il danno per il vino italiano con l’ipotesi dazi al 25% potrebbe essere di circa 470 milioni di euro solo per gli effetti diretti della domanda Usa, senza contare quelli indiretti sull’export globale che spostano il conto a quasi 1 miliardi di euro. Unione italiana vini (Uiv) ribadisce le preoccupazioni in un’analisi del suo Osservatorio sugli impatti delle nuove tariffe annunciate dall’amministrazione Trump per l’agricoltura europea, e ritiene pericoloso l’assunto che i nostri vini - in quanto “italiani e di lusso” - non corrano rischi di ridimensionamento da parte della domanda a stelle e strisce.
Secondo Uiv, almeno l’80% del vino italiano rischia infatti un vero e proprio salto nel buio: è quello che costituisce l’ossatura delle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti e che cuba ben 2,9 milioni di ettolitri (su un totale di 3,6 milioni). Quasi 350 milioni di bottiglie di vino tricolore che sono concentrate nelle fasce “popular”, equivalenti a un prezzo franco cantina di 4,18 euro/litro e che al dettaglio si trasformano in media - dopo trasporto, dazi, ricarichi alla distribuzione - in una fascia di prezzo che non supera i 13 dollari la bottiglia. Su un’altra dimensione viaggiano i vini luxury, che riguardano però una quota del 2% sul totale export a volume (8% del valore) e che possono tutto sommato essere meno soggetti a riduzioni di acquisto.

Per il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi: “Il vino italiano negli Usa, che vale circa 2 miliardi di euro con una quota del 24% sul totale mondo delle nostre spedizioni, è composto da prodotti fortemente identitari che unitamente a un vincente rapporto qualità-prezzo hanno contribuito al successo del made in Italy enologico. La spina dorsale - al netto dei vini bandiera - è questa e rappresenta primariamente un posizionamento di fascia media, con possibili fluttuazioni di prezzo dettate dai dazi che espongono l’offerta a possibili migrazioni della domanda. Secondo Uiv – ha aggiunto Frescobaldi – è molto importante poter agire con un ‘piano di contingenza’ basato su 3 livelli: il primo, negoziale, volto a non inserire il vino nelle reciproche liste di prodotti soggetti a barriere commerciali; il secondo, comunitario, che metta a punto misure compensatorie e di promozione; il terzo è nazionale e dovrà inevitabilmente affrontare il tema del contenimento produttivo”.
Secondo l’Osservatorio Uiv, i dati ufficiali dicono che la media di prezzo export verso gli Usa è di 5,35 euro per litro per il vino italiano, solo il 30% dei “popular” è tutto sommato allineato (5,26 euro), mentre oltre la metà è ben sotto soglia (3,53 euro). Tariffe supplementari del 25%, non gestite in equità tra le controparti, finirebbero per sbalzare questi vini sulla fascia immediatamente superiore, la “premium”. In pratica il grosso delle produzioni tricolori: dal Pinot grigio al Prosecco, dal Chianti al Lambrusco, dal Moscato d’Asti ai vini siciliani, a quelli della stragrande maggioranza delle regioni italiane. Il segmento premium che oggi vale il 17% volume del totale export (con prezzo medio franco cantina di 8,80 euro/litro e price point al dettaglio variabile da 13 fino a 30 dollari la bottiglia), non sarebbe ovviamente in grado di assorbire travasi “epocali” di referenze provenienti dal basso.
Potrebbero interessarti
Economia
Prezzi in caso per l'ortofrutta italiana: cime di rama giù del 20%
Le attuali dinamiche di mercato mostrano una tendenza in calo, rispetto allo scorso anno, per i prezzi all’ingrosso degli ortaggi, complice il clima mite registrato finora che ha favorito la produzione, generando abbondanza di prodotto ma non stimolato il consumo
17 novembre 2025 | 10:00
Economia
I consumi alimentari delle famiglie nel primo semestre 2025
Nel comparto degli oli e dei grassi vegetali emerge la dinamica positiva delle vendite in volume dell'olio extravergine di oliva favorita dalla riduzione dei prezzi medi in GDO. In crescita spesa e volumi di molti prodotti freschi, in particolare ortaggi e, proteici di origine animale
16 novembre 2025 | 11:00
Economia
Il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Spagna sale ancora al 14 novembre: 4,75 euro/kg
La situazione di mercato in Spagna appare ancora incerta, con in prezzo dell’olio extravergine di oliva salito di un euro da settembre ma le quotazioni di olio vergine e lampante sono stabili e molto oscillanti. L’incognita delle importazioni dalla Tunisia
14 novembre 2025 | 11:00
Economia
Previsioni di prezzi al ribasso per l’olio di oliva secondo la Fao
Il commercio mondiale di olio d'oliva si espanderà a oltre 1,3 milioni di tonnellate, raggiungendo potenzialmente un massimo storico. I prezzi più bassi aumenteranno gli acquisti nei principali mercati, tra cui Brasile, Cina, Unione Europea e Stati Uniti d'America
14 novembre 2025 | 09:00
Economia
L'andamento del mercato dei terreni agricoli in Italia nel 2024
La contenuta crescita dei valori fondiari conferma l’andamento positivo degli ultimi anni, avviato dopo l’inversione di tendenza post-pandemica del 2020. Crescente ricorso all’affitto dei terreni per chi ha poca liquidità
13 novembre 2025 | 13:00
Economia
I prezzi dei prodotti alimentari globali ancora in calo ad ottobre
Diminuzione delle quotazioni di tutti i prodotti agricoli a ottobre. Sensibile diminuzione dei prezzi dello zucchero e dei prodotti lattiero-caseari. In controtendenza gli oli vegetali per l'alta richiesta di biocarburanti e ritardi nel raccolto nella regione del Mar Nero
12 novembre 2025 | 11:00