Economia
Importazioni ed esportazioni di cereali e granaglie in Italia nel 2024

Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, farine proteiche e semi oleosi nei primi 9 mesi del 2024 sono aumentate nelle quantità ma sono dimuite in valore
22 gennaio 2025 | 09:00 | C. S.
L’incremento quantitativo si deve agli arrivi dall’estero di grano tenero (+904.000 t) e mais (+545.700 t) il cui controvalore è risultato in calo rispettivamente di 25,8 e 224,0 milioni di
euro. Le importazioni di grano duro si riducono sia nelle quantità (-233.000 t) e sia nei valori (-227,8 milioni di euro), mentre per l’orzo si registra un incremento quantitativo di 27.000 t
a fronte di una riduzione nei valori di 41,1 milioni di euro (-27%).
Le importazioni di riso risultano in leggero calo di 8.100 t (-3,4%), considerando nel complesso risone, riso lavorato, riso semigreggio e rotture di riso. Per quanto riguarda le farine proteiche e vegetali, l’incremento delle quantità importate è pari al 4,9% (+90.700 t), mentre per i semi e frutti oleosi l’aumento è di 129.000 t (+6,1%): il corrispondente valore espresso in euro diminuisce di 121,5 milioni per le farine e di 133,1 milioni per i semi
Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nei primi nove mesi del 2024 sono aumentate sia nelle quantità di 19.000 t (+0,6%) e sia nei valori di 20,4 milioni di euro
(+0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2023.
Risultano diminuire le quantità esportate di cereali in granella (-66.000 t, pari a -30,4%), per contro aumentano le esportazioni di tutti gli altri prodotti presi in esame, in particolare le
paste alimentari (+155.000 t), la farina di grano tenero (+33.500 t) ed il riso (+56.200 t considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semigreggio e rotture di riso). Aumentano
anche le quantità vendute all’estero, seppur con controvalore in diminuzione, di semola di grano duro (+2.200 t), prodotti trasformati/sostitutivi (+144.000 t) e mangimi a base di
cereali (+10.400 t).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi nove mesi del 2024 un esborso di valuta pari a 6.399,6 milioni di Euro (7.131,6 nel 2023) ed introiti
per 4.402,1 milioni di Euro (4.381,7 nel 2023).
Pertanto, il saldo valutario netto è pari a -1.997,5 milioni di Euro, contro -2.749,9 milioni di Euro nel 2023.
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