Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 10 settembre 2024: si torna ai livelli massimi
Il mercato dell’olio di oliva nelle ultime settimane è fortemente condizionato dalla mancanza di prodotto e le operazioni sull’olio da farsi, soprattutto in Portogallo, non sembrano frenare l’ascesa delle quotazioni in Spagna. Stabili in Italia
10 settembre 2024 | T N
Chi aveva scommesso su un abbassamento delle quotazioni dell’olio di oliva in settembre, in vista della prossima campagna olearia, che sarà anticipata pressochè dappertutto, resterà deluso.
Le previsioni produttive tendono infatti a peggiorare in quasi tutti i Paesi produttori, l’olio nelle cisterne sta finendo o è finito, quindi i prezzi rimangono stabilmente alti, nonostante le grandi operazioni sull’olio da farsi in Portogallo e Spagna, prevalentemente sugli impianti superintensivi. Indicativamente una percentuale tra il 10 e il 25% della produzione degli impianti olivicoli ad alta densità è stata già contrattualizzata a prezzi variabili tra i 5,5 e i 6 euro/kg. Nonostante si tratti di operazioni importanti e impattanti, il mercato al momento non sembra tenerne conto.
In Italia il prezzo all’ingrosso dell’olio italiano a Bari è stabile secondo la Camera di Commercio a 9-9,3 euro/kg al 10 settembre 2024. Secondo IsmeaMercati, al 2 settembre, il prezzo era di 9,15 euro/kg. Anche sull’altra piazza importante pugliese, ovvero Foggia, il prezzo rimane a 9,05 euro/kg al 5 settembre.
Allargando l’orizzonte al resto d’Italia si nota, ugualmente, un’assoluta stabilità del prezzo con Palermo a 9 euro/kg e Trapani a 9,15 euro/kg, prezzi di Ismea Mercati al 10 settembre.
In Italia risulta in calo solo il prezzo dell’olio lampante a Brindisi, Lecce e Taranto a 5,3 euro/kg, tendendo quindi ad allinearsi a quello di Gioia Tauro a 4, 9 euro/kg. Si tratta di quitazioni ben più basse della Spagna ma, per questa categoria merceologica, l’Italia sconta ormai la scarsa capacità di raffinazione, con pochi impianti presenti e attivi.
In Spagna, ormai da quasi un mese, si registra una continua ascesa del prezzo dell’olio extravergine di oliva che si riporta ai livelli massimi di inizio estate a 7,3 euro/kg, secondo PoolRed al 10 settembre 2024. Le operazioni, in volume, appaiono in linea con il periodo dell’anno e di mercato, mentre è probabile che qualche migliaio di tonnellate di olio extravergine di oliva nuovo, prevalentemente Arbequina, comincerà ad arrivare già nella prima quindicina di ottobre. Allora si comincerà a capire come si muoverà il mercato e i prezzi relativi.
Nel frattempo, invece, in declino appare il prezzo dell’olio vergine di oliva a 6,8-6,85 euro/kg. Se sembrava volesse toccare i 7 euro/kg fino alla settimana scorsa, un flusso di disponibilità soprattutto dal mondo cooperativo ha frenato le quotazioni. Dinamica molto simile anche per l’olio lampante, a 6,7 euro/kg, quindi una quotazione molto vicina al vergine di oliva.
E’ ancora molto, troppo, presto per delineare un quadro o un trend. Le negoziazioni commerciali di questo periodo non sono strategiche ma tattiche. Nessuno azzarda a fare scorte, neanche minime, un po’ perché l’olio disponibile non è spesso della migliore qualità e un po’ perché si aspetta di capire l’andamento dei prezzi nel prossimo futuro. Si acquista, insomma, quello che si sa già di aver venduto sulla base di ordini ricevuti e confermati.