Economia
Prezzi dell’olio di oliva senza pace anche ad agosto: continuano le speculazioni

In Spagna forti oscillazioni soprattutto sull'olio lampante, mentre in Italia lievissimo calo a Bari per l’olio extravergine di oliva, restando comunque abbondantemente sopra i 9 euro/kg
06 agosto 2024 | T N
Il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Italia in questo primo scorcio di agosto rimane sostanzialmente stabile, con quotazioni viste sopra i 9 euro/kg da tutti i principali trader e sistemi di monitoraggio.
La Camera di Commercio di Bari indica il prezzo dell’olio extravergine di oliva a 9-9,3 euro/kg al 6 agosto, IsmeaMercati a 9,23 euro/kg, mentre il Borsino dell’Olio di Teatro Naturale a 9,05 al 1 agosto.
Il lieve abbassamento del prezzo dell’olio non è né un campanello di allarme né è indicativo di un trend. In questa stagione le rimanenze non sempre sono di ottima qualità e l’extravergine comincia a essere stanco, con la conseguenza che un lieve abbassamento delle quotazioni diventa fisiologico.
Permane l’incredibile differenziale di prezzo, di quasi 1 euro/kg, tra l’olio extravergine di oliva a Brindisi, Taranto e Lecce rispetto a Bari e, soprattutto, a tutte le altre piazze italiane.
Gli acquisti, questo è vero, procedono a rilento con gli imbottigliatori che non vogliono fare stock in previsione della prossima campagna olearia che, al momento, appare incerta. Al momento restano disponibili una trentina di autobotti, ovvero appena sufficienti a garantire la copertura tra le due campagne olearie. Come l’anno scorso, dunque, l’Italia arriverà al nuovo raccolto a giacenza zero.
Se in Italia la situazione è tranquilla, in Spagna permane lo stato di fibrillazione.
La speculazione, nei primi giorni di agosto, si è spostata dall’olio extravergine di oliva, la cui quotazione è stabile o in lieve aumento, tra i 6,7 e i 6,8 euro/kg, sull’olio lampante soprattutto il cui prezzo è calato di circa 30 centesimi in una sola settimana, sfondando la quota dei 6 euro/kg, a 5,75-5,8 euro/kg. Situazione diversa invece per il vergine di oliva, che, dopo il tonfo registrato a metà luglio, si è stabilizzato intorno a 6,2 euro/kg, con un lieve apprezzamento nell’ultima settimana.
E’ evidente che gli operatori spagnoli stano giocando, di volta in volta, su singole categorie commerciali e la testimonianza sono i volumi ancora piuttosto sostenuti per il periodo.
Oggi, probabilmente, la categoria di olio di oliva con le maggiori giacenze in Spagna è proprio il lampante, con la prospettiva che molto prodotto, classificato come vergine a gennaio/febbraio, debba essere declassato prima della nuova campagna olearia. Una situazione che certamente favorisce le speculazioni ribassiste.
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