Economia
Prezzo dell’olio di oliva: differenziale record tra l’extravergine italiano e spagnolo
Parte da Lecce, Brindisi e Taranto la speculazione sull’olio extravergine di oliva italiano, influenzando anche il mercato di Foggia. Intanto il prezzo dell’olio di oliva in Spagna resta a 6,7 euro/kg, con in lampante che costa più del vergine
30 luglio 2024 | T N
Non siamo ancora arrivati ad agosto ma la speculazione sull’olio di oliva sta assumendo dimensioni e forme assolutamente straordinarie.
Per dirne una, sulle piazze italiane di Lecce. Brindisi e Taranto al 25 luglio, secondo Ismea Mercati, l’olio extra vergine di oliva viene quotato 8,4 euro/kg, un euro meno del prezzo sulla piazza di Bari. Questa tendenza pare influenzare anche la borsa di Foggia con la quotazione che, secondo la stessa fonte, è scesa a 8,95 euro/kg, quindi sotto la soglia psicologica dei 9 euro.
Si tratta di dati molto strani, considerando le giacenze di queste province al 30 giugno, secondo i dati dell’ICQRF. A Lecce erano giacenti poco più di 600 tonnellate, a Brindisi 2700 tonnellate e a Taranto meno di 600 tonnellate. A Foggia risultavano ancora disponibili 2900 tonnellate. Nel complesso meno di 7000 tonnellate di prodotto, a fronte delle 21 mila presenti a Bari e delle 11 mila nella BAT (Barletta-Andria-Trani).
E’ chiaro ed evidente che, almeno per i volumi a disposizione, il prezzo di riferimento per il mercato pugliese dovrebbe essere quello di Bari che continua ad essere sostenuto, oscillando da 9,1 a 9,4 euro/kg, a seconda della qualità del prodotto, secondo la Camera di Commercio di Bari al 30 luglio.
L’anomalia delle piazze di Brindisi, Lecce e Taranto, per cui si auspica un faro da parte delle autorità e dell’associazionismo di settore, è tanto più evidente se si considera che i prezzi di tutti gli altri mercati italiani risultano stabili.
Situazione ugualmente fortemente anomale in Spagna, con volumi e scambi molto ridotti, in linea con in periodo, e il prezzo dell’olio extravergine di oliva che si è stabilizzato intorno a 6,7 euro/kg.
Le speculazione sulla piazza di Jaen, secondo PoolRed, si sta invece concentrando sul vergine di oliva. E’ il prodotto con maggiore disponibilità in Spagna al momento e quello che sta risentendo maggiormente dei movimenti di mercato, tanto da arrivare al paradosso di costare meno, a fine luglio, dell’olio lampante.
Infatti l’olio lampante al 30 giugno è quotato 6,1 euro/kg mentre l’olio vergine di oliva è quotato 6 euro/kg.
Il dato certo è che il differenziale di prezzo tra olio extravergine di oliva italiano e spagnolo, a circa 3 euro/kg, rappresenta un record per il mondo oleario.
E’ certamente più facile speculare sull’olio di oliva in questo periodo, stante i volumi molto bassi degli scambi, innescando meccanismi che difficilmente possono però essere interpretati come trend. Una situazione più chiara si potrà avere solo dalla metà di settembre in poi, quando le proiezioni sulla produzione e raccolta saranno più ragionevolmente certe.