Economia

Crolla il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Spagna ma niente panico

Crolla il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Spagna ma niente panico

Mentre il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Italia è stabile, con riserve minime, in Spagna perde 50 centesimi in una settimana, stabilizzandosi a 7,5 euro/kg, con scambi ai minimi da anni

01 luglio 2024 | T N

Niente panico per l’abbassamento dell’olio extravergine di oliva in Spagna nel giro di una settimana di 50 centesimi, da 8 euro/kg agli attuali 7,5 euro/kg.

La spiegazione fornita dagli operatori, oltre a essere semplice, è anche molto convincente: gli scambi sono ai minimi da anni, circa un terzo della normalità a sole 1000 tonnellate in una settimana secondo PoolRed, ma soprattutto si tratta di operazioni limitate a qualche svuotamento di cisterne di dubbia qualità, da vendere prima dell’estate, ovvero prima di un loro deprezzamento per il passaggio a vergine di oliva o addirittura a lampante.

La prova di questa anomalia di mercato sta anche nella differenza, insolitamente bassa per questa stagione, tra olio vergine di oliva e lampante, arrivata a circa 10 centesimi. L’acquisto di partite importanti di olio classificato come extravergine, ma in realtà più vicino a vergine, ha fatto abbassare le richieste di quest’ultima categoria, con la conseguenza di un differenziale col lampante ai minimi termini.

Nel momento in cui scriviamo, per trovare del buon olio extravergine di oliva in Spagna servono comunque 8-8,2 euro/kg, ma è molto più facile trovare vasche di extravergine che manifestano già problematicità, soprattutto organolettiche, che le cooperative svendono oggi, per non svendere a prezzo ancor più basso tra qualche settimana.

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva di qualità standard commerciale, secondo PoolRed, si è attestato a 7,5 euro/kg.

La quotazione dell’olio vergine di oliva è appena sopra i 7 euro/kg, a 7,05-7,08 euro/kg.

Mentre l’olio lampante si posiziona appena sotto i 7 euro/kg, a 6,9-6,92 euro/kg, tornando ai valori del 10 giugno.

In Italia, invece, è calma piatta. Nell’ultima settimana non si manifestano movimenti significativi né di mercato né di prezzo. In Puglia vi sono ancora disponibili per il mercato poche decine di cisterne di olio extravergine di oliva di buona qualità, la metà delle quali “prenotate” per agosto e settembre. La quotazione rimane quindi sostanzialmente stabile a 9,5 euro/kg ed è più che probabile che qualsiasi cifra dalla fine di luglio e fino all’inizio della campagna olearia sia più virtuale, ovvero fatta di scambi molto modesti e non indicativi di un trend, che non reale.

Ovviamente non mancano le scommesse sulle quotazioni della prossima stagione ma si tratta di nient’altro che questo: scommesse. I pochi, pochissimi, contratti già siglati su olio da farsi riguardano Spagna e Portogallo a quotazione di 6-6,5 euro/kg, ma con grandi latifondisti che hanno tutto l’interesse a ottenere liquidità a un prezzo che comunque ritengono remunerativo. Solo con dati più certi sulla prossima produzione cominceranno a muovere davvero il mercato. Ora è solo speculazione per cui non vale la pena allarmarsi.

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