Economia
L’altalena dei prezzi dell’olio di oliva in Spagna, assestamento in Italia
A Bari i prezzi dell’olio extravergine di oliva scendono a 9,5 euro/kg, che riflette la qualità delle ultime giacenze. Montagne russe in Spagna dove domina la speculazione
24 giugno 2024 | T N
La speculazione in Spagna la sta facendo da padrona con le quotazioni di tutte le categorie commerciali, anche se in particolare extra vergine e lampante, che fluttuano in maniera sensibile.
L’olio extravergine di oliva in Spagna, dopo aver toccato e superato due volte gli 8 euro/kg a giugno, è ripiegato due volte sotto i 7,9 euro/kg secondo il portale PoolRed, toccando il minimo al 24 giugno a 7,85 euro/kg.
Il lampante ha sfiorato i 7,4 euro/kg il 12 giugno, ripiegando poi a 7,1 euro/kg al 22 giugno e rialzando a 7,2 euro/kg al 24 giugno. Il prezzo minimo, appena sopra i 7 euro/kg, è però della fine di maggio.
L’olio vergine di oliva era partito a 7,5 euro/kg a fine maggio, per toccare il punto più alto di giugno a 7,6 euro/kg (3 giugno) e il punto più basso a 7,4 euro/kg il 22 giugno. Oggi la quotazione è di 7,45 euro/kg, quindi praticamente pari a quella di fine maggio.
Le montagne russe del mercato oleario in Spagna fotografano una situazione di incertezza, su consumi, export, giacenze e prospettive produttive. Non c’è ambito in cui vi siano sicurezze. Le vendite di olio extravergine di oliva in Spagna rallentavano ma il governo ha deciso di azzerare l’Iva, quindi dando un potenziale impulso al commercio interno. L’export non dà segnali di rallentamento significativo sul mercato più importante, gli Stati Uniti ma fatica in altre parti del mondo. Le giacenze sono inferiori all’anno passato ma i magazzini degli imbottigliatori sono pieni. Le prospettive produttive per la prossima campagna olearia sono positive ma sono alternanti tra euforia (campagna sopra i 1,5 milioni di tonnellate) e realismo (campagna media da 1,2-1,3 milioni di tonnellate). E’ lo scenario perfetto per innescare dinamiche speculative, come effettivamente sta accadendo.
Il mercato dell'olio di oliva in Italia
In Italia, viceversa, il mercato oleario appare stabile con un lieve assestamento al ribasso a Bari, a 9,5 euro/kg secondo Ismea Mercati e secondo la Camera di Commercio di Bari (9,4-9,6 euro/kg). Una situazione che riflette tanto il calo delle giacenze, da cui la sostanziale tenuta dei prezzi, quanto la diminuzione delle disponibilità di olio di alta qualità, da cui il lievissimo deprezzamento. E che il mercato continui a richiedere olio extravergine di oliva di buona e ottima qualità lo testimonia la lieve crescita dei prezzi a Ragusa (10,6 euro/kg. +1%, secondo Ismea Mercati).
In Italia si guarda con un certo ottimismo alla prossima campagna olearia dove alcuni territori faticano ma dove la Puglia non dovrebbe registrare un’annata di scarica. L’ottimismo è condito dalla volontà di far tornare il mercato a quello di prodotto civetta nei supermercati, con quindi minori necessità di olio italiano in termini quantitativi.