Economia
Nuova discesa dei prezzi dell’olio di oliva in Spagna, stabili in Italia

Mentre le quotazioni dell’olio extra vergine di oliva in Italia continuano a mantenersi sui massimi, con valori anche oltre i 10 euro/kg per l’olio di qualità, brusco calo delle quotazioni di lampante ed extravergine in Spagna
04 marzo 2024 | T N
La situazione sui mercati italiani dell’olio di oliva è molto stabile, con pochissime variazioni sui prezzi, spesso limitate a pochi centesimi.
In lievissimo calo la quotazione dell’olio extra vergine di oliva a Ragusa a 10,5 euro/kg (-1,4%) mentre è in lieve ascesa quella dell’olio extravergine di oliva a Foggia di 3 centesimi, a 9,43 euro/kg (+0,3%).
Si tratta delle uniche variazioni dei listini settimanali dell’olio di oliva di Ismea Mercati, così confermando la stabilità dei prezzi in Italia.
Nel mentre, sulla principale piazza olearia italiana, ovvero Bari, i listini dell'olio extravergine di oliva si sono nuovamente alzati a 9,7-9,9 euro/kg ma si registrano anche contratti oltre i 10 euro/kg per olio di alta qualità. Nessun timore, al momento, che le quotazioni tendano al ribasso con acquisti sostenuti da operatori nazionali e internazionali. Si segnala infatti in Puglia la continua presenza di operatori spagnoli che, pur senza acquisti massicci, continuano a comprare sul mercato italiano.
Nuova discesa dei prezzi dell’olio di oliva in Spagna
Tutto questo avviene mentre in Spagna si assiste a un’altra settimana di discesa dei prezzi che ha riguardato principalmente l’olio extra vergine di oliva e il lampante.
Secondo la piattaforma PoolRed, controllata dall’ente pubblico-privato Foundacion de Olivar, il prezzo dell’olio extra vergine di oliva iberico è sceso dal 1 marzo sotto la soglia di 8,8 euro/kg, con il minimo a 8,75 euro/kg al 4 marzo. I prezzi oltre i 9 euro/kg di gennaio rappresentano ormai un ricordo a meno che la fioritura, e le previsioni sulla produzione 2024/25, non risultino pessimistiche ma si vedrà solo tra qualche settimana.
Contemporaneamente anche l’olio lampante è sceso molto sul mercato, portandosi a 7,7 euro/kg, praticamente un euro di differenza rispetto all’extravergine, un calo sensibile se consideriamo che alla metà di gennaio viaggiava sui 8,5 euro/kg. La quotazione del lampante ritorna quindi ai livelli di metà febbraio. Le ampie fluttuazioni del prezzo del lampante sono dovute anche all’immissione sul mercato di quantità rilevanti di lampante da parte del mondo cooperativo, non coordinate ma necessarie per far fronte alle esigenze finanziarie di liquidazione dei conferimenti dei soci.
Fluttuazioni meno sensibili, intanto, per l’olio vergine di oliva, quotato a 8,4 euro/kg al 4 marzo dopo essere arrivato a 8,5 euro/kg all’inizio di febbraio. Secondo quanto risulta a Teatro Naturale gli scambi sul vergine di oliva sono infatti molto vivaci, specie sul prodotto di migliore qualità che può essere utile in miscela con l’extra vergine per l’immissione in commercio di bottiglie da promozione al supermercato.
Fino alle prime previsioni sulla fioritura e la prossima produzione della campagna olearia in Spagna è probabile che le quotazioni fluttuino anche in misura significativa, in ragione degli umori del mercato, delle vendite e quindi delle possibilità che gli stock siano sufficienti a garantire la copertura tra le due campagne olearie.
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