Economia 04/01/2024

Prezzi dell’olio di oliva alle stelle: 9 euro/kg per l’extra vergine spagnolo e 9,65 euro/kg per l’extra vergine italiano

Prezzi dell’olio di oliva alle stelle: 9 euro/kg per l’extra vergine spagnolo e 9,65 euro/kg per l’extra vergine italiano

L’aggiornamento dei prezzi all’inizio di gennaio 2024 segna un nuovo rialzo dei listini per l’olio di oliva in tutto in Mediterraneo. Rincari considerevoli in Puglia, sopra gli 8 euro/kg il lampante di origine spagnola


Non accenna a diminuire la tendenza al rialzo del prezzo dell’olio di oliva nel Mediterraneo, con Italia e Spagna che trainano la riconcorsa delle quotazioni dell’extra vergine e non solo.

L’olio extra vergine di oliva più economico d’Italia in Sicilia

Le prime indicazioni di Ismea Mercati al 4 gennaio in Puglia indicano aumenti considerevoli del 7% per l’extra vergine a 9,3 euro/kg, a 8,5 euro/kg per il vergine e 7,22 euro/kg per il lampante sulle piazze di Taranto, Lecce e Brindisi. A Foggia, sebbene la quotazione sia ferma al 28 dicembre 2023, il prezzo dell’olio extra vergine è simile: 9,28 euro/kg.

Ferme a Natale le quotazioni sulla piazza di riferimento di Bari a 9,65 euro/kg, +3,2% sulla settimana precedente, con il prezzo dell’extra vergine standard che è uguale a quello del Dop Terra di Bari.

Una simile situazione porta la Sicilia, al momento, ad avere l’olio extra vergine più economico d’Italia con l’extra vergine di oliva quotato 8,85 euro/kg a Palermo (2 gennaio) e 9 euro/kg a Trapani (sempre 2 gennaio 2024).

Ancora ferme le altre piazze italiane.

Rapido aumento delle quotazioni in Spagna

In Spagna non accenna a diminuire la tendenza al rialzo dei prezzi anche nei primi giorni del 2024 secondo PoolRed, con l’olio extra vergine di oliva che ha sfiorati i 9 euro/kg, il vergine a 8,6 euro/kg e il lampante oltre gli 8 euro/kg.

Rispetto all’inizio di dicembre le quotazioni di tutte le categorie sono salite di circa 1 euro/kg portandosi ai massimi di sempre, più alte ancora dei livelli raggiunti a settembre 2023.

Le indicazioni che provengono dai frantoi e dalle cooperative non sono infatti positive, influendo sensibilmente sulla dinamica dei prezzi, in una spirale che al momento non accenna ad arrestarsi.

di T N