Economia 31/05/2023

I giovani decidono di investire sul vino pregiato

I giovani decidono di investire sul vino pregiato

Toscana, Bordeaux, Champagne e Piemonte sono le regioni preferite dai giovani, uno su tre ha meno di 30 anni, che decidono di investire in fine wines


Un investitore digitale su due (53,2%) dedica ai fine wines fino al 5% del proprio portafoglio investimenti. Uno su tre (29,9%), invece, tra il 5% e il 10%, mentre uno su dieci (10,4%) investe fino al 20% del capitale in vini pregiati. E’ uno dei dati che emerge da una ricerca condotta da eWibe, “live market di vini pregiati”, su un campione rappresentativo di mille investitori in “fine wines”, “finalizzata ad identificare le caratteristiche principali del ‘wine investor’ che opera sul mercato online”.

Il wine investor, che opera sul mercato online, predilige investire sul vino rosso scelto nel 82% dei casi, seguito dalle bollicine (17%) e dai bianchi (1%).

Il 45,9% investe su vini provenienti dalla regione della Toscana, seguita da Bordeaux (20,1%), Champagne (15,2%) e Piemonte (15,2%).

Il 50,9% degli intervistati dichiara che è la passione per il vino a spingerlo a investire, mentre il 32% lo fa essenzialmente per diversificare il portafoglio. Il 12,1%, invece investe “perché attratto dalla elevata potenzialità di questo asset alternativo”. Ben quattro investitori digitali su dieci sono residenti in Lombardia (40,8%), seguiti dalla Toscana (9,3%) e dal Veneto (8,2%), e nel 38% dei casi hanno un’età compresa tra i 27 e i 32 anni, seguita dalla fascia 33-38 anni (18%) e da quella 39-44 anni (14%).

“Il settore dei vini pregiati da investimento si sta evolvendo: accanto ai collezionisti tradizionali, sta emergendo la figura dell’investitore digitale, un utente appassionato e curioso” ha affermato il fondatore e ceo di eWibe, Edoardo Maria Lamacchia, aggiungendo che “questa nuova generazione di investitori è sempre alla ricerca del maggior numero di informazioni possibili sul mondo dei fine wines, oltre che di formazione, perché anche investire in un asset alternativo con una forte componente passionale come il vino, richiede sempre un alto livello di attenzione”.

di C. S.