Economia

Prezzi per energia e fertilizzanti fuori controllo per l’agricoltura europea

Prezzi per energia e fertilizzanti fuori controllo per l’agricoltura europea

Il prezzo medio dei beni e servizi attualmente utilizzati in agricoltura è aumentato del 36% ma per fertilizzanti e ammendati la crescita è stata a tre cifre. In Lituania, Estonia e Croazia la crisi morde ancora di più

30 settembre 2022 | C. S.

L'invasione russa dell'Ucraina ha disturbato in modo significativo i mercati agricoli globali nel 2022. Fino all'inizio della guerra, Russia e Ucraina erano grandi esportatori di cereali, grano, mais, semi oleosi (in particolare girasoli) e fertilizzanti. Inoltre, le azioni per eliminare gradualmente la dipendenza dell'UE dai combustibili fossili russi hanno fatto salire i prezzi dell'energia. Tutto ciò ha favorito un forte aumento dei prezzi dei principali prodotti e input agricoli, come dimostrano i nuovi dati Eurostat.

Tra il secondo trimestre del 2021 (T2 2021) e il secondo trimestre del 2022 (T2 2022), il prezzo medio dei beni e servizi attualmente consumati in agricoltura (cioè i fattori produttivi non legati agli investimenti) è aumentato del 36% per lo stesso "paniere" di fattori produttivi. All'interno di questo paniere, si sono registrati notevoli aumenti di prezzo per i fertilizzanti e gli ammendanti (+116%) e per l'energia e i lubrificanti (+61%).

Nello stesso periodo, anche il prezzo medio dei prodotti agricoli nel loro complesso (output) ha subito un forte aumento (+25%) per lo stesso "paniere" di prodotti. Gli aumenti di prezzo sono stati particolarmente forti per i cereali (+68%), per i semi oleosi e la frutta oleosa (+59%) e per le uova (+45%).

In tutti gli Stati membri, il prezzo medio dei fattori di produzione non legati agli investimenti e della produzione agricola è aumentato tra il secondo trimestre del 2021 e il secondo trimestre del 2022.

I tassi di aumento più elevati del prezzo medio della produzione agricola in questo periodo sono stati osservati in Lituania (+65%), Estonia (+53%) e Ungheria (+43%). I tassi di aumento più bassi sono stati osservati in Danimarca (+7%), Malta e Portogallo (entrambi +12%).

I tassi di aumento più elevati del prezzo medio dei fattori produttivi non legati agli investimenti sono stati registrati in Lituania (+91%), Lettonia (+62%) e Croazia (+50%).

Potrebbero interessarti

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 21 novembre: ribassi in Puglia sotto i 7 euro/kg e stabile l’extravergine in Sicilia sopra i 9 euro/kg

Mentre la Spagna continua con l’altalena e scambi ai minimi da settimane, in Italia sembra esistere un mercato in Puglia e Calabria e un altro nel resto d’Italia. Scambi fino a 6,8 euro/kg per l’extravergine a Bari mentre in Sicilia resta a 9,65 euro/kg. In Spagna quotazioni a 4,8 euro/kg ma bassi scambi

21 novembre 2025 | 12:00

Economia

Promozioni pazze sull’olio extravergine di oliva a scaffale: l’olio spagnolo costa più dell’italiano

Perché la GDO odia così tanto l’olio extravergine di oliva 100% italiano? Difficile capire la logica dietro alcune promozioni sull’olio della Grande Distribuzione, a meno di non pensar male. Si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ecco come Coop e Conad sono scivolate sull’olio, comunitario e italiano

20 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli

Economia

L’Italia dell’olio di oliva tiene il mercato dell’Unione europea: export a 103 mila tonnellate

In crescita del 15% il mercato italiano dell’olio di oliva entro i confini dell’Unione europea ma soffre la concorrenza spagnola che torna sulle sue quote di vendita usuali. I mercati di riferimento per l’olio dall’Italia sono Germania, Francia e Spagna

19 novembre 2025 | 15:00

Economia

Conquistare i consumatori con i profumi: gli odori più stimolanti dal punto di vista commerciale

Le vendite aumentano quando nell'aria c'è una fragranza semplice. Un profumo piacevole non è necessariamente un profumo efficace dal punto di vista commerciale

18 novembre 2025 | 14:00

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva italiano scende sotto i 7 euro/kg: chi fermerà la speculazione?

Quanto olio di oliva tunisino vogliamo nazionalizzare prima di fermare la speculazione sull’extravergine 100% italiano? Gli allarmi non sono serviti: i controlli li fanno nelle OP e nelle cooperative, i delinquenti hanno campo libero. La quotazione a 6,3 euro/kg di Ismea Mercati è uno schiaffo all’olivicoltura italiana

18 novembre 2025 | 12:55

Economia

Prezzi in caso per l'ortofrutta italiana: cime di rama giù del 20%

Le attuali dinamiche di mercato mostrano una tendenza in calo, rispetto allo scorso anno, per i prezzi all’ingrosso degli ortaggi, complice il clima mite registrato finora che ha favorito la produzione, generando abbondanza di prodotto ma non stimolato il consumo

17 novembre 2025 | 10:00