Economia

Progetto Credito: 6,4 miliardi di garanzie per l'agricoltura italiana

Progetto Credito: 6,4 miliardi di garanzie per l'agricoltura italiana

Veneto e Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana godono di buoni rapporti banca-impresa. Ora deve diventare un progetto strutturale

21 settembre 2022 | C. S.

“In appena due anni, le operazioni garantite dal Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale per il settore agricolo ammontano a 6,4 miliardi di euro. Le regioni più interessate sono Veneto e Lombardia, a pari merito, seguite da Emilia Romagna, Piemonte e Toscana mentre al Sud spiccano Sicilia e Puglia che superano i 400 milioni di impieghi ciascuna. In questi territori, si assiste ad un notevole dinamismo nei rapporti banca-impresa, dove gli istituti finanziari hanno compreso la forte capitalizzazione tipica del comparto agricolo che, per questo, necessita di garanzie di questo tipo. Non posso che esprimere, dunque, la mia soddisfazione: si continuano a raccogliere i frutti di una norma che ho fortemente voluto inserire nel Dl Cura Italia e che ha caratterizzato il ‘Progetto Credito’ che ho avviato al Mipaaf”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente di Impegno Civico e già sottosegretario alle Politiche agricole.

“Grazie al ‘Progetto Credito’ e alla sua lungimiranza, non solo si è garantito credito al settore in un momento di grave difficoltà ma si sono poste le basi per la prosecuzione di quel progetto come ‘strumento ordinario’, oltre la fase pandemica – aggiunge – Ciò ha permesso, dal 15 marzo scorso, di concedere ulteriori prestiti per 149 milioni di euro in regime ‘de minimis’ e 43,5 milioni di euro attraverso i Regolamenti in esenzione”.

“I dati indicano senza dubbio che il ‘Progetto Credito’ ha salvato un grande ammontare di prestiti all’agricoltura che si sarebbe trovata in grave difficoltà se non fosse stato previsto l’ingresso del settore primario nelle garanzie dirette del Fondo – prosegue L’Abbate (IC) – Sarebbe, infatti, mancato il 16% sui 40,7 miliardi di euro di impieghi totali del settore, con tantissime imprese che non avrebbero avuto quella liquidità necessaria ad affrontare i momenti di difficoltà e a pianificare gli investimenti per aumentare la produttività”.

Potrebbero interessarti

Economia

L’economia delle denominazioni di origine continua a crescere: 20 miliardi di euro

Export per la prima volta sopra i 12 miliardi, record sia per cibo che per vino. La Grande Distribuzione continua a faticare a valorizzare le Dop e Igp italiane. Olio extravergine di oliva entra nella TOP15

27 novembre 2025 | 11:00

Economia

La competitività e le prospettive del vino italiano

Se ad inizio millennio l’Italia era leader nell’export di vino in appena 9 mercati, oggi lo siamo in 46, con una quota a valore che è passata dal 17% al 22%, a fronte di un calo dei vini francesi, che sono diminuiti dal 38% al 33% dell’export mondiale

27 novembre 2025 | 10:00

Economia

Prezzo dell’olio di oliva al 25 novembre: segnali di ripresa per l’extravergine italiano verso gli 8 euro/kg

Sarà una campagna olearia più breve del previsto in Italia con i frantoi che difficilmente andranno oltre l’Epifania. Le prospettive produttive inferiori al previsto fanno tirare il fiato ai listini, indicando un potenziale trend al rialzo

25 novembre 2025 | 13:00

Economia

Prezzi dei cavoli, ma anche di arance e clementine, in deciso calo

Le temperature più calde della media stagionale, hanno favorito la crescita delle colture autunnali, rendendo abbondante l’offerta di ortaggi e determinando un generale calo dei prezzi

22 novembre 2025 | 12:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 21 novembre: ribassi in Puglia sotto i 7 euro/kg e stabile l’extravergine in Sicilia sopra i 9 euro/kg

Mentre la Spagna continua con l’altalena e scambi ai minimi da settimane, in Italia sembra esistere un mercato in Puglia e Calabria e un altro nel resto d’Italia. Scambi fino a 6,8 euro/kg per l’extravergine a Bari mentre in Sicilia resta a 9,65 euro/kg. In Spagna quotazioni a 4,8 euro/kg ma bassi scambi

21 novembre 2025 | 12:00

Economia

Promozioni pazze sull’olio extravergine di oliva a scaffale: l’olio spagnolo costa più dell’italiano

Perché la GDO odia così tanto l’olio extravergine di oliva 100% italiano? Difficile capire la logica dietro alcune promozioni sull’olio della Grande Distribuzione, a meno di non pensar male. Si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ecco come Coop e Conad sono scivolate sull’olio, comunitario e italiano

20 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli