Economia
Rincari alimentari ma gli italiani non rinunciano a latte, pane e olio extra vergine di oliva

Rimane molto l'alta l'attenzione alla qualità e alla garanzia di salubrità di ciò che si porta a tavola
12 maggio 2022 | T N
Con l'inflazione che corre al +6,2% su base annua, quali saranno gli impatti sugli acquisti alimentari nei prossimi mesi e quali le rinunce e strategie che le famiglie adotteranno per contenere il caro prezzi? Secondo un'indagine Ismea, condotta su 3 mila famiglie, con il supporto tecnico della Nielsen, emerge che un italiano su cinque si dichiara pronto a rinunciare agli spostamenti nel tempo libero, il 16% a ridurre le spese di vestiario, il 12% ai consumi fuori casa e all'intrattenimento, mentre solo il 2% a svuotare il carrello della spesa.
Rimane molto l'alta l'attenzione alla qualità e alla garanzia di salubrità di ciò che si porta a tavola con il 70% degli intervistati che, per risparmiare, non rinuncerebbe mai al prodotto 100% italiano, mentre quasi uno su due non farebbe a meno dei prodotti con bollino Dop /Igp, da agricoltura sostenibile o a marchio bio.
I driver di scelta sugli acquisti cambiano a seconda della referenza. Per quanto riguarda l’importanza della marca si evidenzia come il prodotto “brandizzato” resti importante nella scelta di pasta (29%), surgelati (27%), passate (24%) e latte (20%), mentre per carne, frutta, verdura, uova, olio Evo sia l’origine delle materie prime il primo driver di scelta per una percentuale di consumatori compresa tra il 66% e il 58%. Anche la garanzia di sostenibilità dei prodotti sta diventando sempre di più un elemento guida negli acquisti soprattutto di uova (14%), pane fresco (10%), carne bianca e carne rossa (entrambi al 9%).
Se si parla di qualità organolettiche del prodotto, invece, al primo posto troviamo il pane con il 44%, il vino con il 37%, i formaggi con il 37% e la frutta di stagione con il 31%. Le caratteristiche organolettiche sono ritenute meno rilevanti per l’acquisto di olio evo (20%), carne bianca (18%) e di uova (12%).
Altro tema indagato è l’elasticità della domanda di fronte all’aumento dei prezzi. Dalle risposte si evince che, malgrado l’aumento dei prezzi, si continuerà a comprare nella stessa quantità il pane, il latte e l’olio Evo (tutti al 35%). Non rinuncerà alle uova e alla frutta fresca il 33% dei consumatori mentre il 22% resta intenzionato ad acquistare le stesse quantità di pesce, una quota che scenda al 20% nel caso dei formaggi, al 19% nel caso del vino e al 18% per i surgelati.
Ma se l’aumento del prezzo è contenuto entro il 3% non si cambiano le abitudini nemmeno per il vino (47%), surgelati (45%) e passate (41%).
Potrebbero interessarti
Economia
Pane Toscano DOP: valore al consumo da 4,2 milioni per la filiera certificata

Celebre per l’antico metodo di panificazione senza sale e con impiego di lievito naturale a pasta acida è il Pane Toscano DOP. CSQA controlla 52 operatori che usano lievato madre certificato e farine selezionate
09 luglio 2025 | 13:00
Economia
Forti incertezze nel mercato dell'olio di oliva

Diversi operatori europei stanno valutando di rafforzare la propria presenza negli Stati Uniti, attraverso investimenti diretti in nuovi impianti di imbottigliamento o verso collaborazioni strategiche con strutture già esistenti
08 luglio 2025 | 16:00
Economia
Livello record per la produzione di cereali a livello mondiale

La produzione cerealicola globale nel 2025 raggiungerà il massimo storico di 2.925 milioni di tonnellate. Ottime prospettive per il grano, il mais e il riso.
08 luglio 2025 | 09:00
Economia
Prezzi alimentari in salita a giugno a causa di carne, prodotti lattiero-caseari e oli vegetali

Sebbene i prezzi internazionali dei cereali e dello zucchero siano diminuiti, questi cali sono stati superati dai prezzi più elevati per i prodotti lattiero-caseari, la carne e gli oli vegetali
07 luglio 2025 | 09:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 4 luglio: il caldo africano fa impennare i listini in Spagna

Mentre in Italia non si registra alcuna variazione nelle quotazioni in nessuna Borsa merci, anche per via di giacenze ai minimi storici, in Spagna i listini si infiammano. L’ondata di caldo africano fa temere per la prossima produzione
04 luglio 2025 | 13:00
Economia
La frutta estiva va a ruba

La domanda di frutta estiva continua a crescere con l’aumento delle temperature. Nonostante qualche difficoltà produttiva legata al caldo, i prezzi rimangono in gran parte stabili per la maggior parte dei prodotti
30 giugno 2025 | 13:00