Economia
La frenata dell'agroalimentare italiano nel 2020
Nonostante la pandemia globale il settore agroalimentare è l'unico col segno positivo nell'export. Pasta e conserva di pomodoro trainano le vendite, mentre si fermano vini e formaggi
16 aprile 2021 | C. S.
Tiene, nonostante la crisi innescata dalla pandemia, l'export di cibi e bevande made in Italy, che ha oltrepassato nel 2020 la soglia di 46 miliardi di euro. L'incremento delle nostre spedizioni è di appena l'1,7% in più sul 2019, lontano dal +7% del 2019, ma in controtendenza rispetto alla performance fortemente negativa dell'export nazionale complessivo (-9,7% sul 2019).
Oggi, come si evince dal report di Ismea sugli scambi con l'estero, l'agroalimentare ha raggiunto un peso di quasi l'11% sulle esportazioni complessive italiane e vede, dopo anni di deficit, un surplus di 3 miliardi di euro della bilancia commerciale, per effetto del calo di oltre il 5% delle importazioni.
A trainare il nostro export sono state la pasta di semola (+20%), le conserve di pomodoro (+9,7%), alcuni frutti come: mele (+13%), uva da tavola (+13%) e kiwi (+2,4%), e l'olio di oliva (+6,4% ). Al contrario, il 2020 ha evidenziato performance negative per le esportazioni di vini (-2,3%), con una flessione più marcata per gli spumanti (-7%) rispetto ai vini fermi in bottiglia (-1,0%). Anche i formaggi hanno accusato una battuta d'arresto degli acquisti oltre frontiera, frutto delle tendenze contrapposte tra i formaggi stagionati (-7,6%), e i formaggi freschi (+3%).
Questi risultati appaiono coerenti con i cambiamenti delle abitudini di consumo causati dalla emergenza sanitaria mondiale che ha determinato una maggiore domanda di prodotti per il consumo in casa e la contrazione degli acquisti da parte della ristorazione. Per formaggi ha pesato inoltre la presenza di imposizioni tariffarie aggiuntive verso gli Usa su alcuni prodotti di punta, che sono state sospese una settimana fa.
Quanto alle destinazioni, il principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari italiani rimane la Ue che, con 29,3 miliardi di euro nel 2020 (+1,4% sul 2019), assorbe circa il 64% delle esportazioni nazionali.
Nel dettaglio, nel 2020 le esportazioni verso la maggior parte dei paesi UE hanno registrato tassi di crescita positivi, con particolare riferimento a Germania (+7,2%), Belgio (+3,8%), Polonia (+5,4%); in calo, invece, risultano le esportazioni verso la Spagna (-7,6%).
Più dinamiche sono state le esportazioni dirette verso i paesi extra-UE che, nel 2020, sono cresciute del 4,4% su base annua attestandosi a circa 16,8 miliardi di euro; gli incrementi più consistenti si sono osservati per Ucraina (+32,4%) e Cina (+16,3%). È da evidenziare anche la crescita delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani verso gli USA (+5,4%), che rappresenta il terzo mercato di sbocco in assoluto di prodotti agroalimentari italiani e il primo tra i paesi Terzi.
Potrebbero interessarti
Economia
La Tunisia scavalca l'Italia come fornitore d'olio di oliva del mondo
Nel periodo da ottobre 2024 a agosto 2025 l'export complessivo di olio di oliva dalla Tunisia è stato di 226 mila tonnellate, a un'incollatura dalle 238 mila tonnellate della Spagna. Ben distante l'Italia che si è fermata a poco più di 170 mila tonnellate
03 dicembre 2025 | 14:00
Economia
Nel 2025 l’export agroalimentare italiano continua a correre
Negli USA gli acquisti di prodotti italiani sono aumentati del 66% tra il 2019 e il 2024 e oggi l’Italia è il terzo fornitore di prodotti food&agroalimentari, ma sullo sviluppo futuro pesano i dazi. Lo sviluppo di Messico, Polonia Romania e Corea del Sud
02 dicembre 2025 | 15:00
Economia
Il prezzo dell'olio di oliva italiano al 2 dicembre: l'extravergine di qualità oltre gli 8 euro/kg
Nonostante qualche pressione a Bari, con il minimo sceso di 20 centesimi, si evidenzia l'assoluta stabilità di tutte le altre piazze olivicole nazionali. Benissimo in particolare la Sicilia che mantiene quotazioni oltre i 9 euro/kg
02 dicembre 2025 | 14:20
Economia
Ancora giù i prezzi delle clementine: il freddo migliora la qualità degli agrumi
Nel settore ortofrutticolo, l’arrivo del freddo sta portando a un naturale aumento della domanda di prodotti stagionali, i quali, beneficiando delle basse temperature, esprimono al meglio le loro caratteristiche qualitative
29 novembre 2025 | 16:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 28 novembre 2025: quotazioni stabili in Spagna e in Italia
Il mercato dell’olio di oliva pare aver trovato, per ora, un punto di equilibrio intorno ai 4,5 euro/kg per l’extravergine spagnolo e 7,5-8 euro/kg per l’extravergine italiano. Gli scambi sono però ancora contenuti e l’Andalusia fa i conti con una brutta gelata
28 novembre 2025 | 12:00
Economia
L’economia delle denominazioni di origine continua a crescere: 20 miliardi di euro
Export per la prima volta sopra i 12 miliardi, record sia per cibo che per vino. La Grande Distribuzione continua a faticare a valorizzare le Dop e Igp italiane. Olio extravergine di oliva entra nella TOP15
27 novembre 2025 | 11:00