Economia

La congiuntura difficile dell'agricoltura italiana

L'indice del clima di fiducia di Ismea ha subito un calo rispetto all'anno precedente, con quasi la metà degli 800 imprenditori intervistati che hanno lamentato difficoltà a causa prevalentemente delle avverse condizioni meteo

08 novembre 2019 | C. S.

Il terzo è un trimestre clou per l'agricoltura nazionale, con oltre il 36% del valore aggiunto complessivamente creato dal settore che si concentra tra luglio e settembre, grazie all'avvio della vendemmia e ai raccolti di frumento, frutta estiva e pomodoro da industria. Il bilancio che traccia l'Ismea nell'ultimo numero di Agrosserva, denota una situazione complessa che ha avuto ripercussione anche sulla fiducia degli agricoltori.

L'indice del clima di fiducia elaborato dall'Ismea ha subito infatti un deterioramento rispetto all' anno precedente, con quasi la metà degli 800 imprenditori intervistati che hanno lamentato difficoltà a causa prevalentemente delle avverse condizioni meteo.

Più nel dettaglio, per gli ortaggi, le elevate temperature della scorsa estate hanno determinato un calo dell'offerta con la conseguente impennata dei prezzi (+23% in media sull'estate di un anno fa). Per il pomodoro da industria, la produzione è risultata - secondo le informazioni dell'Anicav - in linea con il 2018 ma fortemente ridimensionata rispetto a quanto programmato. L'Italia rimane comunque il secondo player mondiale, con 4,8 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato, a fronte di circa 64.500 ettari messi a coltura.

Campagna pesante anche per la frutta estiva che invece ha accusato una flessione dei prezzi dell'8,9%, a causa principalmente della pressione dell'offerta estera. Sul mercato interno, ma soprattutto su quelli esteri, l'Italia ha infatti scontato la concorrenza della Spagna, che, con volumi tornati nella norma, ha frenato sin dagli esordi l'interesse per il prodotto italiano.

Il raccolto 2019 di grano duro è diminuito del 4,3% rispetto al 2018, per una flessione degli areali destinati alla coltura (-5%). La campagna è stata particolarmente difficile per il Nord, dove sono diminuiti produzione, superfici e rese e la qualità del raccolto è stata bassa a causa dell'andamento del climatico. Situazione migliore negli areali del Centro e soprattutto del Sud, con volumi raccolti in crescita, grazie a un recupero delle rese, che ha contrastato il calo delle superfici. Per la vendemmia 2019 si stima una produzione con una riduzione del 16% rispetto all'annata record del 2018. I volumi della campagna 2019 saranno comunque inferiori alla media degli ultimi 5 anni. Il calo produttivo è da imputare essenzialmente alle condizioni climatiche, di gran lunga meno favorevoli rispetto a quelle che avevano portato all'abbondante vendemmia 2018.

Su un piano più generale, l'osservazione del settore agroalimentare nel suo complesso evidenzia un rallentamento delle esportazioni a causa delle flessioni congiunturali di agosto e settembre. La crescita per i primi 8 mesi dell'anno, è comunque sostenuta (+6%), con un valore dell'export che sfiora i 30 miliardi di euro. Incombono naturalmente sul futuro le incertezze dovute alla Brexit, ai nuovi dazi Usa e alle recenti turbolenze geopolitiche innescate dalle crisi nel continente sud americano.

Potrebbero interessarti

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva invariato alla Vigilia di Natale: si muove il mercato dell’extravergine italiano

Proprio nell’imminenza delle Festività si scaldano le contrattazioni sia in Italia sia in Spagna, con volumi in aumento. Quotazioni al momento stabili dell’olio extravergine di oliva italiano in attesa del trend definitivo dell’olio spagnolo a gennaio. Prezzi fatti in Grande Distribuzione per il primo trimestre del 2026

24 dicembre 2025 | 10:00

Economia

Alta disponibilità e prezzi bassi per gli ortaggi della tradizione di Natale

Nel comparto della frutta, le clementine sono le vere protagoniste non solo della tradizione natalizia ma anche dei mercati, grazie a una disponibilità altissima che spinge i prezzi verso il basso. Le lenticchie secche e le patate mantengono quotazioni regolari

22 dicembre 2025 | 12:00

Economia

Gli spumanti italiani servono per i brindisi delle Feste all'estero

In un 2025 complesso, le bollicine nazionali tornano a superare la soglia simbolica del miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate, di cui oltre 360 milioni destinate alle Feste tra Natale e, soprattutto, Capodanno

20 dicembre 2025 | 13:00

Economia

Il futuro dell’olio di oliva in Europa: le prospettive produttive al 2035

Addio agli oliveti tradizionali non irrigui per far spazio ai superintensivi. Produzione in aumento in Spagna e Portogallo ma in diminuzione in Grecia e Italia. Il settore reggerà solo grazie alle esportazioni. I consumi interni di olio di oliva previsti in calo

20 dicembre 2025 | 10:00

Economia

Il prezzo internazionale dell’olio di oliva al 19 dicembre: la pioggia frena la discesa delle quotazioni

L’olio extravergine di oliva spagnolo a 4,25 euro/kg, il tunisino a 3,25 euro/kg, il greco a 5 euro/kg e il portoghese a 4,5 euro/kg. Il trend al ribasso si ferma per il rallentamento della raccolta a causa delle piogge. Attesa per i dati produttivi spagnoli di dicembre

19 dicembre 2025 | 11:00

Economia

Giacenze di olio di oliva ai minimi anche nel 2026

La Commissione europea certifica che, con una produzione mondiale in lieve diminuzione, lo stock a settembre 2026 sarà di sole 400 mila tonnellate e un consumo mondiale che supererà le 3 milioni di tonnellate

18 dicembre 2025 | 15:00