Economia

Il food Made in Italy, comparto da 80 miliardi di euro

Il fatturato delle aziende agroalimentari nazionali è aumentato del 10,8% e il margine operativo netto del 12,9% negli ultimi tre anni. Molti ancora i punti negativi: strutture proprietarie tradizionali, export inferiore alle attese, insufficiente ricorso a strumenti finanziari evoluti, ridotto valore aggiunto per unità di prodotto, insuperate difficoltà nel contrasto all'Italian sounding

12 dicembre 2018 | C. S.

Agroalimentare made in Italy sempre più sugli scudi e sempre più volano per l'economia dello Stivale con 227 aziende del settore che registrano un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, numero che colloca il settore al secondo posto della classifica di tutti i comparti industriali, subito dopo la meccanica, ma prima del tessile-abbigliamento-calzaturiero, della telematica, del chimico-farmaceutico, dell'energia. Negli ultimi tre anni, il loro fatturato è aumentato del 10,8% e il margine operativo netto del 12,9%, a fronte di debiti finanziari cresciuti del 4,4% e dipendenti del 3,6%. E' quanto emerge dalla seconda edizione dell'analisi dei bilanci delle Società dell'alimentare e bevande in Italia, realizzato dal Centro Studi CoMar.

I punti di forza sono qualità e sicurezza delle produzioni, sinergie delle filiere, valori immateriali, attenzione al territorio, che garantiscono l'eccellenza, riconosciuta anche internazionalmente. L'ulteriore sviluppo e le posizioni di vertice nella competizione mondiale, tuttavia, sono ostacolate da strutture proprietarie tradizionali, export inferiore alle attese, scarsa automazione e conseguenti costi dei processi manifatturieri, insufficiente ricorso a strumenti finanziari evoluti, ridotto valore aggiunto per unità di prodotto, insuperate difficoltà nel contrasto all'Italian sounding.

Secondo lo studio CoMar, il fatturato complessivo delle società dell'agroalimentare italiano è stato di 78,5 miliardi di euro; in aumento di 4,1 miliardi (+ 5,5%) rispetto ai 74,4 del 2016; e di 7,6 miliardi rispetto ai 70,8 del 2015 (+10,8%); il margine operativo netto è stato di 4,3 miliardi di euro; anch'esso in aumento, del 5,5%, ovvero di 228 milioni, sui 4,1 miliardi di mon del 2016 e del 12,9% rispetto ai 3,8 miliardi del 2015; questi valori hanno determinato, in percentuale, l'andamento del rapporto tra margine operativo netto e fatturato, sostanzialmente stabile, passando dal 5,4% del 2015 al 5,5% del 2017 (dato identico al 2016). Ancora, gli addetti sono cresciuti, dai 157.039 del 2015 ai 162.669 di fine 2017 (+3,6%), in aumento di 5.630 unità nei tre anni; il fatturato per dipendente è stato di 162.669 euro nel 2017, in aumento rispetto ai 159.673 del 2016 e ai 157.039 del 2015; i debiti finanziari, tra il 2016 e il 2017, si sono incrementati del 2,3%%, crescendo di 404,7 milioni, da 18,9 a 19,3 miliardi di euro; lo stock complessivo è in aumento dell'4,4% sui 18,5 miliardi del 2015; le Società del settore quotate sono 10.

Potrebbero interessarti

Economia

Conquistare i consumatori con i profumi: gli odori più stimolanti dal punto di vista commerciale

Le vendite aumentano quando nell'aria c'è una fragranza semplice. Un profumo piacevole non è necessariamente un profumo efficace dal punto di vista commerciale

18 novembre 2025 | 14:00

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva italiano scende sotto i 7 euro/kg: chi fermerà la speculazione?

Quanto olio di oliva tunisino vogliamo nazionalizzare prima di fermare la speculazione sull’extravergine 100% italiano? Gli allarmi non sono serviti: i controlli li fanno nelle OP e nelle cooperative, i delinquenti hanno campo libero. La quotazione a 6,3 euro/kg di Ismea Mercati è uno schiaffo all’olivicoltura italiana

18 novembre 2025 | 12:55

Economia

Prezzi in caso per l'ortofrutta italiana: cime di rama giù del 20%

Le attuali dinamiche di mercato mostrano una tendenza in calo, rispetto allo scorso anno, per i prezzi all’ingrosso degli ortaggi, complice il clima mite registrato finora che ha favorito la produzione, generando abbondanza di prodotto ma non stimolato il consumo

17 novembre 2025 | 10:00

Economia

I consumi alimentari delle famiglie nel primo semestre 2025

Nel comparto degli oli e dei grassi vegetali emerge la dinamica positiva delle vendite in volume dell'olio extravergine di oliva favorita dalla riduzione dei prezzi medi in GDO. In crescita spesa e volumi di molti prodotti freschi, in particolare ortaggi e, proteici di origine animale

16 novembre 2025 | 11:00

Economia

Il prezzo dell’olio extravergine di oliva in Spagna sale ancora al 14 novembre: 4,75 euro/kg

La situazione di mercato in Spagna appare ancora incerta, con in prezzo dell’olio extravergine di oliva salito di un euro da settembre ma le quotazioni di olio vergine e lampante sono stabili e molto oscillanti. L’incognita delle importazioni dalla Tunisia

14 novembre 2025 | 11:00

Economia

Previsioni di prezzi al ribasso per l’olio di oliva secondo la Fao

Il commercio mondiale di olio d'oliva si espanderà a oltre 1,3 milioni di tonnellate, raggiungendo potenzialmente un massimo storico. I prezzi più bassi aumenteranno gli acquisti nei principali mercati, tra cui Brasile, Cina, Unione Europea e Stati Uniti d'America

14 novembre 2025 | 09:00