Economia

Continua il boom di vendite di biologico nella Grande Distribuzione

Le vendite di cibo bio, nel 2016, hanno raggiunto i 3 miliardi di euro in Italia. La parte del leone viene fatta dalla GDO ma aumentano anche il numero dei siti per l’ecommerce, i ristoranti e le mense che si dedicano al biologico

12 giugno 2017 | C. S.

Il settore biologico è in controtendenza rispetto al comparto agroalimentare italiano: se nel 2016 il settore food ha registrato una sostanziale stagnazione rispetto al 2015 (+0,4% di vendite nella GDO, contrastate da un -0,5% di vendite nei negozi a piccola superficie), il biologico ha invece messo a punto un +20% delle vendite nella GDO e un +15% di acquisti nei negozi specializzati (dati elaborati da Nomisma su dati Nielsen). Il numero di famiglie che acquistano prodotti biologici almeno una volta all’anno è in forte aumento: si passa dal 55% del 2013 al 74% del 2016, con un incremento pari a 1,2 milioni di famiglie utilizzatrici di prodotti bio solo nell’ultimo anno.

Sono questi i principali dati che mostrano il buono stato di salute dell’agricoltura biologica, presentati e discussi durante il convegno Bioeuropa2017, organizzato dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in collaborazione con il Consorzio Marche Biologiche e svoltosi oggi a Isola del Piano (Pesaro Urbino) presso l’antico Monastero di Montebello.

Riguardo ai canali di vendita dei prodotti biologici, che generano un ricavo complessivo di più di 3 miliardi di euro sul mercato interno, la grande distribuzione organizzata registra la quota nettamente maggioritaria (1.191 milioni di euro, 39% del totale, con un balzo del 20,1% rispetto al 2015). Il secondo canale di distribuzione in termini di ricavi è costituito dai negozi specializzati bio, seguono poi i food services e i negozi tradizionali. Va evidenziato anche come negli ultimi 4 anni sono aumentati anche i punti vendita e i siti internet destinati alla distribuzione di prodotti biologici: il numero dei siti per l’ecommerce bio è aumentato del 71,3%, i ristoranti del 68,5%, significativo anche l’aumento delle mense (+12%).

“In un contesto così caratterizzato è molto importante il ruolo svolto dalla cooperazione impegnata nel comparto dell’agricoltura biologica”, ha spiegato il Presidente del Consorzio Marche Biologiche Francesco Torriani “poiché essa rappresenta un modello produttivo rivolto alla produzione di beni alimentari legati al territorio, in grado di generare salute, ambiente, socialità, cultura, in altre parole benessere, in un confronto costante tra la sostenibilità economica propria di un’impresa e la sostenibilità ambientale e sociale”.

Andrea Bertoldi, Coordinatore del settore Biologico dell’Alleanza Cooperative, ha sottolineato quanto sia “urgente fare un salto di qualità nell’organizzazione delle filiere, capaci davvero di tener insieme la produzione con la trasformazione e la commercializzazione (dove si intercetta il valore aggiunto) e di erogare i servizi necessari alle aziende agricole che si convertono al biologico. In tal senso – ha dichiarato Bertoldi – “il testo di legge della riforma del settore attualmente in discussione al Senato contiene molti elementi che rafforzano l’organizzazione in filiera del comparto”.

Grandi aspettative sulle iniziative che Governo e Parlamento hanno avviato per la strutturazione del settore sono state espresse dal Vice Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati on. Massimo Fiorio per il quale “in particolare il disegno di legge sull’agricoltura biologica costituisce un importante passo avanti per la modernizzazione del sistema biologico italiano e auspichiamo che diventi al più presto legge dello Stato”.

Potrebbero interessarti

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 28 novembre 2025: quotazioni stabili in Spagna e in Italia

Il mercato dell’olio di oliva pare aver trovato, per ora, un punto di equilibrio intorno ai 4,5 euro/kg per l’extravergine spagnolo e 7,5-8 euro/kg per l’extravergine italiano. Gli scambi sono però ancora contenuti e l’Andalusia fa i conti con una brutta gelata

28 novembre 2025 | 12:00

Economia

L’economia delle denominazioni di origine continua a crescere: 20 miliardi di euro

Export per la prima volta sopra i 12 miliardi, record sia per cibo che per vino. La Grande Distribuzione continua a faticare a valorizzare le Dop e Igp italiane. Olio extravergine di oliva entra nella TOP15

27 novembre 2025 | 11:00

Economia

La competitività e le prospettive del vino italiano

Se ad inizio millennio l’Italia era leader nell’export di vino in appena 9 mercati, oggi lo siamo in 46, con una quota a valore che è passata dal 17% al 22%, a fronte di un calo dei vini francesi, che sono diminuiti dal 38% al 33% dell’export mondiale

27 novembre 2025 | 10:00

Economia

Prezzo dell’olio di oliva al 25 novembre: segnali di ripresa per l’extravergine italiano verso gli 8 euro/kg

Sarà una campagna olearia più breve del previsto in Italia con i frantoi che difficilmente andranno oltre l’Epifania. Le prospettive produttive inferiori al previsto fanno tirare il fiato ai listini, indicando un potenziale trend al rialzo

25 novembre 2025 | 13:00

Economia

Prezzi dei cavoli, ma anche di arance e clementine, in deciso calo

Le temperature più calde della media stagionale, hanno favorito la crescita delle colture autunnali, rendendo abbondante l’offerta di ortaggi e determinando un generale calo dei prezzi

22 novembre 2025 | 12:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 21 novembre: ribassi in Puglia sotto i 7 euro/kg e stabile l’extravergine in Sicilia sopra i 9 euro/kg

Mentre la Spagna continua con l’altalena e scambi ai minimi da settimane, in Italia sembra esistere un mercato in Puglia e Calabria e un altro nel resto d’Italia. Scambi fino a 6,8 euro/kg per l’extravergine a Bari mentre in Sicilia resta a 9,65 euro/kg. In Spagna quotazioni a 4,8 euro/kg ma bassi scambi

21 novembre 2025 | 12:00