Economia

Ebro Foods si ritira dal mondo dell'olio di oliva

Dopo i forfait, anni fa, di Nestle e Unilever, un altro colosso alimentare decide di lasciare il settore oleicolo considerato “complesso”. Cederà presto il 3% rimasto in suo possesso, agevolando la scalata del fondo britannico Cvc Partners

06 maggio 2014 | C. S.

Ebro Foods ha deciso di lasciare il mondo dell'olio d'oliva e cederà il proprio pacchetto azionario nell'operazione che vedrà la Cvc Partners prendere il controllo di Deoleo.

Una decisione che sarebbe maturata nei primi mesi dell'anno. “Dopo tre anni in azienda – ha commentato Ebro Foods - abbiamo concluso che si tratta di un settore complesso e ci rendiamo conto che non abbiamo la sufficiente competenza per creare valore per i nostri azionisti in questo business.”

Non è la prima volta che Ebro Foods decide di lanciarsi nel mondo dell'olio d'oliva.

Lo fece già nel 2002 con Ebro Puleva, lanciando una linea di extra vergine di alta qualità, un progetto che non ebbe molto successo e che fu chiuso nel solo volgere di qualche mese per non perdere denaro.

La partecipazione di Ebro in Deoleo è quindi stata piuttosto veloce e non particolarmente favorevole, considerando l'esborso iniziale. Nel 2010 investì 500 milioni di euro per il 10% di Deoleo e quasi 200 milioni di euro per acquisire il settore riso proprio di Deoleo, allora Sos Cuetara.

Intenzione di Ebro è quindi “la cessione di asset non strategici per alleggerire il nostro bilancio e migliorare la redditività del gruppo.”

Non è la prima volta che un colosso alimentare decide di disinvestire dal settore dell'olio d'oliva. Significativi i casi della cessione di Sasso da parte della Nestlè e di Bertolli da parte dell'Unilever.

Il comparto oleicolo si dimostra quindi particolarmente ostico anche per grandi multinazionali dell'agroalimentare che, quindi, dovrebbero conoscere bene i meccanismi del consumo e per far funzionare, e produrre reddito, a marchi alimentare, conquistando simpatia dei clienti e quote di mercato.

Il problema risiede allora nella bassissima marginalità del settore, al contrario di quanto avviene per altri comparti, dove è quindi meglio possibile sfruttare le leve del marketing e della pubblicità per incrementare volumi e guadagni.

Potrebbero interessarti

Economia

Prezzo dell’olio di oliva al 25 novembre: segnali di ripresa per l’extravergine italiano verso gli 8 euro/kg

Sarà una campagna olearia più breve del previsto in Italia con i frantoi che difficilmente andranno oltre l’Epifania. Le prospettive produttive inferiori al previsto fanno tirare il fiato ai listini, indicando un potenziale trend al rialzo

25 novembre 2025 | 13:00

Economia

Prezzi dei cavoli, ma anche di arance e clementine, in deciso calo

Le temperature più calde della media stagionale, hanno favorito la crescita delle colture autunnali, rendendo abbondante l’offerta di ortaggi e determinando un generale calo dei prezzi

22 novembre 2025 | 12:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 21 novembre: ribassi in Puglia sotto i 7 euro/kg e stabile l’extravergine in Sicilia sopra i 9 euro/kg

Mentre la Spagna continua con l’altalena e scambi ai minimi da settimane, in Italia sembra esistere un mercato in Puglia e Calabria e un altro nel resto d’Italia. Scambi fino a 6,8 euro/kg per l’extravergine a Bari mentre in Sicilia resta a 9,65 euro/kg. In Spagna quotazioni a 4,8 euro/kg ma bassi scambi

21 novembre 2025 | 12:00

Economia

Promozioni pazze sull’olio extravergine di oliva a scaffale: l’olio spagnolo costa più dell’italiano

Perché la GDO odia così tanto l’olio extravergine di oliva 100% italiano? Difficile capire la logica dietro alcune promozioni sull’olio della Grande Distribuzione, a meno di non pensar male. Si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ecco come Coop e Conad sono scivolate sull’olio, comunitario e italiano

20 novembre 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli

Economia

L’Italia dell’olio di oliva tiene il mercato dell’Unione europea: export a 103 mila tonnellate

In crescita del 15% il mercato italiano dell’olio di oliva entro i confini dell’Unione europea ma soffre la concorrenza spagnola che torna sulle sue quote di vendita usuali. I mercati di riferimento per l’olio dall’Italia sono Germania, Francia e Spagna

19 novembre 2025 | 15:00

Economia

Conquistare i consumatori con i profumi: gli odori più stimolanti dal punto di vista commerciale

Le vendite aumentano quando nell'aria c'è una fragranza semplice. Un profumo piacevole non è necessariamente un profumo efficace dal punto di vista commerciale

18 novembre 2025 | 14:00