Economia

L'influenza del marketing sulle scelte d'acquisto e le abitudini alimentari

Le descrizioni in etichetta o sui menu dei ristoranti, anche riguardo all'entità delle porzioni, hanno un impatto su quanto mangiamo e quanto siamo disposti a pagare per il nostro cibo

29 giugno 2013 | Ernesto Vania

Una ricerca, pubblicata online il 13 giugno scorso sulla rivista Health Economics, dimostra che i consumatori utilizzano le informazioni sulle etichette, ivi comprese le indicazioni relative alle porzioni.

Se in etichetta un pasto viene definito “normale,”, quandanche non fosse così, regolano comunque la sua assunzione in base a quanto dichiarato dal produttore.

Non solo. "Le persone sono disposte a pagare di più per una porzione che sembra più grande, ma sono anche inclini a mangiare in abbondanza, se credono che sia “normale” di farlo", ha detto David R. Just, professore associato presso la Facoltà di Economia Applicata dell'Università di Cornell. Si tratta di uno studio condotto con Brian Wansink, professore di marketing presso la Cornell.

Nel loro studio, Just e Wansink hanno servito ai partecipanti allo studio porzioni diverse di spaghetti.

Per alcuni dei partecipanti, le porzioni piccole o enormi erano etichettate rispettivamente come "half-size" (metà porzione) e "regular" (normale), dando però l'impressione che la porzione enorme fosse normale. Per gli altri partecipanti, le stesse porzioni erano etichettate rispettivamente come "regular" e "double-size", indicando quindi come fosse la porzione più piccola quella normale.

"Queste due espressioni diverse di “porzione normale” hanno fatto la differenza nella propensione all'acquisto e all'assunzione", ha detto Just. "I partecipanti hanno mangiato molto di più quando la loro parte è stata etichettato come "normale"rispetto a quando è stato etichettato come "double-size." Inoltre, quando la porzione è stata etichettata come "half-size", i partecipanti erano disposti a pagare solo la metà rispetto al "normale", indipendentemente dalla reale porzione servita.

Quindi è stata l'etichetta, piuttosto che un'esame visivo, a influenzare le scelte dei consumatori.

"L'enorme impatto di etichette dimensione suggerisce che sia i consumatori che i produttori potrebbero beneficiare di una standardizzazione riguardo al porzionamento degli alimenti", ha detto Wansink. "Chiaramente definire la quantità effettiva di cibo in un “half-size” o “double-size” potrebbe fornire informazioni chiare e veritiere, con un impatto positivo sulle abitudini alimentari e gli stili di vita.”

Potrebbero interessarti

Economia

In aumento ettari, operatori e consumi di biologico in Italia

Pubblicato il Rapporto Bio in Cifre 2025, che fotografa l'evoluzione del settore biologico nel 2024, confermandone la centralità nell'agroalimentare italiano e il consolidamento della leadership a livello europeo

29 dicembre 2025 | 11:00

Economia

In crisi le rotte delle commodities agro-alimentari

Le rotte globali agroalimentari globali caratterizzate da aumenti di quasi il 25% dei costi di trasporto complessivi, da un forte rallentamento nei tempi di consegna e da un incremento superiore di un quarto dei costi assicurativi

28 dicembre 2025 | 09:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva invariato alla Vigilia di Natale: si muove il mercato dell’extravergine italiano

Proprio nell’imminenza delle Festività si scaldano le contrattazioni sia in Italia sia in Spagna, con volumi in aumento. Quotazioni al momento stabili dell’olio extravergine di oliva italiano in attesa del trend definitivo dell’olio spagnolo a gennaio. Prezzi fatti in Grande Distribuzione per il primo trimestre del 2026

24 dicembre 2025 | 10:00

Economia

Alta disponibilità e prezzi bassi per gli ortaggi della tradizione di Natale

Nel comparto della frutta, le clementine sono le vere protagoniste non solo della tradizione natalizia ma anche dei mercati, grazie a una disponibilità altissima che spinge i prezzi verso il basso. Le lenticchie secche e le patate mantengono quotazioni regolari

22 dicembre 2025 | 12:00

Economia

Gli spumanti italiani servono per i brindisi delle Feste all'estero

In un 2025 complesso, le bollicine nazionali tornano a superare la soglia simbolica del miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate, di cui oltre 360 milioni destinate alle Feste tra Natale e, soprattutto, Capodanno

20 dicembre 2025 | 13:00

Economia

Il futuro dell’olio di oliva in Europa: le prospettive produttive al 2035

Addio agli oliveti tradizionali non irrigui per far spazio ai superintensivi. Produzione in aumento in Spagna e Portogallo ma in diminuzione in Grecia e Italia. Il settore reggerà solo grazie alle esportazioni. I consumi interni di olio di oliva previsti in calo

20 dicembre 2025 | 10:00