Cultura

Reggio Emilia e il Bue rosso: un ruolo importante nel presepe

Reggio Emilia e il Bue rosso: un ruolo importante nel presepe

Nell’avvicinarsi del Natale l’autore presenterà l’affascinante teoria che riconosce a Reggio Emilia e, in particolare, ai bovini dal manto del colore del grano che ancora qui si conservano un ruolo importante nel presepe

13 dicembre 2024 | 17:00 | C. S.

Una cena con libro. È quella che va in scena alla Serata Vacca Rossa Reggiana, sabato 14 dicembre, presso il Mercato di Campagna Amica del Tricolore di Coldiretti in città a Reggio Emilia. 

Se da un lato si potrà degustare una intera cena a base di Reggiana e o suoi prodotti, dall’altro Gabriele Arlotti, giornalista con laurea in Scienze delle produzioni animali, presenterà “Le Rosse, madri del Re – La razza Reggiana e il valore del suo Parmigiano Reggiano”. Un volume edito da Mup Editore per conto dell’Associazione nazionale allevatori di razza reggiana (Anaborare). L’opera contiene illustrazioni originali di Mauro Moretti, con foto di Silvano Sala e Ines Conradi, affronta la storia e le più recenti scoperte su questa razza che ha dato i natali al Parmigiano Reggiano (ma anche al Furmaìn). Nell’avvicinarsi del Natale l’autore presenterà l’affascinante teoria che riconosce a Reggio Emilia e, in particolare, ai bovini dal manto del colore del grano che ancora qui si conservano un ruolo importante nel presepe. 

Nelle riproduzioni artistiche pittoriche con tema la Natività e l’Adorazione dell’Italia centro-settentrionale degli ultimi dieci secoli, possiamo facilmente individuare gli antenati di questi bovini, riscontrando la presenza del colore del loro mantello associato ad altri tratti somatici che caratterizzano, ancora oggi, le vacche Rosse", spiega Gabriele Arlotti in una tesi suffragata dal critico d'arte Vittorio Sgarbi. Tra i grandi autori che misero il Bue rosso nella Natività: Duccio di Buoninsegna, Giotto, Masaccio, Piero della Francesca, Andrea Mantegna, Botticelli, Giorgione, Tintoretto e Caravaggio sino allo scrittore Giovannino Guareschi che, alla vacca Bionda, dedicò un racconto e un olio su legno.

Potrebbero interessarti

Cultura

Nella tomba di una regina d'Egitto anfore di vino di 5000 anni

Nella tomba della regina Meret-Neith un’enorme quantità di corredi funerari, tra cui centinaia di grandi anfore di vino. Alcune erano molto ben conservate e ancora sigillate nel loro stato originale. Contenevano i resti di vino di 5000 anni fa

28 maggio 2025 | 16:00

Cultura

Le varietà di olivo nei dipinti di Giotto e dei plenaristi

In molti dipinti riguardanti ambienti naturali e vedute, i dipinti rappresentano l'olivo. Giotto li dipinge in forma di palme ma già tra il 1700 e il 1800 durante la moda del Gran Tour, l'olivo viene rappresentato nella forma naturale

28 maggio 2025 | 15:00 | Giulio Scatolini

Cultura

Le vigne urbane in Italia: fenomeno da scoprire

L’Italia è il Paese con il maggior numero di vigne urbane identificate situate in 15 diverse città. Molte vigne hanno risvolti sociali, con diversi casi di cooperative che coinvolgono persone disabili

28 maggio 2025 | 11:00

Cultura

Matrimonio di maggio, mese sfortunato

Lo sposarsi nel mese di maggio offenderebbe la Vergine Maria a cui tale mese è dedicato ma vi è anche una ragione più prosaica: maggio era il mese più adatto per la semina e per iniziare importanti lavori agricoli e tutte le braccia erano utili

16 maggio 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

Cultura

La gobba dell'uomo porta fortuna, quella della donna sfortuna

Si crede che il gobbo porti fortuna al gioco ed è da tempo immemorabile associato al malocchio, esso era anche considerato un antidoto e usato come amuleto contro la forza che emanava dagli occhi degli altri

09 maggio 2025 | 18:50

Cultura

Il significato dell'arcobaleno, porta fortuna o sfortuna?

Dalle superstizioni negative per Greci ed Ebrei fino alla credenza che chi va sotto il punto in cui l’arcobaleno toccava terra avrebbe trovato grandi tesori. In Sicilia è credenza popolare che l’arcobaleno abbia solo tre colori: giallo, rosso e verde

02 maggio 2025 | 11:00 | Giulio Scatolini