Cultura
L'olio d'oliva, unico prodotto legato alla vita e alla morte
Riscoprire l'origine dell'olivo grazie a Pandolea. L'olio d'oliva oltre ad essere stato sempre uno dei prodotti alimentari di base di tutte le nazioni del Mediterraneo, fu un prodotto commerciabile. Le prime informazioni sul commercio dell'olio d'oliva sono riportate nel 2500 a.C, nel codice commerciale di quel tempo
27 aprile 2018 | Anastasia Skiada
La storia dell’ olivo risale agli anni della vita in gruppο dell’ uomo sulla terra, si tratta di uno degli alberi piu longevi, su questa dichiarazione vanno d’ accordo varie fonti. Il De Candole nello studio di "Origin des plantes cultivees" riferisce che la coltivazione dell'olivo era conosciuto nel 4000 a.C e quest'albero è derivato dalla costa dell'Asia Minore basata sull' esistenza di questa vegetazione spontanea di olivo selvatico come anche nei testi antichi di scrittori pure tramite gli scavi.
Come patria dell' olivo viene citata l’isola di Creta. Questa questione aumenta anche il fatto che anche la parola dell’ olivo “ελιά” sia greca ed è stata mantenuta a tutte le lingue.
Tanto antico quanto l’esistenza umana, sacro come gli inesplicabili misteri, tanto unico che solo come dono divino agli uomini potrebbe caratterizzarsi, e’ stato collegato con la vita e la morte. E 'stato considerato un albero santuario che si proteggeva in modo particolare. C’ è stata una sinfonia di Pace, Vittoria e Amicizia dei popoli. Abbina armonicamente una relazione tra cultura, arte, poesia, abitudini, tradizione e religione. I grandi dottori nell'antichità (Ippocrate, Galeno ecc.), senza conoscere la composizione chimica dell'olio d'olivo credettero nel suo effetto benefico alla salute dell’ uomo. L’ albero fa la sua apparizione fin dalla preistoria trovando condizioni favorevoli che contribuiscono alla sua adorazione. Viene emerso nello spazio del mediterraneo come permanente e predominante elemento del suo paesaggio, compagno ed elemento alimentare dei suoi abitanti. Questo ricco succo, che da secoli nutre, guarisce, abbellisce generazioni di uomini. Al giorno d'oggi l'olio d'oliva è la base per una dieta equilibrata e sana. Un albero sempreverde che vive da oltre 1000 anni.
Un albero che prospera nel clima della nostra patria come anche nei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Tuttavia, le piccole foglie a forma di lancia non sono in grado di sopportare molto le basse temperature e proprio per questo l'oliva si coltiva presso le calde zone marittime. Ε’ davvero notevole che il nostro olivo riesce a produrre i suoi frutti anche su terreni aridi.
Origine dell’olivo
Gli olivi sono tra i più antichi alberi coltivati âânel mondo. Finora non è stata determinata con precisione la specie originale da cui proviene l’ albero d'olivo come è noto oggi. Viene sostenuto che deriva da Oleaster, incontrato oggi in stato selvatico in Nord Africa, Portogallo, Francia, Italia e ai pressi del Mar Nero e del Mar Caspio. Secondo un' altra opinione deriva dall’ Olea chrysoptylla, che prima copriva vaste aree dell'Africa tropicale, incluso il suolo di Abissinia, Kennya, Uganda e altri paesi. Queste specie di olivo selvatico sono originarie probabilmente della stessa regione e di qualche tipo che coprí vaste aree del Sahara prima dell'era dei ghiacci. Senza dubbio, la storia delle olive inizia prima di scoprire la scrittura. La domanda però è, quando e da chi è stato originariamente coltivato l’ albero d’ olivo.
Il De Candolle nel suo studio di "Origine des plantes cultinees", ed altri scrittori storici, considerano come possibile luogo di origine, regioni della Siria e Asia Minore, le cui colline sono ricoperte di alberi di olivo. Ma il fatto non è considerato determinante, perché gli alberi di olivo si trovano oggi sparsi in tutto il bacino del Mediterraneo, la costa settentrionale dell'Africa, Spagna, Grecia e Turchia. Altri credono che l'olivo provenga dall'Africa (Abissinia-Egitto). In questa regione, l'olivo è stato coltivato sistematicamente da popolazioni semitiche ed è stato diffuso a Cipro ed alla costa settentrionale dell'Africa (Marocco, Algeria, Tunisia), da dove i Fenici presentassero un importante sviluppo a Cartagine. Lo storico Teofrasto dice che l'olivo è cresciuto nella penisola di Cirenaica, nel sud Italia, Siria e Arabia (al lato del mare), in Egitto e altrove.
Fonti della letteratura egiziana testimoniano che l'olivo fosse coltivato in Egitto molti anni fa. Intorno al 2000 a.C gli oliveti sono scomparsi sia perché sono stati distrutti da cause sconosciute, sia perché l'interesse della popolazione si è volto in un'altra fonte di produzione. In seguito si ritiene che gli uomini si siano trasferiti sulla costa meridionale di Creta, dove è stato trasferito probabilmente anche l'olivo. Alcuni sostengono che l'olivo della Siria settentrionale fu propagata alle isole greche e alla Grecia continentale dai Φωκαείς e nel 600 aC. in Italia, Sicilia, Sardegna e i paesi del mediterraneo. L'olivo arrivò in Spagna attraverso due strade, la greco-romana e la marittima (arabi). Ciò è dimostrato dal fatto che alcune varietà d’olivo spagnolo sono latine e altre arabe.
Agli ebrei, l'olivo fu conosciuto molto prima dell'epoca di Kecropa (1500 aC), poiché tra i beni della terra di Canaan, che gli ebbero promesso, furono i frutti dell'olivo. Egiziani ed ebrei, fenici e greci piantarono le olive con principi severi e predeterminati, assicurandone l'ulteriore diffusione. I romani consideravano anche barbari tutti quelli che usavano grassi degli animali invece di olio d'oliva nella loro alimentazione/dieta.
L'olio d'oliva oltre ad essere stato sempre uno dei prodotti alimentari di base di tutte le nazioni del Mediterraneo, fu un prodotto commerciabile, anche ai vecchi tempi. Le prime informazioni sul commercio dell'olio d'oliva sono riportate nel 2500 a.C, nel codice commerciale di quel tempo. Indipendentemente l'origine e il modo di diffusione di olivo, è presente che la sua coltivazione è stata estesa su vasta area del continente europeo, e questo forse è il motivo del nome ben noto "olivo" – «ελιά» l’ europeo (Olea europea). Soprattutto per il bacino del mediterraneo, l'olivo costituisce la coltivazione principale dall'antichità ai giorni nostri. Secondo le informazioni del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), circa il 98% degli alberi di olivo sono attualmente coltivati nel bacino del Mediterraneo.
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