L'arca olearia

OTTIME PROSPETTIVE PER LA CAMPAGNA 2004. L’INCREMENTO PRODUTTIVO SARÀ TRA IL 20 E IL 40 PER CENTO

Le condizioni climatiche favorevoli hanno consentito una buona fioritura e allegagione. Sono attesi abbondanti raccolti in particolare nel centro-nord Italia, dove si prevedono aumenti fino al 60 per cento rispetto ai livelli dello scorso anno. Si raccolgono le prime soddisfazioni tra gli operatori, in attesa che nulla muti nel frattempo

31 luglio 2004 | Graziano Alderighi

Sulla base di una ricognizione effettuata dall’Ismea presso le principali regioni a vocazione olivicola, che lo stato degli oliveti in tutto il territorio nazionale è generalmente buono, con qualche differenziazione a seconda delle zone produttive.
Un elemento, questo, che dovrebbe determinare, nel 2004, un incremento produttivo stimato tra il 20 e il 40% rispetto all’anno scorso.
In particolare è ottimo il livello di fioritura raggiunto in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna, grazie a un buon apporto idrico e alle alte temperature che lasciano prevedere un’annata di carica, con una crescita produttiva compresa tra il 5 e il 20 per cento.
Complessivamente buono il livello di fioritura raggiunto in Toscana e Umbria. Per queste regioni si stima un raccolto superiore di oltre il 60% ai livelli dello scorso anno.
Annata di carica è prevista, inoltre, in Liguria dove gli operatori hanno giudicato ottima sia la fase della fioritura, sia quella dell’allegagione in tutte le aree vocate della regione.
Situazione analoga nelle Marche e in Campania, con un livello produttivo stimato in crescita del 40 per cento circa rispetto alla scorsa annata.
Nel Lazio, dove la fioritura è giudicata ottimale, si teme per il protrarsi delle alte temperature che potrebbero compromettere il livello produttivo della campagna, stimato comunque in netto aumento su base annua.
Buona la fioritura in Sicilia grazie al favorevole andamento climatico e alla quasi totale assenza di attacchi parassitari, attesa quindi una produzione in forte crescita.
L’Abruzzo, favorito quest’anno dal fenomeno dell’alternanza produttiva, dovrebbe registrare un sensibile aumento della produzione, tra il 20 e il 40 per cento in più rispetto allo scorso anno.
Infine, in Puglia e Calabria le frequenti precipitazioni e il clima umido hanno determinato un’allegagione leggermente inferiore ai livelli della scorsa campagna. Le attese produttive, comunque, sono orientate in entrambe le regioni a un aumento, seppure marginale, rispetto al 2003. Inferiore allo scorso anno solo il dato della Basilicata.

“La campagna 2004/2005 sembra promettere esiti decisamente interessanti – ha affermato Enrico Lupi, Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio commentando i dati Ismea - Al meccanismo dell'alternanza produttiva della pianta si sono combinate, infatti, per questo raccolto condizioni climatiche favorevoli che sembrano promettere abbondanza di raccolto, non solo nelle regioni del Sud e delle Isole, ma anche in quelle aree più svantaggiate lo scorso anno dalla gelata e dal maltempo, come Umbria,Toscana, Liguria. Per le Città dell'Olio di tutta la penisola, quindi – continua Enrico Lupi - si prospetta una produzione abbondante e di ottimo livello, per la quale sarà imbandita una grande festa nelle piazze e nei frantoi. L'olio appena molito, dorato, profumato sarà infatti protagonista con i pani tipici nelle piazze e nei frantoi di tutta Italia domenica 28 novembre per la terza edizione di "Pane e Olio in frantoio". Tutti sono invitati all'assaggio dell'olio nuovo, alla riscoperta di un'occasione di piacere e tradizione.”

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