L'arca olearia
Cosa sta accadendo dentro l’oliva e come intervenire
Siamo in una fase delicata, di grandi cambiamenti nelle componenti chimiche e organolettiche. Fattori ambientali e agronomici possono modificare sensibilmente il risultato finale
19 settembre 2009 | Alberto Grimelli
Nellâoliva, in queste e nelle prossime settimane, avverranno profondi cambiamenti.
Non si tratta solo di accumulo dellâolio, anche altri parametri, considerati molto importanti ai fini qualitativi si modificano in maniera sostanziale.
Conoscere questi cambiamenti significa anche poter intervenire correttamente e con tempestività e a evitare alcuni grossolani errori.
Negli ultimi due-tre anni è infatti di moda anticipare sempre più la raccolta senza in realtà sapere che in presenza di olive con pigmentazione parziale e superficiale lâacidità dellâolio ottenuto sarà più alta del normale, così il numero di perossidi, con una composizione aromatica sbilanciata e un tenore di polifenoli alto ma non sostanzialmente diverso da quello ottenibile a maturazione più avanzata.
Ho voluto porre lâaccento volutamente sulla qualità dellâolio senza volermi riferire alla resa poiché è noto che il processo di inolizione, in questo periodo, è ancora in corso con lâovvia conseguenza di essere ben lungi dalla massima quantità raccoglibile.
Quando quindi andare a raccogliere?
Molto dipende dal risultato che si vuole ottenere.
Il grado di acidità e il numero di perossidi più basso si avranno in corrispondenza di una colorazione parziale dellâoliva ma che interessi anche la polpa. Il massimo del contenuto di polifenoli, senza pregiudicare lâequilibrio complessivo, si avrà quando si ha la completa invaiatura superficiale.
La varietà , inoltre, avrà unâinfluenza determinante non solo sul profilo chimico e organolettico ma anche sul processo di maturazione.
Nelle cultivar a maturazione tardiva hanno, ad esempio, il massimo livello di inolizione si ha a completa invasatura superficiale, cosa che non avviene per le cultivar precoci dove la massima resa in olio si avrà solo a uno stadio di maturazione successivo.
Il solo indice colorimetrico però non è un buon indicatore, essendo influenzato da diversi fattori come la temperatura dellâambiente, la disponibilità idrica e il carico di frutti per pianta.
Eâ per esempio noto che in presenza di uno scarso carico di frutti la maturazione procede più speditamente a discapito però della componente aromatica.
Allo stesso modo si avrà una pigmentazione più accentuata e più rapida negli impianti in asciutto.
Eâ poi esperienza comune, avvalorata da recenti studi, che il grado di illuminazione può indicare notevolmente sullâinolizione e su alcuni parametri chimici. Olive rimaste allâombra avranno quindi rese decisamente più basse e un profilo chimico e aromatico decisamente âacerboâ.
Azoto e potassio hanno una decisa influenza sullâinolizione e quindi andrebbe curato che, in questo periodo, non si manifestino carenze di questi due macroelementi.
Ovviamente lo stato fitosanitario delle olive, con particolare riferimento alla mosca, può condizionare la chimica dellâoliva e dellâolio.
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