L'arca olearia
L'uso di caolino, zeolite e nanoparticelle dolomitiche già in fase di fioritura dell'olivo

Usare polveri di roccia in fase di fioritura dell'olivo può essere positivo ma attenzione al dosaggio, che non può essere quello comunemente utilizzato in estate. Ecco i consigli per migliorare l'allegagione
17 aprile 2025 | 13:00 | R. T.
La fase di fioritura dell'olivo è critica poiché richiede un gran dispendio di risorse alla pianta, prima di tutto idriche, ma anche energetiche e di nutrienti.
In un contesto in cui la fioritura dell'olivo avviene sempre più a ridosso di ondate di caldo o comunque condizioni atipiche per il clima mediterraneo, è importante capire quali strumenti abbia a disposizione l'olivicoltore per fronteggiare questi eventi dannosi.
Il periodo della piena fioritura dell'olivo è generalmente aprile-maggio e i rischi per la fioritura dell'olivo sono generalmente sintetizzabili:
- i venti secchi, caldi o freddi che siano, poiché riducono la recettività dello stigma prosciugandolo,
- le alte temperature, che determinano il veloce disseccamento dello stilo e dello stigma e rallentano la crescita del tubo pollinico,
- l’elevata umidità dell’aria, che ostacola la diffusione del polline
- le piogge prolungate, che non solo influenzano la disponibilità stessa di polline, anche attraverso una irregolare schiusura delle antere, ma dilavano rapidamente i tessuti stilari, anche dopo l’impollinazione.
Per cercare di ridurre i fattori di rischio, oltre all'irrigazione, spesso si fa ricorso a biostimolanti ma recentemente anche le polveri di roccia sono entrate prepotentemente in gioco quali strumenti utili.
Una ricerca egiziana ha studiato l'utilizzo di nanoparticelle di dolomite, molto simili per effetto a zeolite o caolino, sulla fioritura e sulla produttività dell'olivo.
Quattro concentrazioni di nanoparticelle di dolomite sono state spruzzate sulla pianta (0, 2, 4 e 6 g/L), alberi che erano tenuti sotto tre livelli di irrigazione (50, 75 e 100% di evapotraspirazione per colture “ETc”).
Al termine di questa ricerca, i ricercatori consigliano l'applicazione di nanoparticelle di dolomite a 2 g/L per aumentare la perfezione dei fiori, l'espressione sessuale, l'allegagione iniziale e l'allegagione finale. Inoltre, è raccomandata un'irrigazione al 75% dell'ETc per bilanciare la fase vegetativa, la fioritura e la produttività.
Per quanto riguarda l'interazione tra irrigazione e spruzzo di nanoparticelle di dolomite, si è potuto concludere che la perfezione dei fiori, l'espressione sessuale iniziale e l'allegagione orticola sono stati migliorati e hanno mostrato i valori più elevati spruzzando nanoparticelle di dolomite a 2 g/L.
Bibliografia
Dobiea, I. M. "Effect of Spraying Dolomite Nano-Particles on Growth, Flowering and Fruit Setting of Picual Olive (Olea europaea L.) Cultivar Under Water Stress Conditions." Annals of Agricultural Science, Moshtohor 59.5 (2021): 1055-1062
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Nuovi attrattivi alimentari per migliorare l'efficienza della cattura massale contro la mosca dell'olivo

L'attrattiva delle esche alimentari per la cattura massale è altamente variabile e la loro performance relativa è influenzata da molti fattori. L'uso di attrattivi a base di farina d'insetti hanno catturato un numero significativamente più elevato di adulti di mosca dell'olivo
13 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
Gli effetti della concimazione fogliare con biostimolanti organici sull'olivo

Questi biostimolanti, che generalmente comprendono peptidi, aminoacidi, polisaccaridi, acidi umici, sono direttamente assorbiti dalle piante, migliorando così la nutrizione minerale della pianta e aumentando la qualità e la produttività, anche sull'olivo
13 giugno 2025 | 15:00
L'arca olearia
Riconoscere l'origine dell'olio extravergine di oliva: un confronto tra isotopi stabili e sesquiterpene

Poiché il paese di origine influenza in modo significativo le preferenze dei consumatori sull'olio extravergine, ha un impatto sul prezzo di mercato, in particolare in Italia. Dare certezze attraverso analisi che stabiliscano l'origine in maniera certa è una priorità
13 giugno 2025 | 14:00
L'arca olearia
Stress idrico dell'olivo: meglio la pacciamatura organica dei teli in plastica

Lo stress da stress da siccità ha ritardato significativamente i parametri di crescita, ma l'accumulo di materia secca delle olive ha indicato il comportamento opposto. L'uso di pacciamature naturali è un buon modo per superare lo stress da siccità
11 giugno 2025 | 15:00
L'arca olearia
La lebbra dell’olivo: riconoscere i sintomi sul fiore e frutto

Le infezioni che causano lebbra dell’olivo possono interessare anche i fiori. Nessuna differenza tra le specie Colletotrichum, ad eccezione di C. theobromicola, che ha causato la maggiore gravità nella fase di olive verdi
10 giugno 2025 | 14:00
L'arca olearia
Usare l'azoto in frantoio per migliorare la durata degli oli extravergine di oliva

Occorre ottimizzare l’utilizzo del gas inerte esaminando gli effetti dell’insufflazione, su decanter e separatore verticale, rispetto a un sistema senza l'uso di azoto in linea
10 giugno 2025 | 12:00