L'arca olearia

La situazione del mercato mondiale dell’olio di oliva

La situazione del mercato mondiale dell’olio di oliva

Gli aumenti produttivi nella passata campagna olearia per Spagna e Italia e Tunisia non sembrano bastare a compensare i forti cali di Grecia e Turchia. L’export italiano torna ai livelli del 2019

19 aprile 2024 | T N

L’analisi di Ismea sul settore olivicolo-oleicolo italiano, realizzato da Tiziana Sarnari, segnala che l’Italia è il primo consumatore al mondo di oli di oliva (456 mila tonnellate, in forte calo rispetto alle oltre 550 mila degli anni precedenti), è il secondo produttore mondiale (328 mila tonnellate in crescita rispetto al 2022), è il primo importatore mondiale (535 mila tonnellate, davanti solo agli Stati Uniti) e il secondo esportatore mondiale (359 mila tonnellate, dietro la Spagna).

L’olio di oliva in totale rappresenta solo il 4-5% dei consumi mondiali di grassi e questo implica un buon margine di crescita del mercato soprattutto in paesi dove non c’è ancora tradizione di consumo.

Nel 2022, in un anno così complesso per la produzione e per i costi, i dati internazionali segnalano una ripresa, seppur lieve, per i consumi che il COI colloca a 3,2 milioni di tonnellate, mentre nel 2023 si stima una flessione dovuta anche alle scarse disponibilità della campagna produttiva 2022/23 e per l’elevato livello dei prezzi.

Gli scambi mondiali del 2023 hanno scontato le scarse disponibilità mondiali ed il conseguente aumento dei listini che hanno indotto i Paesi importatori ad una minor domanda.

Secondo elaborazioni Ismea su dati Istat, si evidenzia per l’Italia un calo delle importazioni del 30% che con 438 mila tonnellate segna il livello minimo dall’inizio del nuovo millennio a fronte dell’esborso più alto di sempre che ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro (+11%). Il minor approvvigionamento fuori dai confini nazionali ha avuto, come naturale conseguenza, la flessione delle esportazioni dell’Italia ferme a 325 mila tonnellate (-17%) accompagnate da un introito di 2,2 miliardi di euro (14%).

Il calo più vistoso dell’export è in Francia (-32% delle esportazioni in volume e +4% degli introiti), mentre sembra tenere il mercato in Germania e Stati Uniti, rispettivamente -16% e -13% delle esportazioni in volume e +18% e +19% in valore.

La situazione produttiva eccezionale di questi ultimi due anni ha “sparigliato” il mercato con incrementi di prezzo eccezionali. Il prodotto italiano ha superato per mesi la soglia degli 8 euro al chilo per arrivare oltre i nove. Nel percorso di crescita, i prezzi internazionali si sono avvicinati. Soprattutto negli ultimi due anni i ritmi di crescita dei prezzi di Spagna, Grecia e Tunisia sono stati più intensi che quelli italiani (i prezzi italiani partivano da livelli più alti).

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"

09 agosto 2025 | 11:00

L'arca olearia

Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media

08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa

L'arca olearia

I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale

08 agosto 2025 | 16:00

L'arca olearia

Le risposte fisiologiche e biochimiche delle olive all’infezione da Colletotrichum

I marcatori di stress ossidativi (MDA, H 2 O 22) hanno rivelato risposte distinte alla difesa. I livelli di clorofilla, carotenoidi e zucchero variavano da cultivar e specie di agenti patogeni

08 agosto 2025 | 15:00

L'arca olearia

La dinamica di raffreddamento superficiale nelle olive utilizzando l'imaging termico

La temperatura del raccolto è un fattore determinante per la qualità dell'olio d'oliva. Quando le olive arrivano al frantoio con elevate temperature, il calore aggiuntivo generato durante la frangitura e la gramolazione può spingere le temperature della frutta oltre le soglie note per innescare difetti di fermentazione e sensoriali

08 agosto 2025 | 14:00

L'arca olearia

I frantoi italiani rimangono solo una ispirazione dal passato?

La voglia di innovazione e di conquista dei mercati oggi non ha più sede in Italia ma, forse, in Turchia. Haus è partita alla conquista del mercato oleario nazionale “e ci crediamo fortemente”

08 agosto 2025 | 11:00