L'arca olearia
Non sarà una campagna olearia ricca in Puglia: le prime indicazioni dal bacino dell’olio di oliva italiano

A qualche settimana di distanza dalle fioritura e dall’allegagione si vedono in alcune aree gli effetti del clima caldo e umido che ha creato problemi di fecondazione e cascole di olive. Ecco come si prospetta la prossima raccolta
13 luglio 2023 | T N
Le aspettative in Puglia erano molto elevate poiché la mignolatura e poi la fioritura a maggio appariva eccezionale, facendo prevedere un’annata di super carica che avrebbe inevitabilmente portato anche a livelli di abbondanza la produzione nazionale di olio extra vergine di oliva, sicuramente sopra le 300 mila tonnellate, di cui il 60% almeno doveva provenire proprio dalla Puglia.
A distanza di alcune settimane dalla fioritura e allegagione, quando lo sviluppo dei frutticini è ben visibile, è più facile comprendere se le aspettative sono confermate.
Purtroppo non sarà una campagna ricca in Puglia, ovvero non sarà un’annata da ricordare, anche se le olive ci sono e, in base alla ricognizione di Teatro Naturale, è possibile affermare che, al momento, siamo al 60-70% di una campagna olearia di piena carica.
La situazione appare però piuttosto disomogenea, anche se non risultano, con l’eccezione del Salento, aree in cui la produzione è bassa, risultando, al minimo, una campagna olearia normale. Qualche difficoltà in più per la costa e per il sud della Puglia mentre è sicuramente annata di carica per il nord barese e buona parte del foggiano.
A confermarci queste tendenze è Salvatore Stallone (Giovinazzo BA): “sarà un’annata tra il buono e l’ottimo, con qualche problema solo a Trani e negli areali limitrofi. Anche Andria ha sofferto in alcune zone. Ora si spera solo che il caldo controlli la mosca delle olive, già segnalata su qualche varietà da tavola.”
Pieno carico produttivo per il nord barese secondo Elia Pellegrino (Andria BAT): “non abbiamo preoccupazione che manchi il prodotto e nonostante il gran caldo degli ultimi giorni la condizione idrica delle piante appare buona. Sarà probabilmente necessario presto iniziare le irrigazioni di soccorso per mantenere la produzione. Le catture di mosca delle olive sono ancora basse ma l’attenzione è molto alta.”
Indicazioni che ci vengono confermate anche da Francesco Guglielmi (Bari): “i nostri tecnici sono tutti al lavoro. Alcuni areali di Andria e zone limitrofe hanno sofferto caldo e umidità eccessiva in fioritura, oltre alle basse temperature di aprile. L’areale di Bitetto e Bitritto ha un carico produttivo molto elevato. Facendo una media direi che siamo al 70-80% della massima produzione. Ora ci preoccupa il caldo.”
Se ci si sposta più a sud, però, la situazione appare meno rosea, come ci spiega Pietro Intini (Alberobello BA): “è rimasto solo il 50% della fioritura bellissima che avevamo visto a maggio. Abbiamo avuto nebbia, umidità e caldo fino ai primi di giugno che hanno compromesso in parte l’allegagione. Comunque non possiamo lamentarci, le olive ci sono e non c’è traccia di tignola o mosca. Ci spaventano un po’ le alte temperature degli ultimi giorni.”
Indicazioni simili ma con più ottimismo da Stefano Caroli (Martina Franca TA): “nella zona del tarantino siamo al 60-70% di un’annata di piena carica. Si è perso produzione durante l’allegagione a causa del clima ma nel complesso siamo fiduciosi.”
“Non è un’ottima annata ma buona sì – conferma Pietro D’Amico (Cisternino BR) – con allegagione solo buona a causa del clima. Al momento la mosca non è segnalata ma il caldo è davvero alto e c’è l’incognita sull’impatto sulla produzione.”
Ci rispostiamo quindi nel nord del barese con uno sguardo anche al foggiano con Nino Leone (Canosa di Puglia BAT): “c’è stata parecchia cascola per pioggia in alcune zone. Poi l’alternanza di caldo e umidità ha reso il peduncolo delle olive più tenero e suscettibile al disseccamento, facendo cadere le olivine appena fecondate. In generale posso stimare che siamo al 60-70% di un’annata di carica, con la previsione di arrivare ai livelli di un’annata normale a raccolta.”
Situazione confermata anche da Lidia Antonacci (San Severo FG): “fioritura buona ma con qualche cascola dovuta al clima umido e alle piogge. Direi che la carica complessiva dell’area è poco più del normale, al 60-70% ora. Poi il caldo degli ultimi giorni è davvero intenso e controlla la mosca ma può provocare qualche problema alla produzione e infatti credo di iniziare l’irrigazione la prossima settimana.”
Nel complesso, quindi, la campagna olivicolo-olearia pugliese si prospetta di carica ma non ricca, non ai livelli di 200 mila tonnellate che qualcuno auspicava vedendo la fioritura.
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