L'arca olearia
L’importanza dell’irrigazione nelle prime fasi di crescita dell’oliva dopo la fioritura
Il deficit idrico riduce il peso fresco e il volume dei frutti a piena maturazione. La maggior parte delle cellule della polpa dell’oliva è stata prodotta a 6 settimane dalla piena fioritura
12 maggio 2023 | R. T.
L'olivo (Olea europaea L.) è un albero ben adattato agli ambienti aridi, in quanto può sopportare lunghi periodi di siccità, ad alte temperature, bassa umidità e alti regimi di radiazione.
A causa della scarsa disponibilità di acqua nelle aree in cui l'olivo è solitamente coltivato, c'è la necessità di risparmiare acqua o di aumentarne l'efficienza nell'uso. L'irrigazione programmata in deficit (RDI) consiste nell'applicare una quantità d'acqua inferiore al fabbisogno evapotraspirativo di una coltura in determinate fasi fenologiche.
Occorre capire quanto l’utilizzo dell’irrigazione in deficit nelle prime fasi di sviluppo del frutto possano influenzare la crescita successiva dell’oliva.
L’Università di Pisa ha condotto una sperimentazione di deficit idrico, applicato tra le 4 e le 9 settimane dopo la piena fioritura, sospendendo l'irrigazione su piante di Leccino.
A 6, 8 e 22 settimane dalla piena fioritura (AFB), i frutti sono stati campionati per la determinazione del peso fresco e del volume e poi fissati per gli studi anatomici. Le osservazioni e le misurazioni strutturali sono state eseguite su sezioni trasversali nel punto di maggior diametro del frutto utilizzando l'analisi delle immagini.
Il deficit idrico applicato tra le 4 e le 9 settimane di AFB ha prodotto una significativa diminuzione del potenziale idrico fogliare all'alba, che ha raggiunto valori minimi di -3,1 MPa.
Il deficit idrico applicato ha ridotto il peso fresco e il volume dei frutti a 8 e 22 settimane dalla piena fioritura.

L'area trasversale dei frutti nel trattamento con deficit idrico era pari al 50%, 33% e 70% di quella del trattamento irriguo alle date di campionamento di 6, 8 e 22 settimane, rispettivamente.
A 22 settimane dalla piena fioritura le differenze tra i trattamenti erano significative per l’area trasversale del mesocarpo (polpa dell’oliva), ma non per l'area dell'endocarpo. Le dimensioni delle cellule del mesocarpo sono risultate significativamente differenti tra i trattamenti a 8 e 22 settimane dalla piena fioritura. Tuttavia, il numero di cellule del mesocarpo era simile per entrambi i trattamenti in ogni momento.

La maggior parte delle cellule del mesocarpo è stata prodotta a 6 settimane dalla piena fioritura.
La crescita dell'area dell'endocarpo (nocciolo) ha mostrato la più importante risposta al deficit idrico precoce. Il 90% della crescita dell'endocarpo si è verificata entro le 8 settimane della piena fioritura nel trattamento irriguo, ma solo il 40% quando è stato imposto il trattamento di irrigazione deficitaria.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Aumentare la concentrazione fenolica nelle foglie di olivo contro gli stress
L'attività biologica dei fenoli nelle foglie di olivo utile per la difesa dell'olivo nei confronti di stress biotici e abiotici. Ecco l'effetto di trattamenti fogliari di silicio e selenio su importanti antiossidanti come l'oleuropeina e altri secoiridoidi, così come i flavonoidi
03 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
L’influenza delle temperature sulla qualità dell’olio di oliva
La sintesi di triacilglicerolo è fortemente ridotta nel mesocarpo dell'olivo da temperature superiori a 30°C. Esiste una correlazione negativa tra il contenuto di acidi grassi monoinsaturi e la temperatura. Concentrazioni più elevate di squalene e steroli nei siti più caldi
02 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'impatto della centrifugazione verticale sulla qualità dell'olio d'oliva
La centrifugazione verticale è un passo fondamentale nella produzione di olio extravergine di oliva. Ecco quanto può veramente ossidare l'olio, aumentando il valore di perossidi e diminuendo il contenuto fenolico
01 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
L'acido salicilico contro la rogna dell'olivo
Studiata l'efficienza dell'acido salicilico, un ormone vegetale ed un utile antibatterico naturale, a diverse concentrazioni contro i batteri Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi
30 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Effetto della concimazione con azoto, fosforo e potassio sulla composizione e sulla qualità dell'olio d'oliva
Attenzione alla fertilizzaiozne azotata nel primo autunno che potrebbe aumentare l'acidità dell'olio extravergine di olive e diminuire il contenuto di fenoli. Effetti solo nel lungo periodo in casi di carenza di fosforo
29 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'olivicoltura e l'olio extravergine di oliva Italiani: speculazione, resilienza ed opportunità di crescita
La nuova olivicoltura dovrebbe essere fatta all'italiana, con attenzione alle nuove varietà: debbono rispettare i parametri di purezza e non tutte lo fanno. L'olio extravergine di oliva italiano andrebbe differenziato intanto sulla base di una qualità misurabile
28 novembre 2025 | 16:00 | Maurizio Servili